STATI GENERALI GDF, “L’ARMA DEMOCRATICA DELL’APPLAUSO E DEL SILENZIO E IL FANTASMA DELLA SMILITARIZZAZIONE” (Luca Bartaloni nel forum di Ficiesse)
Riportiamo di seguito il testo del messaggio postato oggi da Luca BARTALONI nel forum di Ficiesse.
DAL FORUM DI FICIESSE
FORUM: Discussioni generali
TOPIC: Commenti sul documento finale de L’Aquila
MESSAGGIO: del 25.1.2008
AUTORE: Luca Bartaloni
TESTO
E' stata davvero una faticaccia, ma è anche stato bellissimo essere stati presenti ad una dimostrazione di coesione interna e di responsabilità dei singoli che effettivamente non ritenevo scontata a priori.
Invece c'è stata l'intelligenza di limare le differenze, ragionando pragmaticamente sulla sostanza del problema e senza anteporre divisioni tra le categorie, consci di essere tutti quanti parti integrranti e fondamentali della medesima organizzazione.
Quindi abbiamo partorito un documento unico che ritengo assolutamente condivisibile, specie laddove lascia esplicitamente intendere, e il presidente Minervini l'ha più volte ribadito esplicitamente in questi giorni e nelle diverse sedi, che noi NON SIAMO UNA FORZA ARMATA, bensì un Corpo di Polizia Specializzata a status militare e la differenza fa sì che il nostro interlocutore politico non possa essere il ministro della difesa o la commissione difesa, bensì il ministro e la commissione dell'economia e delle finanze.
In altri termini: perlomeno dobbiamo far parte del solo comparto sicurezza, con un organismo realmente in grado di tutelarci .... ma forse potremmo anche far parte di un consesso specifico e particolare tutto ancora da definire.
Credo che i politici in sala a Roma abbiano recepito il messaggio a chiare lettere (ed erano sia di destra e sia di sinistra, per cui, quale che sia il nuovo governo, il messaggio è stato mandato), in particolare per il modo estremamente attento e mirato con il quale sono stati applauditi i vari passaggi dei vari discorsi, prescindendo assolutamente dall'interlocutore, per applaudire i concetti espressi (estremamente chiaro il messaggio mandato al sen. Ramponi, che è stato accolto dal gelo all'inizio, memori di ciò che ha fatto in commissione difesa, per poi essere lasciato nel gelido silenzio anche quando ha provato a blandirci con frasi ad effetto, sul Corpo e sugli stipendi).
Avevamo solo quel sistema, l'applauso e l'intensità dello stesso, per far sentire la nostra voce, non ci siamo assolutamente preparati nulla e quindi il modo assolutamente naturale, attento e mirato con il quale sono stati selezionati istintivamente i passaggi applauditi, mi ha convinto veramente del fatto che il documento, da me sinceramente condiviso ed approvato, lo è stato anche, liberamente, condiviso ed approvato da tutti gli altri..... e dunque, se l'unanimità è reale e non indotta, i politici credo che abbiano un bell' argomento sul quale riflettere prossimamente: noi, la Guardia di Finanza, il suo futuro, la sua organizzazione e le tutele del suo personale.
Un plauso meritato, da delegato COBAR, lo faccio al Cocer ed al suo presidente, per la bravura dimostrata nel condurre un libero dibattito per un periodo così intenso, senza che sia mai caduto di intensità e di profondità, nonostante la fatica: bravi!
Per completezza, sappiate che l'argomento smilitarizzazione è stato affrontato dai relatori a Roma ed è stato una specie di fantasma che aleggiava a L'Aquila; la mia impressione è stata che avrebbe avuto una presa decisa su circa il 30% dei delegati e sarebbe stato drasticamente negata da un altro 30%. Il risultato sarebbe stato quello di spaccarci su un argomento, in fondo, non all'ordine del giorno e, in una visione più ampia, anche non determinante.
Mi spiego: io non temo né lo smembramento e né la smilitarizzazione, ma è l'organizzazione interna ed il regolamento di servizio ciò che determina l'efficienza della struttura, piuttosto che lo status ed è su questo punto che si è discusso, quando si specifica che si è una forza di polizia specializzata e non una forza armata e quando si chiede di avere una particolare collocazione nella struttura statale, che sia avulsa dalle FF.AA..
Più chiaro di così! Pensateci bene: la collusione per frodare la finanza è un reato proprio del finanziere ed esso potrebbe sussistere a prescindere dallo status, ragione per la quale, militari o no, ciò che conta è l'organizzazione interna (rigida, flessibile), i regolamenti interni e di servizio, le eventuali sanzioni specifiche (si pensi a quanto sia oggi assurdo un arresto amministrativo quale la consegna di rigore e, dunque, anche quanto sia inefficace) e le professionalità del personale.
Mi sembra che su questa direzione si possa procedere concordi tra tutti quanti, tralasciando di affrontare l'ideologia (militari/civili oppure sindacato/associazione) per andare pragmaticamente alla sostanza, cercando di dare un servizio sempre migliore alla collettività, perché se si è utili saremo ascoltati, altrimenti saremo solo trattati da rompiscatole.
LUCA BARTALONI