GIUSTIZIA MILITARE: PARISI, ATTUATA RIFORMA FORTE E INCISIVA - FORZE ARMATE: CROLLA IL NONNISMO,AUMENTANO MOLESTIE SESSUALI
GIUSTIZIA MILITARE: PARISI, ATTUATA RIFORMA FORTE E INCISIVA
(ANSA) - ROMA, 4 FEB - ''E' una riforma forte, incisiva, carica di significato'' quella della giustizia militare, attuata con l'inserimento di una serie di norme nell'ultima Finanziaria. Lo ha detto il ministro della Difesa, Arturo Parisi, nel suo intervento per l'inaugurazione dell'anno giudiziario militare.
Una riforma, ha spiegato, ''che rimodella la distribuzione nel territorio degli uffici giudiziari militari, vi adatta le dotazioni organiche giudiziarie e amministrative, stabilisce con le opportune garanzie il transito di un contingente di magistrati e di personale amministrativo al bisognevole settore della giustizia ordinaria''.
Parisi ha sottolineato la necessita' di ''riequilibrare, nel rispetto della Costituzione, l'assetto della magistratura militare a fronte di una domanda di giustizia ridottasi sensibilmente'' e, al tempo stesso, la necessita' di mantenere la specializzazione dei magistrati militari, ''intesa come massima conoscenza della militarita'''. Doveva essere poi salvaguardata, ha aggiunto, ''l'esigenza di garantire una giustizia veloce ed efficace per la stessa funzionalita' delle forze armate''. E la riforma approvata va in questa direzione, ha sottolineato. In particolare la normativa oggi prevede, ha affermato Parisi, ''una rimodulazione degli uffici giudiziari militari, che passano da
Secondo il ministro della Difesa, la riforma deve essere ora accompagnata da altre iniziative che la completano: prima tra tutte, ha affermato, ''la revisione della legge penale sostanziale''. A questo riguardo, ''il ministero della Difesa ha espresso piena condivisione del disegno di legge che prevede, tra le altre cose, una novita' - ha sottolineato Parisi – che ritengo di particolare importanza e cioe' l'introduzione, nel Codice penale militare di pace, di un'apposita normativa penale applicabile al personale impiegato nelle missioni internazionali. Si tratta di una scelta importante nell'assicurare il rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario e per superare incertezze e lacune normative piu' volte prospettate da esponenti della magistratura militare''.(ANSA).
FORZE ARMATE: CROLLA IL NONNISMO,AUMENTANO MOLESTIE SESSUALI
(ANSA) - ROMA, 4 FEB - Crollano i reati di nonnismo nelle Forze armate di soli professionisti, mentre sono ''sempre piu' frequenti'' quelli di molestie sessuali. E' quanto emerso dalle relazioni tenute nel corso della cerimonia per l'inaugurazione dell'anno giudiziario militare, alla quale era presente il ministro della Difesa Arturo Parisi.
''E' confortante registrare il radicale crollo di episodi delinquenziali variamente ricollegabili all'area del nonnismo'', ha detto il presidente della Corte militare d'appello, Vito Nicolo' Diana, secondo cui si tratta di un risultato frutto di una ''attenta, puntuale e soprattutto efficace azione di controllo e sensibilizzazione opportunamente svolta dai competenti comandi militari ai quali va percio' – ha sottolineato - il nostro piu' sincero e convinto apprezzamento''.
Il procuratore generale presso
Anche il presidente Diana, nel suo intervento, ha sottolineato la necessita' di integrare la riforma della giustizia militare recentemente approvata con una ''coerente opera di riassetto delle competenze'', perche' oggi ''sembra quasi che a definire la mappa dei reati militari sia stato il demone incomprensibile e arbitrario della casualita'''.
Perche', si chiede infatti Diana, e' di competenza della magistratura con le stellette il reato di omicidio tra militari di grado diverso ma non quello tra pari grado? Perche' l'omicidio doloso si' e quello colposo no? Perche' sono previsti i reati militari di peculato e truffa e non quelli di falso, di abuso d'ufficio, o i delitti informatici? ''Aspettiamo che qualcuno ce lo spieghi'', afferma il magistrato, che parla di un ''monumento all'irrazionalita''' che spesso produce il risultato di azzerare processi militari gia' avviati, trasferendoli alla magistratura ordinaria.
Diana ricorda che la recente riforma e' intervenuta con ''la determinazione e l'incisivita' del chirurgo'', riducendo gli uffici giudiziari da
I 'numeri' cui fa riferimento Diana sono significativi: ogni anno la magistratura militare nel suo complesso si occupa di circa 3.000 procedimenti. Dall'1 ottobre 2006 al 30 settembre 2007 i 9 tribunali militari italiani hanno 'esaurito' 406 processi (dai 13 di Cagliari ai 92 di Roma) e il numero dei procedimenti in arrivo continua a diminuire. (ANSA).