PREMI ANTIEVASIONE NEGATI AI FINANZIERI, IL COCER ACCUSA L’INSENSIBILITÀ DEL GOVERNO E ANNUNCIA: “ORA BASTA, RICORRIAMO AL GIUDICE”. FICIESSE SI MOBILITA MORALMENTE E MATERIALMENTE PER IL SUCCESSO DELL'INEDITA E CLAMOROSA INIZIATIVA
L’assurda esclusione dei finanzieri dai premi antievasione, erogati con doviziosi stanziamenti a favore del solo personale delle agenzie, e la totale inerzia del Governo, nonostante gli impegni presi per risolvere la PALESE E OFFENSIVA SPEREQUAZIONE in danno di militari del Corpo hanno oggi indotto il Cocer della Guardia di finanza a prendere un’iniziativa inedita e clamorosa.
Non era, infatti, mai avvenuto in trenta anni di rappresentanza militare che il Consiglio centrale delle Fiamme Gialle annunciasse un RICORSO ALL’AUTORITÀ GIUDIZIARIA per far rispettare gli impegni presi.
Ma d’altra parte è UMILIANTE E SCANDALOSO che il Governo abbia fino a oggi COMPLETAMENTE DISATTESO perfino l’impegno formalizzato, nell’ambito della manovra finanziaria per il 2008, con l’ordine del giorno del Senato, di stanziare adeguate risorse per corrispondere ai finanzieri gli stessi emolumenti che da alcuni anni sono erogati ai colleghi civili dell’Agenzia delle entrate per la lotta all’evasione i cui risultati DERIVANO IN GRAN PARTE DAI CONTROLLI DEI MILITARI.
Non si sa ancora come si concretizzeranno le annunciate iniziative legali, se attraverso uno o più ricorsi individuali o con ricorsi collettivi. E non si conosce il nome dello studio legale incaricato di studiare la questione. Certamente, l’azione andrà definita con sollecitudine, ma sarà necessaria una prudente attenzione per poter coniugare il massimo risultato pratico e politico con la necessaria trasparenza nell’esclusivo interesse del personale.
NOI DI FICIESSE DAREMO IL MASSIMO SUPPORTO MORALE E MATERIALE ALLE DECISIONI CHE SARANNO ASSUNTE, IMPEGNANDO TUTTE LE NOSTRE STRUTTURE NAZIONALI E TERRITORIALI E I NOSTRI ISCRITTI E SIMPATIZZANTI A SOSTENERE IN OGNI MODO L’INIZIATIVA.
Chiediamo ai lettori del nostro sito e alla comunità del forum di seguire con attenzione i passi dei prossimi giorni per poter raccogliere con la necessaria sollecitudine gli INVITI ALLA MOBILITAZIONE che formuleremo via internet nei prossimi giorni.
COMANDO GENERALE
DELLA GUARDIA DI FINANZA
CONSIGLIO CENTRALE DI RAPPRESENTANZA
COMUNICATO STAMPA:
Esclusione della Guardia Di Finanza dai “Premi Antievasione”.
Non ci rimane che la Giustizia Amministrativa.
Apprendiamo dagli Organi di stampa che le organizzazioni sindacali e le Agenzie Fiscali hanno raggiunto l’accordo per la ripartizione dei premi antievasione per l’anno 2006, quantificati con specifico Decreto Ministeriale, come previsto dall’art. 12 del Decreto Legge n. 79/1997 convertito in Legge n. 140/1997.
Orbene, con il più profondo rammarico, dobbiamo prendere atto, ancora una volta, che il personale della Guardia di Finanza non risulta inserito tra coloro che parteciperanno alla ripartizione di una parte degli importi recuperati dall’azione di contrasto al fenomeno evasivo-elusivo nel campo fiscale.
L’inserimento della Guardia di Finanza in tale legittima attività premiale, così come le Leggi 140/97 e 350/2003 inequivocabilmente riconoscono, è oggetto di dibattito da diversi anni durante gli incontri istituzionali con i vertici del Ministero dell’Economia e delle Finanze e nelle aule parlamentari.
Al riguardo, numerose sono state le delibere di questo Consiglio che rivendica, con forza, un omogeneo trattamento con le Agenzie Fiscali, secondo lo spirito della Legge 140/97 che si prefigge di incentivare la produttività di tutto il personale dell’Amministrazione economico-finanziaria: inequivocabile è l’appartenenza della Guardia di Finanza a tale Amministrazione, così come indubitabile e fondamentale è il ruolo che essa svolge per la lotta all’evasione fiscale.
La nostra legittima rivendicazione è stata intimamente condivisa da numerosi parlamentari che hanno portato all’attenzione la problematica, anche mediante specifica interrogazione.
Analoghe considerazioni hanno portato il Senato della Repubblica, in fase di esame del Disegno di Legge di conversione del Decreto Legge 31/12/2007 n. 248, ad approvare un ordine del giorno che impegna il Governo “a provvedere, già nell’ambito del provvedimento di ripartizione delle risorse relative al 2006, ad includere il Corpo della Guardia di Finanza ed i suoi appartenenti, tra i destinatari della disposizione dell’art. 12 del Decreto Legge n. 79/1997, attribuendo adeguate e significative risorse finanziarie sia per il potenziamento della medesima istituzione sia per l’incentivazione del proprio personale”.
Le promesse ricevute dai vertici del Ministero dell’Economia e delle Finanze che si sono succeduti nel tempo, finalizzate a colmare tale sperequazione, non hanno ancora trovato, al momento, una concreta attuazione.
Pressanti sono le doglianze che in questi giorni ci pervengono dai 64.000 appartenenti al Corpo da noi rappresentati. Ancora una volta essi si vedono privati, ingiustamente, di un legittimo riconoscimento economico.
Non possiamo più rimanere semplici spettatori. Intraprenderemo con determinazione, nostro malgrado, in assenza di riscontri positivi, ogni iniziativa, anche di tipo giurisdizionale, collettiva o individuale, a tutela degli interessi legittimi di tutto il personale della Guardia di Finanza.
Roma, 05 marzo 2008
IL COCER DELLA GUARDIA DI FINANZA