PROTESTA - NIENTE PREMI «ANTIEVASIONE». LE FIAMME GIALLE DAL GIUDICE. I FONDI STANZIATI SONO PER I DIPENDENTI CIVILI (da Il Tempo)
Protesta - I fondi stanziati sono per i dipendenti civili
NIENTE PREMI «ANTIEVASIONE». LE FIAMME GIALLE DAL GIUDICE
Maurizio Piccirilli - m.piccirilli@iltempo.it
Il governo ignora chi combatte l'evasione. I premi antievasione per l'anno 2006, quantificati con specifico decreto Ministeriale, come previsto dall'articolo 12 del Decreto Legge numero 79/1997 convertito in Legge numero 140/1997 è stato destinato solo alle Agenzie Fiscali con uno specifico accordo firmato con le organizzazioni sindacali.
Il Cocer della Guardia di Finanza, appreso della decisione «dagli organi di stampa», lamenta l'esclusione da tale beneficio. «Con il più profondo rammarico, dobbiamo prendere atto, ancora una volta - sottolineano i rappresentanti del Cocer - che il personale della Guardia di Finanza non risulta inserito tra coloro che parteciperanno alla ripartizione di una parte degli importi recuperati dall'azione di contrasto al fenomeno evasivo-elusivo nel campo fiscale».
Da tempo il Cocer si batte per un equa distribuzione premiale e numerose sono state le delibere nelle quali la rappresentanza delle Fiamme Gialle, rivendicava un omogeneo trattamento con le Agenzie Fiscali, «secondo lo spirito della Legge 140/97 che si prefigge di incentivare la produttività di tutto il personale dell'Amministrazione economico-finanziaria. inequivocabile è l'appartenenza della Guardia di Finanza a tale Amministrazione, così come indubitabile e fondamentale è il ruolo che essa svolge per la lotta all'evasione fiscale».
«Le promesse ricevute dai vertici del Ministero dell'Economia e delle Finanze che si sono succeduti nel tempo, finalizzate a colmare tale sperequazione - spiegano al Cocer - non hanno ancora trovato, al momento, una concreta attuazione. Pressanti sono le doglianze che in questi giorni ci pervengono dai 64.000 appartenenti al Corpo da noi rappresentati. Ancora una volta essi si vedono privati, ingiustamente, di un legittimo riconoscimento economico. Non possiamo più rimanere semplici spettatori. Intraprenderemo con determinazione, nostro malgrado, in assenza di riscontri positivi, ogni iniziativa, anche di tipo giurisdizionale, collettiva o individuale, a tutela degli interessi legittimi di tutto il personale della Guardia di Finanza».
06/03/2008
Il governo ignora chi combatte l'evasione. I premi antievasione per l'anno 2006, quantificati con specifico decreto Ministeriale, come previsto dall'articolo 12 del Decreto Legge numero 79/1997 convertito in Legge numero 140/1997 è stato destinato solo alle Agenzie Fiscali con uno specifico accordo firmato con le organizzazioni sindacali.
Il Cocer della Guardia di Finanza, appreso della decisione «dagli organi di stampa», lamenta l'esclusione da tale beneficio. «Con il più profondo rammarico, dobbiamo prendere atto, ancora una volta - sottolineano i rappresentanti del Cocer - che il personale della Guardia di Finanza non risulta inserito tra coloro che parteciperanno alla ripartizione di una parte degli importi recuperati dall'azione di contrasto al fenomeno evasivo-elusivo nel campo fiscale».
Da tempo il Cocer si batte per un equa distribuzione premiale e numerose sono state le delibere nelle quali la rappresentanza delle Fiamme Gialle, rivendicava un omogeneo trattamento con le Agenzie Fiscali, «secondo lo spirito della Legge 140/97 che si prefigge di incentivare la produttività di tutto il personale dell'Amministrazione economico-finanziaria. inequivocabile è l'appartenenza della Guardia di Finanza a tale Amministrazione, così come indubitabile e fondamentale è il ruolo che essa svolge per la lotta all'evasione fiscale».
«Le promesse ricevute dai vertici del Ministero dell'Economia e delle Finanze che si sono succeduti nel tempo, finalizzate a colmare tale sperequazione - spiegano al Cocer - non hanno ancora trovato, al momento, una concreta attuazione. Pressanti sono le doglianze che in questi giorni ci pervengono dai 64.000 appartenenti al Corpo da noi rappresentati. Ancora una volta essi si vedono privati, ingiustamente, di un legittimo riconoscimento economico. Non possiamo più rimanere semplici spettatori. Intraprenderemo con determinazione, nostro malgrado, in assenza di riscontri positivi, ogni iniziativa, anche di tipo giurisdizionale, collettiva o individuale, a tutela degli interessi legittimi di tutto il personale della Guardia di Finanza».
06/03/2008