MEGA-RICORSO COLLETTIVO CONTRO LA LEGGE DINI, PRIMA RISPOSTA DEI PROMOTORI AGLI APPROFONDIMENTI COMMISSIONATI DA FICIESSE. L’INVITO DEL PRESIDENTE DEL DIRETTIVO A UN CONFRONTO PUBBLICO SU QUESTO SITO
Il 17 marzo scorso abbiamo pubblicato un approfondimento de La Rete Legale dal titolo “PERCHÉ APPARE IRREALISTICA L’IPOTESI DI UN RICORSO COLLETTIVO CONTRO LA LEGGE DINI”.
L’intervento si riferiva alla sostenibilità di una iniziativa legale collettiva (di cui è stata sollecitata l’adesione con e-mail inviate nelle scorse settimane a numerosi appartenenti la Guardia di finanza) mirante dichiaratamente a ottenere per via giudiziale l’estensione del sistema previdenziale retributivo a tutti gli appartenenti al Corpo.
Due giorni dopo, e precisamente il 19 marzo, nel forum di Ficiesse è stato postato dall’utente “Supersarchia” un messaggio con il testo di una risposta che i promotori ricorso hanno inviato (probabilmente sempre per posta elettronica) ai finanzieri a suo tempo contattati.
Siamo particolarmente lieti di riportare di seuito il testo (integrale) del messaggio inserito da Supersarchia, che ringraziamo per la segnalazione, con alcune precisazioni del presidente del direttivo nazionale di Ficiesse, Giuseppe Fortuna, contenenti l’INVITO AI PROMOTORI DEL RICORSO DI PARTECIPARE A UN CONFRONTO PUBBLICO SU QUESTO SITO.
Peraltro, segnaliamo che proprio ieri siamo tornati sull’argomento con un approfondimento curato dall’esperto previdenziale del SILP per la Cgil, Camillo BRUNO e che altri interventi seguiranno nei prossimi giorni.
Una particolare attenzione al tema, quindi, da parte della nostra associazione.
Questo, per un duplice motivo: 1) per la particolare rilevanza e delicatezza che riveste la questione previdenziale per il futuro di tutti gli appartenenti al Corpo e dei dipendenti pubblici in regime contributivo; 2) per dare massima pubblicità e trasparenza alle iniziative legali collettive che vengono intraprese in settori di così ampia e pervasiva sensibilità.
LA RISPOSTA DEI PROMOTORI DEL MEGA-RICORSO PER LA PARZIALE DISAPPLICAZIONE DELLA LEGGE DINI TRATTA DAL FORUM PUBBLICO
DEL SITO INTERNET WWW.FICIESSE.IT
TOPIC: Mega ricorso legge Dini
MESSAGGIO: Mercoledì 19 marzo 2008, ore 09.30
AUTORE: Supersarchia
TESTO
“Per par condicio riporto il punto di vista dei ricorrenti.
Gentili colleghi,
da una veloce lettura del comunicato apparso sul sito della FICIESSE, lo stesso si presta alla seguente analisi:
- nelle prime sue due pagine ripete, in maniera “cacofonica”, quanto già da me asserito nel pro- memoria inviato a suo tempo allo studio legale di Firenze;
- a pagine 3 si accenna, quale strumento di decollo e/o sollecito della previdenza complementare, ad un’azione giudiziale finalizzata ad adire la Corte Costituzionale circa un suo giudizio di incostituzionalità della Legge DINI.
Tale iter procedurale, non trova alcuna rispondenza con l’iniziativa da noi intrapresa con l’avallo ed il sostegno di uno dei migliori studi associati di Firenze in materia amministrativa. A tal riguardo mi sarebbe piaciuto che l’articolo avesse stampigliato il nome del legale che tale consulenza ha fornito, senza ricorrere ad una pseudo denominazione corrispondente a tale “RETE LEGALE”.
Ribadisco che il nostro contenzioso, trae spunto dall’accordo quadro nazionale del 1999 valido per tutto il comparto della Pubblica Amministrazione, il quale ha già definito le modalità di attuazione della previdenza complementare, ovvero l’accantonamento della liquidazione non più in regime di TFS bensì in TFR (ai sensi dell’art. 2120 del Cod. Civile). Tale accantonamento è stato sancito come obbligo cui è tenuto l’INPDAP a far data dall’opzione espressa dal lavoratore dipendente, scelta quest’ultima che individua appunto il fondo complementare prescelto del dipendente. I termini per tale opzione, allo stato, giusto accordo quadro nazionale del 2006, scade il 31.12.2010 salvo ulteriori proroghe.
Il principio da noi adito è la “disapplicazione” di una nonna, ovvero della legge DINI, ciò perchè, ad oggi, così come anche ammesso dalla FICIESSE, la previdenza complementare, ancorchè secondo pilastro della prefata Legge DINI, non solo non è mai decollata, ma tale termine di attuazione credo sarà oltremodo differito in avanti. La problematica sostanziale è legata ad un’oggettiva difficoltà dell’INPDAP di accantonare a TFR (nel rispetto dell’art. 2120 del C.C.) la liquidazione e, ciò comporta l’impossibilità di alimentare il nostro fondo previdenziale complementare.
La tematica del TFR, giusta disposizione di cui agli artt. 63 e 64 del D.Lgs. D.Lgs. 30.3.2001, n. 165, individua, per contenziosi afferenti tale materia (TFR), la giurisdizione di un Giudice Ordinario del Lavoro.
Tale input è stato sedimentato giuridicamente dal nostro studio legale, al quale, tra l’altro si stanno rivolgendo altri legali per una comune impostazione del contenzioso. Anche quest’ultimi hanno concordato la fattiva procedibilità dell’iter rimesso al giudicato della prefata A.G.
Vi comunico che è mia intenzione inviare una e-mail di risposta all’Organizzazione in oggetto, per confutare le sue argomentazioni, nella speranza che la stessa possa trovare paritetica pubblicazione sul loro sito.
Cordiali saluti e buona Pasqua."
RISPOSTA DEL PRESIDENTE DEL DIRETTIVO NAZIONALE FICIESSE CON INVITO A UN CONFRONTO PUBBLICO SUL SITO DELL’ASSOCIAZIONE Intervengo in qualità di presidente del Direttivo nazionale di Ficiesse per confermare che saremo ben lieti di pubblicare sul nostro sito ogni osservazione o documento che il promotore (o i promotori) del ricorso ci vorranno inviare. Questo perché riteniamo assolutamente essenziale che vengano aperti dibattiti trasparenti e il più possibile completi su questioni, come quelle previdenziali, di così grande impatto (anche emotivo) e di tale rilevanza per il futuro di tante famiglie. D'altra parte, una associazione culturale come la nostra, che ha finalità meramente solidaristiche (e non di lucro), deve essere attenta in ogni occasione a guardare agli interessi dei suoi iscritti, dei simpatizzanti e anche dei semplici lettori dei suoi organi di informazione, ponendosi con ciò in naturale fisiologico contraddittorio con le motivazioni inevitabilmente di carattere anche economico perseguite, in modo altrettanto legittimo, da imprese e studi professionali. Prego, quindi, l’autore della risposta postata da Supersarchia in questo topic a non avere alcuna esitazione e ad inviare al più presto le precisazioni sue ed eventualmente degli studi legali interessati agli indirizzi giuseppefortuna@ficiesse.it o giuseppefortuna@hotmail.com, se necessario anche telefonando per accordi al 340.2813453. Nell'attesa, due precisazioni brevissime per sgombrare il campo da equivoci e suggestioni, facendo attenzione, come nostro costume, a non raccogliere provocazioni polemiche (pur presenti in quel testo). La prima è che l’approfondimento pubblicato sul nostro sito internet il 17 marzo scorso con il titolo “Perché appare irrealistica l’ipotesi di un ricorso collettivo contro la legge Dini” è stato redatto da chi scrive, in qualità di socio fondatore dell'associazione, anch'essa senza fini di lucro, "La Rete Legale", che opera in regime di convenzione con Ficiesse (si veda il sito www.laretelegale.it). La seconda è che nei giorni precedenti sono state raccolte opinioni di più esperti di previdenza, tra i quali sindacalisti della Polizia di Stato e delegati della rappresentanza militare, i cui interventi confidiamo di poter pubblicare nei prossimi giorni, come già fatto ieri con il pezzo di Camillo Bruno del Silp per la Cgil. Ringrazio per l'attenzione e rimango in attesa fiduciosa delle promesse comunicazioni. GIUSEPPE FORTUNA (Presidente del Direttivo nazionale di Ficiesse)