ARTICOLO DA "LA STAMPA": FIAMME GIALLE IN SCIOPERO BIANCO. «NESSUNO ADOPERI STRUMENTI COMPERATI CON I PROPRI SOLDI». LA PROTESTA SI ESTENDE IN ALTRE REGIONI. TRINX:«ANCHE I MERITI VANNO DIVISI EQUAMENTE, LO DICE LA LEGGE»
FIAMMEGIALLE IN SCIOPERO BIANCO
di Lodovico POLETTO
Cobar: siamo gli unici a non aver ricevuto benefit ministeriali
IL PASSAPAROLA «Nessuno adoperi strumenti comperati con i propri soldi».
La protesta si estende in altre regioni
La protesta è nata pochi giorni dopo la decisione dell’ex ministro dell’Economia, Tommaso Padoa Schioppa, di tagliar fuori i militari della Guardia di Finanza dal «premio» per il lavoro fatto sul fronte dell’evasione fiscale. «Benefit» che, invece, è stato riconosciuto a tutti i «dipendenti ministeriali ».
«Siamo stati, per l’ennesima volta, inspiegabilmente dimenticati » hanno sottolineato le rappresentanze della Gdf di tutta Italia. E il Cobar del Piemonte ha lanciato un’offensiva che ha il sapore dello sciopero bianco. Ha invitato, cioè, tutti e 3 mila i finanzieri che lavorano in Piemonte a non usare più strumenti personali nell’attività di ufficio ». Per intenderci: devono restare spenti i computers personali utilizzati sia nelle attività esterne, che nella routine del lavoro di ufficio. E analogamente non devono più essere adoperati telefoni cellulari personali per attività di istituto.
«Visto che ai militari è preclusa la libertà sindacale, riconosciuta invece a tutti i cittadini europei, a noi non resta che esprimere il disagio di un intero Corpo militare con l'unico sistema che ci è rimasto: quello di non adoperare in servizio strumenti comperati con i nostri soldi» hanno scritto quelli del Cobar del Piemonte in un documento fatto circolare in ogni caserma della regione. Spiegando inoltre che: «Anche i libri acquistati di tasca propria per l’aggiornamento professionale, le “pen drive”, la carta e le penne devono rimanere chiusi nei cassetti».
Sciopero bianco, appunto. In modo da sottolineare quelle che loro chiamano «storture di un sistema» che costringe spesso: «i militari ad adoperare addirittura le loro automobili per svolgere servizi d’istituto».
Lo sciopero bianco rallenta il lavoro in particolare dei «verificatori », che si occupano dei controlli di natura fiscale. Ma anche di quanti prestano servizio nei reparti che hanno obiettivo la repressione delle frodi.
La protesta nata in Piemonte adesso si sta estendendo anche ad altre regioni. Il Cobar della Gdf Puglia, infatti, ha già fatto propria la provocazione dei piemontesi. E altre rappresentanze di base di altre parti d’Italia starebbero per adottarla.
Tradotto in soldoni lo «sciopero bianco» della Gdf della nostra regione rischia, quantomeno di rallentare il lavoro di almeno 2000 Fiamme Gialle di tutta
Stime ufficiali di adesione all’iniziativa per ora non ce ne sono. E se qualcuno, ottimisticamente, dice che lo «sciopero
bianco sta riuscendo al 60%», altri temono che, presto, l’iniziativa cadrà nel dimenticatoio. Si muove rapidamente, invece, il Cocer - ovvero la rappresentanza nazionale dei militari Gdf. Che ha deciso di impugnare il decreto ministeriale. «Ci siamo rivolti ad un pool di avvocati che è pronto ad impugnare il provvedimento dell’ex ministro delle Finanze qualora la Corte dei conti dia il via al pagamento dei premi» sottolinea Salvatore Trinx luogotenente del Cocer. E sul tavolo della trattativa finisce anche il fascicolo relativo agli straordinari non ancora pagati.Untema sul quale il Cocer ha intenzione di fare una durissima battaglia.
6 DOMANDE A SALVATORE TRINX - LUOGOTENENTE COCER
«Anche i meriti vanno divisi equamente, lo dice la legge»
La protesta torinese è giusta?
«È assolutamente nella linea intrapresa dal Cocer. Nella lotta all’evasione la Guardia di Finanza è in prima linea con le Agenzie fiscali. E i meriti per i risultati ottenuti andrebbero equamente divisi, ma questa è una querelle che
va avanti da 10 anni».
Insomma: lei dice che qualche centinaio di euro a testa ai finanzieri sarebbe stato giusto?
«Non lo dico io, ma
Quali ad esempio?
«La legge prevede che il 2 per mille del riscosso vada in parte al personale e in parte alle spese di funzionamento. La Gdf è esclusa da entrambe. Di qui l’iniziativa del Cobar piemontese e quello della Puglia».
Insomma uno sciopero bianco in piena regola?
«Non lo chiamerei sciopero bianco, ma gesto di protesta di uomini che ogni giorno buttano il cuore oltre l’ostacolo per riuscire a fare il proprio dovere. Ma sa che cosa vuol dire comprarsi un computer di tasca propria per scrivere relazioni verbali? È un po’ come se i medici dovessero comprarsi le medicine per far funzionare l’ospedale, o come se i pompieri dovessero metter una quota ciascuno per acquistare un’autobotte».
Ma è vero che spesso usate anche le vostre automobili?
«Succede, certo. E purtroppo non riguarda soltanto la Guardia di Finanza, ma tutto il comparto della sicurezza, dove ci sono stati forti tagli».
È vero che spesso non vengono pagati gli straordinari?
«La questione è delicata. Rispetto alle ore effettivamente lavorate quelle che trovano retribuzione in busta paga sono una minima parte. Le ore in più passano nel dimenticatoio. Spesso, infatti, viste le esigenze di servizio, non viene neppure permesso ai militari di trasformare lo straordinario in giornate di riposo».