POLIZIOTTA SI SPARA:FUNZIONARI PS, PIU' SOSTEGNO PSICOLOGICO - CASSAZIONE: MORTI URANIO, NIENTE PROCESSO ALLA DIFESA. ARCHIVIATE ACCUSE A MINISTERO

martedì 06 maggio 2008

POLIZIOTTA SI SPARA:FUNZIONARI PS, PIU' SOSTEGNO PSICOLOGICO

 

   (ANSA) - ROMA, 4 MAG - ''A fronte di condizioni di stress che si possono sommare a quelle di disagio personale mancano nelle forze di polizia e militari controlli periodici sulle condizioni psicofisiche degli appartenenti che similmente a quanto previsto dalla legger per i titolari di porto di pistola per difesa dovrebbero avere una cadenza almeno annuale''.

  Lo sottolinea in una nota il presidente dell'Associazione Nazionale Funzionari di Polizia, Sergio Letizia, intervenendo sul caso dell' agente di polizia di Treviso che ieri ha tentato il suicidio, una caso che ''si aggiunge ad altri che recentemente e periodicamente segnano le forze di polizia e quelle militari con una sanguinosa linea che non si interrompe''.

  Dopo la prima visita per l'arruolamento, aggiunge Letizia, il personale delle forze di polizia ''puo' non subire fino alla pensione alcuna visita ne, tanto meno, puo' contare su di un'organizzata struttura di sostegno psicologico che sia in grado di cogliere per tempo i segnali di difficolta' degli appartenenti ed il prevenire gesti disperati''.(ANSA).

 

CASSAZIONE: MORTI URANIO, NIENTE PROCESSO ALLA DIFESA

ARCHIVIATE ACCUSE A MINISTERO, NON PROVATO NESSO LEUCEMIA-BOSNIA

 

   (ANSA) - ROMA, 5 MAG - Non ci sara' - almeno per ora – alcun processo ai vertici del Ministero della Difesa in relazione alla morte, a seguito di tumori, di militari italiani impegnati in missioni di pace all'estero durante le quali sarebbero entrati in contatto con l'uranio impoverito. Lo ha stabilito la Cassazione che ha confermato l'archiviazione della denuncia dei familiari di Salvatore Vacca (23 anni) - il caporalmaggiore del 151/mo Reggimento della Brigata Sassari morto nel settembre 1999 per leucemia acuta, dopo 150 giorni dal rientro dalla Bosnia - presentata alla Procura di Cagliari.

   Il Gip, il 26 settembre 2005, aveva archiviato il fascicolo per omicidio colposo aperto contro ignoti. Nell'ordinanza che metteva fine all'inchiesta si escludeva che ci fossero gli estremi per sostenere la responsabilita' per ''condotta colposa omissiva impropria'' dei vertici dell'Amministrazione militare.

   In particolare, la Cassazione - con la sentenza 17693 della Quarta sezione penale - ha dichiarato ''inammissibile'' il ricorso presentato dai parenti del caporalmaggiore di Naxis (Cagliari) contro l'archiviazione. I supremi giudici hanno infatti ritenuto corretto il provvedimento del Gip che evidenziava come ''le incertezze emerse sia sul piano fattuale che sotto il profilo epidemiologico, in ordine alla possibilita' di individuare un nesso causale prevalente ed esclusivo tra la contaminazione da uranio impoverito ed il decesso di Salvatore Vacca, impediscono di sostenere che la condotta colposa omissiva impropria dei rappresentanti di vertice dell'Amministrazione militare e del Ministero della Difesa abbia potuto avere una efficacia condizionante nella produzione della morte del militare''.

   Senza successo, dunque, i familiari del giovane hanno sostenuto - davanti ai magistrati di Piazza Cavour – che l'archiviazione era ''abnorme'' perche' aveva ''un contenuto assolutorio adottato da un giudice, come il Gip, che non ha alcun potere in tal senso, dovendosi solo occupare della fondatezza della notizia di reato''. Ma la Cassazione ha risposto che l'operato del Gip e' corretto perche' ''non ha fatto altro che prendere atto della impossibilita' di accertare la sussistenza dell'elemento oggettivo del reato ipotizzato dai denuncianti, sulla base delle attivita' investigative, peraltro approfondite ed agevolate dalla collaborazione dell'amministrazione militare, e confortate dai risultati delle analisi sui reperti biologici''.

   Ad ogni modo le indagini per la morte dei militari (quattro solo in Sardegna) - sottolinea la Suprema Corte - si possono riaprire ''in qualsiasi momento su richiesta del Pm, sollecitato anche dai familiari delle vittime''.  (ANSA).


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