MAXI TRUFFA AL FISCO: ARRESTI AGENZIA ENTRATE, COME NEL 2007 - CONTRAFFAZIONI: A NAPOLI DALLA CINA SIGARETTE FALSE - FISCO: LA MAPPA DELL'EVASIONE, ROMA E MILANO IN TESTA

domenica 11 maggio 2008

MAXI TRUFFA AL FISCO: ARRESTI AGENZIA ENTRATE, COME NEL 2007

 

   (ANSA) - PALERMO, 9 MAG - L'operazione della Guardia di Finanza che ha portato oggi all'arresto di 15 persone, tra cui cinque dipendenti dell'Agenzia delle entrate, e' la seconda in un anno che coinvolge l'ufficio di Palermo e sempre per lo stesso tipo di reato: tangenti che sarebbero state pagate per ottenere sgravi fiscali da dirigenti compiacenti.

   Anche in questo caso l'ammontare della truffa scoperta dalle fiamme gialle coincide con quello della precedente inchiesta: un mione e 700 mila euro circa. L'inchiesta, denominata in codice Password nel febbraio 2007 porto' all'arresto di 12 persone. In manette finirono due funzionari dell'agenzia del fisco, 9 tra commercialisti, ragionieri e consulenti del lavoro e un imprenditore; tutti accusati, a vario titolo, di frode fiscale, falsita' materiale e accesso abusivo a sistema informatico.

   Nel corso del processo (alcuni degli imputati hanno patteggiato) e' stato accertato che i funzionari compiacenti, grazie all'intermediazione di commercialisti complici, in un primo tempo accedevano all'anagrafe tributaria e al sistema informatico interno attraverso una loro password, poi, temendo di essere scoperti, usavano quella dei colleghi ignari. Il debito spariva con un colpo di clic sul mouse. In cambio i due dipendenti ricevevano il 30% dell'importo del debito azzerato. Un cospicuo guadagno l'avrebbero avuto anche i commercialisti e i consulenti fiscali coinvolti. Lo stesso sistema adottato, secondo la Guardia di Finanza, dalle persone arrestate oggi a Palermo. (ANSA).

 

CONTRAFFAZIONI: A NAPOLI DALLA CINA SIGARETTE FALSE

ESPERTI,GRAVI RISCHI SALUTE.FUMATORI NON IN GRADO DI DISTINGUERE

 

   (ANSA) - NAPOLI, 9 MAG - Il contrabbando di sigarette cede il passo alla contraffazione e cosi', sul mercato, arrivano, sempre piu' spesso, sigarette false che potrebbero comportare gravi rischi alla salute e che difficilmente potrebbero essere riconosciute da un normale fumatore. Nel porto di Napoli, di sigarette contraffatte, arrivate dalla Cina, ne sono state sequestrate circa otto tonnellate: ma quelle che sfuggono ai controlli potrebbero essere anche di piu' e, soprattutto, potrebbero arrivare anche nei rivenditori autorizzati.

   E' lo scenario, nient'affatto rassicurante, che e' stato disegnato dalla Guardia di Finanza e dall'Agenzie delle Dogane: vale a dire chi, ormai, mette in atto una vera e propria azione di intelligence per evitare che sul mercato arrivino sigarette ancora piu' pericolose di quelle in commercio. ''E' impossibile stabilire dove sia stato coltivato il tabacco contenuto nelle sigarette contraffate - hanno spiegato in conferenza stampa, a Napoli, Alberto Libeccio, direttore regionale dell'Agenzia delle Dogane, e il tenente colonnello della Guardia di Finanza, Giuseppe Mingione - non si puo' escludere che tale tabacco possa essere stato coltivato anche in terreni contaminati da radiazioni o inquinati biologicamente. Tutto questo significa che le sigarette possono essere molto pericolose per la salute dei cittadini''.

   Nel porto di Napoli, sono state sequestrate ben 39.150 stecche recanti il falso marco 'Marlboro' e 'Marlboro lights' e solo i periti della Philip Morris sono riusciti ad accertare la natura contraffatta. Ora le sigarette saranno sottoposte ad accertamenti tecnici nei laboratori di Losanna della Philip Morris per vedere cosa contenevano ma, intanto, si lancia l'allarme: ''I rischi per la salute possono essere devastanti''.

   Il maxicarico sequestrato a Napoli era contenuto in un tir proveniente dalla Cina, nascosto dietro un carico di scarpe. Ad insospettire l'ufficio delle Dogane e i militari della Guardia di Finanza, e' stata la destinazione del carico: una ditta di Grumo Nevano (Napoli) da anni in liquidazione. Azienda che, tra l'altro, era specializzata nel confezionamento di abbigliamento. Il grosso carico di sigarette, che probabilmente sarebbe stato gestito dalla camorra, era contraffatto sin nei minimi dettagli: uguale, ad un occhio non esperto, il sigillo del monopolio fiscale; perfino la linguetta di cellophane utilizzata per scartare il pacchetto recava il marchio Philip Morris.(ANSA).

 

FISCO: LA MAPPA DELL'EVASIONE, ROMA E MILANO IN TESTA

AUMENTANO RISCOSSIONI, NEL 2007 UN 'TESORETTO' DA 6,7 MLD

 

   (ANSA) - ROMA, 10 MAG - Un 'tesoretto' che vale quasi 7 miliardi di euro, 6,7 per la precisione: e' quello scoperto nel corso del 2007 dalla Guardia di Finanza che, battuta a tappeto la Penisola, ha recuperato cifre notevoli per le casse dell'Erario. Ma l'attivita' e' proseguita anche nei primi mesi del 2008 e tra gennaio e marzo sono saltati fuori 155 grandi evasori che non hanno versato alle casse dello Stato cifre tra i 500.000 euro e i 5 milioni.

   Tra le citta' dove il fenomeno dell'evasione e' piu' evidente - spiega ''Milano Finanza'' in un'inchiesta pubblicata oggi – si collocano Roma, Milano e Napoli. In queste tre citta' si sono scovati in tutto 1,7 miliardi. Seguono, subito sotto al podio, Torino, Firenze e Bologna.

   Ecco le prime 10 citta' italiane per evasione (dati in milioni di euro):

     CITTA'               TOTALE RISCOSSIONE COATTIVA

   1) Roma                      661,8

   2) Milano                    653,8

   3) Napoli                    423,6

   4) Torino                    341,5

   5) Firenze                   154,4

   6) Bologna                   143,4

   7) Bergamo                   142,6

   8) Genova                    132,8

   9) Bari                      127,9

  10) Brescia                   116,9


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