PA:BRUNETTA,MENO STATALI MEGLIO PAGATI,GUERRA A FANNULLONI - POLIZIA: SIT IN PROTESTA DAVANTI A PREFETTURA PALERMO - ISTAT: SICUREZZA;PIU'DELITTI,MENO OMICIDI
PA:BRUNETTA,MENO STATALI MEGLIO PAGATI,GUERRA A FANNULLONI
ENTRO 2010 TUTTE LE PRATICHE VIA INTERNET DA CASA
(ANSA) - ROMA, 10 MAG - Meno statali, ma pagati meglio; scuola e giustizia affidate anche ai privati. E ancora, guerra ai fannulloni e niente sanatorie. Renato Brunetta, neo ministro della Funziona Pubblica, ha le idee chiare su come 'rivoluzionare'
A quest'ultimo proposito, spiega il neoministro, ''il primo passo e' garantire a tutte le famiglie e le imprese italiane nel giro di poco tempo il collegamento a banda larga e i computer per usarla. Il secondo e' rendere utile questa tecnologia: entro il 2010 dovremo fare tutte le pratiche, nessuna esclusa, via Internet da casa. Sara' la chiave della riforma del pubblico impiego''. Che, aggiunge, dovra' essere riformato e modernizzato: ''Licenzieremo i fannulloni - annuncia - impediremo loro di ricattare i cittadini. Le norme ci sono, a volte piu' dure persino del settore privato, ma non sono mai state usate. Nel pubblico impiego c'e' anche la cassa integrazione, mai utilizzata anche questa. Si daranno anche incentivi e premi, salari piu' alti per chi si impegna''. Nessuna chance invece per memorandum firmato lo scorso anno da Cgil, Cisl e Uil con il governo di centrosinistra: '''E' pessimo e da troppo potere ai sindacati. E' quanto di peggio poteva produrre la politica di matrice ideologica e sindacale. Non si puo' muovere foglia che il sindacato non voglia. Con una cultura del genere, un'azienda fallisce in due settimane''.
Tra le riforme in fieri Brunetta annuncia anche l'apertura ai privati di alcuni servizi pubblici, ad esempio ''una parte delle strutture dell'universita', della scuola, della sanita' e della giustizia, non i giudici ma per esempio le cancellerie''. E sul problema delle consulenze inutili e degli sprechi, il ministro ammette che si tratta di ''un malcostume politico. Ci aiuteranno a eliminarlo federalismo, trasparenza e responsabilita'. Se ci riusciamo bene, senno' che ci mandino a casa''.
POLIZIA: DOMANI SIT IN PROTESTA DAVANTI A PREFETTURA PALERMO
(ANSA) - PALERMO, 8 MAG - Il sindacato di polizia, Siap, ha indetto per domani mattina, alle 10, un sit-in davanti la prefettura di Palermo per denunciare la mancanza di fondi. Gli agenti, infatti, secondo quanto denuncia il sindacato, comprano il materiale di cancelleria con i loro soldi. Alla protesta ha aderito anche Anfp, associazione dei funzionari di polizia. (ANSA).
ISTAT: SICUREZZA;PIU'DELITTI,MENO OMICIDI,ITALIA PREOCCUPATA
(ANSA) - ROMA, 7 MAG - In crescita in Italia i delitti denunciati, mentre calano gli omicidi ed e' forte la preoccupazione della criminalita'. Questi i trend segnalati dall'Istat nella sua pubblicazione '100 Statistiche per il Paese.
Nel 2005 sono stati denunciati dalle forze dell'ordine all'autorita' giudiziaria in media 44 delitti per 1.000 abitanti, con un incremento del 15,6% rispetto al 2002. Con poco piu' di 2,5 milioni di denunce, l'Italia e' al quarto posto nella graduatoria europea, dietro Germania, Regno Unito e Francia. Gli incrementi dei delitti denunciati tra il 2000 ed il 2005 risultano superiori ai 10 punti percentuali nelle regioni del Nord: Provincia autonoma di Trento (+12%), Valle d'Aosta (+15,2%), Lombardia (+12%) ed Emilia Romagna (+10,5%). Le regioni con una delittuosita' superiore a quella media nazionale nel 2005 sono Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana e Lazio.
Dall'inizio degli anni Novanta si registra inoltre un calo di diverse tipologie di delitti contro la persona: omicidi, scippi, furti di auto e nelle abitazioni. Per quanto riguarda gli omicidi, sono passati dai 13,1 per milione di abitanti nel 2000 ai 10,3 del 2005, al di sotto della media europea. Sono pero' in aumento quelli commessi in famiglia. La gran parte degli omicidi si registra nel Sud, in particolare in Campania (22,1 ogni milione di abitanti), Calabria (34,4), Sicilia (14) e Sardegna (14,4).
La criminalita' risulta poi uno dei problemi prioritari per piu' della meta' degli italiani (58,7%), secondo solo alla disoccupazione (70%). Al Sud e' la disoccupazione ad occupare il primo posto nelle preoccupazioni dei cittadini, mentre in molte regioni del Nord il tema della criminalita' e' maggiormente sentito. E' comunque la Campania la regione in cui la criminalita' preoccupa di piu' (72,3%), seguita dalla Liguria (62,7%) e dal Piemonte (60,9%). In molte regioni settentrionali, inoltre, la segnalazione della criminalita' si accompagna anche ad una elevata incidenza delle preoccupazioni legate all' immigrazione. (ANSA).