PREMI ANTIEVASIONE NEGATI ALLA GDF, BLOCCATO DA TREMONTI IL DECRETO DI PADOA-SCHIOPPA DOPO I RILIEVI DELLA CORTE DEI CONTI (da Il Messaggero)

mercoledì 28 maggio 2008

“E IL MINISTRO BLOCCA I PREMI PER I DIPENDENTI DI FISCO E TESORO”

 

Il Messaggero, mercoledì 28 maggio 2008, pag. 2

 

La Polemica sul decreto. La Guardia di Finanza aveva protestato: anche a noi quei soldi

 

ROMA – I premi di produttività per i dipendenti del Tesoro e delle agenzie fiscali sono temporaneamente bloccati. Sono premi abbastanza consistenti, in genere equivalgono a un paio di mensilità di stipendio aggiuntive. I soldi di quest’anno, come tutti gli anni, erano staTi quantificati con un decreto formato dal ministro uscente Tommaso Padoa-Schioppa il 21 aprile. Per adesso, il suo successore Giulio Tremonti ha deciso di ritirare il decreto. Che perciò dovrà essere riformulato.

 

Sul decreto qualche settimana fa era stata la Guardia di Finanza ad aprire la polemica. I premi infatti vengono finanziati con le risorse ricavate, fra l’altro, dalla lotta all’evasione fiscale. Il Cocer (cioè il sindacato) delle Fiamme gialle ha protestato reclamando il diritto a partecipare alla spartizione di quel fondo.

 

Ufficialmente la decisione di ritirare il decreto di Padoa-Schioppa è motivata dall’esigenza di accogliere i rilievi avanzati dalla Corte dei conti. Nelle loro osservazioni, peraltro, i magistrati contabili danno ragione alla Guardia di Finanza, confermando l’opportunità di distribuire i soldi anche a loro. La cosa è apparsa a molti piuttosto curiosa. La prima legge che assegnava i ricavi della lotta all’evasione ai soli dipendenti ministeriali, escludendo i finanzieri, risale al 1997 (governo Prodi). In seguito, con la finanziaria del 2003, Tremonti confermò questa regola, e anzi stabilì che i premi dovessero andare non soltanto ai funzionari del fisco, ma anche a quelli del Tesoro. Da dieci anni dunque tutti i ministri dell’economia applicano queste norme con decreti analoghi a questo ultimo firmato da Padoa-Schioppa, ma finora la Corte dei conti non si era mai occupata della Guardia di Finanza..

 

Pie. P.


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