COMUNICATO UGL-AGENZIE FISCALI: A CHI SARÀ DECURTATO L’IMPORTO PREVISTO PER I PREMI ANTIEVASIONE? LE FIAMME GIALLE DESTINATARIE NON SONO 60.000

lunedì 16 giugno 2008

 

EX COMMA 165: A CHI SARÀ DECURTATO L’IMPORTO PREVISTO?

La vicenda della ripartizione delle maggiori entrate ricavate dalle attività messe in campo contro l’evasione e l’elusione fiscale, obiettivo strategico dello Stato raggiunto grazie all’impegno ed all’alta professionalità dei Lavoratori tutti del “polo della Fiscalità” e del MEF, ogni giorno si arricchisce di nuovi sviluppi.

E’ noto ormai a tutti che il problema è stato creato nella precedente legislatura, quando, nonostante un ordine del giorno proposto dalla Commissione Finanze del Senato e recepito dal Parlamento che impegnava il Governo Prodi ad inserire nel riparto delle somme in questione per l’anno di riferimento 2006 anche la Guardia di Finanza, l’allora Ministro del MEF, Tommaso Padoa Schioppa, non ritenne di ottemperare al mandato parlamentare ed escluse dal previsto Decreto (registrato solo il 21 aprile 2008, alla fine del suo mandato), proprio i militari della GdF.

Tale comportamento, con l’evidente effetto di regalare al Governo subentrante anche questa mela avvelenata, non poteva che farne sortire la latente guerra fra poveri (dipendenti civili e militari) e fra i vari organismi dello Stato interessati, alla quale  stiamo assistendo in questi giorni.

Qui le responsabilità (o le attribuzioni di presunte colpe) sono più diffuse di quelle che si stanno cercando di far passare come uniche; sicuramente i rappresentati della Guardia di Finanza non hanno nessuna volontà di creare tensioni o di “scippare” alcunché a chi ritiene di essere l’unico beneficiario, proprio in considerazione degli atti parlamentari che hanno sancito un diritto. E, certamente non è pensabile che le decisioni del Parlamento possano avere maggiore o minore valore ad ogni cambio di maggioranza. La situazione, d’altro canto, era già conosciuta perché gli atti parlamentari sono di pubblico dominio ed il COCER della Guardia di Finanza non poteva far altro che impugnare un atto governativo che andava a ledere un diritto stabilito dal Parlamento sovrano!

Noi comprendiamo le argomentazioni e riteniamo che il ritiro del Decreto, a seguito dei rilievi mossi dalla Corte dei Conti, massimo organismo contabile dello Stato, era ed è un atto dovuto da parte del Ministro Tremonti, come del resto riconosce ed apprezza il sen. Barbolini (PD), nella replica al Sottosegretario Giorgetti, in sede di Commissione Finanze dello scorso 4 giugno a seguito di una specifica interrogazione parlamentare (vedi in www.uglagenziefiscali.it) ma, a questo punto ci chiediamo: se sarà necessario adempiere ad un’impegnativa parlamentare (anche se ereditata dalla precedente maggioranza di governo), in che misura sarà ridotto il “budget” di Amministrazione che il decreto Padoa Schioppa aveva già attribuito? Non sono sconosciuti i contrasti insorti a tal proposito per la precedente erogazione all’interno delle due “anime” del MEF come non sarebbe auspicabile una riduzione forzosa in danno di una sola Amministrazione; sicuramente, le Fiamme Gialle destinatarie non sono nel numero di oltre 60.000 che è stato indicato in alcuni comunicati stampa ma sappiamo anche che il reperimento di ulteriori risorse integrative restano una “pia illusione” e pubblicizzarla come soluzione percorribile si paleserebbe, oltre che di stampo demagogico, un rischio sul piano delle interelazioni fra i Dipendenti.

Noi siamo comunque fiduciosi su un epilogo positivo della vicenda anche se i tempi, a questo punto, si prolungheranno ulteriormente. Resterà poi di non facile soluzione la rideterminazione dei criteri che, sulla scorta di accordi interconfederali, parrebbero escludere la possibilità di una distribuzione “a pioggia” mentre il percorso seguito nella precedente distribuzione, sicuramente non ha soddisfatto i Lavoratori.

06/06/2008

Federazione Nazionale UGL Agenzie Fiscali - Segreteria Nazionale


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