CASSAZIONE: CARABINIERI NON POSSONO AVERE L'AMANTE - SICUREZZA: GOVERNO, PER EMERGENZE FINO A 3000 SOLDATI

martedì 17 giugno 2008

CASSAZIONE: CARABINIERI NON POSSONO AVERE L'AMANTE

IL CASO DI UN APPUNTATO CHE REAGI' AL RICHIAMO DEL SUPERIORE

 

   (ANSA) - ROMA, 16 GIU - I carabinieri, e in generale gli appartenenti alle forze armate, devono sempre tenere una ''condotta esemplare'' e non possono ''arrecare disdoro'' all'arma di appartenenza con relazioni extraconiugali. Lo sottolinea la Cassazione nella sentenza 24414 della Prima Sezione Penale che ha confermato la condanna a quattro mesi di reclusione, per minaccia e ingiuria, inflitta dalla Corte militare di appello di Napoli a un appuntato dei carabinieri, Rosario B.sposato, che aveva reagito malamente al ''richiamo legittimo e doveroso'' del suo superiore che lo invitava a ''troncare una tresca'' con una donna anche lei coniugata. In primo grado, invece, l'appuntato era stato assolto in quanto l'alterco avuto con il luogotenente Nicolo' C., che comandava la stazione dell'Arma di Capaccio, nella quale prestava servizio, era stato prosciolto, nell'aprile 2007, dal Tribunale militare di Napoli in quanto ad avviso dei giudici l'ingiuria e la minaccia proferita da Rosario era da ricondurre ''a un contesto di relazioni private e personali, estranee al servizio''. In pratica, per il Tribunale, il fatto che Rosario avesse un'amante non doveva interessare il suo 'capo'. Sul ricorso del Pm, invece, la Corte d'appello aveva ribaltato il verdetto giudicando opportuno ''il richiamo del superiore all'osservanza, da parte dell'appuntato, della fondamentale norma che prescrive al militare di tenere 'in ogni circostanza, condotta esemplare a salvaguardia del prestigio delle forze armate', prescritta dall'articolo 545 del Regolamento di disciplina militare''. La relazione extraconiugale di Rosario, inoltre, era di ''pubblico dominio e arrecava evidente disdoro all'Arma benemerita''. Senza successo l'appuntato adulterino ha sostenuto in Cassazione che la sua vicenda aveva ''natura privata'' e non costituiva ''violazione del regolamento militare''. Ma la Suprema Corte gli ha risposto che il richiamo del sottotenente - affinche' desse un taglio alla sua relazione - era ''legittimo e doveroso'' in nome del dovere di tenere una ''condotta esemplare''. Gli ermellini non mancano di rilevare che il ''rapporto extraconiugale'' ha senz'altro carattere privato mentre non e'

''estraneo al servizio'' - prestato dal militare - ''ne' il richiamo disciplinare cui il disdicevole contegno aveva dato luogo, ne' la illecita reazione dell'imputato, integrante l'insubordinazione''. Al sottotenente, che gli chiedeva di troncare il legame, aveva risposto dandogli del ladro e dell'infame e facendo il gesto di rovesciargli addosso la scrivania.(ANSA).

 

SICUREZZA: GOVERNO, PER EMERGENZE FINO A 3000 SOLDATI

ANNUNCIO LA RUSSA DOPO INCONTRO CON NAPOLITANO; EMENDAMENTO A DL

 

   (ANSA) - ROMA, 16 GIU - Ogni volta che i ministri dell'Interno e della Difesa individueranno una 'emergenza-sicurezza' potranno ricorrere all'utilizzo delle forze armate fino ad un massimo di 3 mila unita' e per non piu' di sei mesi ogni volta. E' questo l'emendamento che il governo ha deciso di presentare al decreto sicurezza da domani all'esame dell'Aula di palazzo Madama.

   La conferma di questa decisione del governo l'ha data il ministro della Difesa Ignazio La Russa al termine del suo incontro al Quirinale con il presidente della Repubblica Giorgio apolitano. Nonostante qualcuno ieri sostenesse che la proposta di modifica potesse venire presentata al disegno di legge, anziche' al decreto, per dare alle forze politiche una maggiore ossibilita' di confronto in parlamento, La Russa ha sottolineato che ''il governo nella sua interezza aveva gia' approvato nei giorni scorsi la scelta di presentare questa norma  come emendamento al decreto''. E cosi' e' stato.

   ''Presentando questa nostra proposta sotto forma di emendamento al disegno di legge di conversione del decreto sicurezza - ha spiegato ancora La Russa - abbiamo voluto dare il piu' ampio spazio possibile al confronto parlamentare. Se infatti avessimo voluto blindare la norma l'avremmo approvata irettamente nel decreto legge in sede di Consiglio dei inistri''.

   Il ministro della Difesa, pero', prima di confermare ulteriormente l'intenzione del governo ne ha voluto parlare di persona con il Capo dello Stato anche perche' l'obiettivo,incalza La Russa, ''e' quello di arrivare ad un testo che sia largamente condiviso anche dall'opposizione''.

   In piu', il governo potra' contare sulle migliaia di esponenti delle forze armate che gia' hanno vinto, negli anni scorsi, il concorso per entrare a far parte della guardia di finanza, dei carabinieri e delle forze di polizia. E che, ''per colpa del governo di sinistra'', come ha sottolineato il sottosegretario all'interno Alfredo Mantovano, non sono stati immessi in ruolo. La proposta di utilizzare questo personale che, di fatto, tra qualche tempo dovrebbe entrare a pieno titolo tra le forze dell'ordine e che per ora solo 'parcheggiato' nell'esercito, e' stata avanzata dal presidente della Commissione Difesa della Camera Edmondo Cirielli e recepita immediatamente dal governo. ''Utilizzando questi volontari in ferma breve - ha affermato Cirielli - si risponderebbe anche a tutte le perplessita' avanzate dall'opposizione. Si tratta infatti di militari che hanno gia' ricevuto l'addestramento necessario per affrontare questioni di ordine pubblico''. Nell'emendamento del governo si prevede, pero', che dalle 2 mila 500 unita' previste nei giorni scorsi si possa arrivare addirittura all'impiego di 3 mila. ''In realta' - ha reso noto Cirielli - i soldati 'parcheggiati' vincitori di regolari concorsi oscillerebbero tra i 7 e gli 8 mila''.

   Questa scelta del governo, comunque, ufficializzata al termine dell'incontro La Russa-Napolitano, non ha placato gli animi dell'opposizione che grida ancora ''alla militarizzazione delle citta'''. Il piu' agguerrito e' stato ancora una volta il leader dell'Idv Antonio Di Pietro che ha ribadito come l'uso dei militari per affrontare situazioni di ordine pubblico sia una caratteristica delle dittature sudamericane.

   La maggioranza pero' ha respinto ogni critica al mittente anche se, secondo quanto si e' appreso, la Lega avrebbe preferito di gran lunga presentare questo emendamento al disegno di legge sulla sicurezza e non al decreto. Ma un incontro che si e' avuto questa mattina presto a Milano tra La Russa e il ministro dell'Interno Bobo Maroni sembra che sia stato chiarificatore in questo senso. La modifica e' stata presentata al decreto e potrebbe essere votata gia' da mercoledi' dall'Aula di palazzo Madama. (ANSA).


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