EMERGENZA CALDO: MINI DOSSIER SUI RISCHI E SU COSA FARE PER LA SALUTE DEI LAVORATORI

mercoledì 25 giugno 2008

Di seguito, alcuni consigli su come affrontare l'ondata di calore, in particolare quando si è al lavoro.

 

Il materiale è tratto dai siti internet:

 

-         www.suva.ch/it/

-         www.diario-prevenzione.it

-         www.epicentro.iss.it

-         www.arpa.emr.it

-         www.ispesl.it

 

 

CONSIGLI PER L’EMERGENZA CALDO

 

Le ondate di calore sono una minaccia per la salute in estate. Le persone più a rischio sono gli anziani, i bambini, i pazienti cronici, chi usa certi farmaci, fa lavori all’aperto o vive in condizioni socioeconomiche svantaggiate.

 

Ma gli effetti avversi e la mortalità causati dall’eccessiva calura sono largamente prevenibili, come illustrato nelle linee guida dell’Oms Europa per l’elaborazione di piani d’azione contro il caldo. Il documento, frutto del progetto Euroheat cofinanziato dall’Oms e dalla Commissione europea, spiega come mettere in pratica una buona prevenzione. È necessario attuare una serie di interventi a più livelli, da efficaci sistemi di previsione meteorologica a tempestivi bollettini di allerta sanitaria, dal miglioramento delle condizioni abitative e urbanistiche a una pronta assistenza sanitaria.



COME LIMITARE IL DISAGIO


Bere molta acqua (almeno 2 litri al giorno) a temperatura non eccessivamente bassa.

 

La temperatura ideale di una bibita, quella che permette un veloce assorbimento e un giusto raffreddamento, è intorno ai 10 gradi.

 

In particolare gli anziani devono prestare particolare attenzione in quanto lo stimolo della sete spesso diminuisce con l´età avanzata.


Evitare di bere alcolici, caffè, bevande gassate o zuccherate.


L´assunzione di bevande alcoliche deprime i centri nervosi e stimola la diuresi, condizioni entrambe sfavorevoli alla dispersione di calore.


Mangiare molta frutta e verdure; fare pasti leggeri, preferendo pasta e carboidrati a carne e formaggi fermentati. Evitare di consumare cibi troppo caldi.


Evitare di uscire tra le 12 e le 17. Queste non solo sono le ore più calde della giornata ma sono anche quelle caratterizzate dai livelli più elevati di ozono.


Vestirsi con abiti leggeri, di colore chiaro, non aderenti, di cotone, lino o comunque fibre naturali.

 

Assicurarsi che i familiari malati o costretti a letto o anziani non siano troppo vestiti.


Usare tende o chiudere le imposte nelle ore più calde; limitare l´uso del forno e dei fornelli, che possono contribuire ad aumentare la temperatura in casa.


Evitare il flusso diretto di ventilatori o condizionatori e le correnti d´aria.


Non lasciare mai nessuno, neanche per brevi periodi, in macchine parcheggiate al sole.


Fare bagni o docce con acqua tiepida.


Consultare il proprio medico prima di assumere integratori di Sali minerali, se si assumono farmaci in maniera regolare.


Se la casa è rinfrescata con i climatizzatori, è importante pulirne i filtri periodicamente (sono un ricettacolo di polveri e batteri) e regolare la temperatura a 25-27 ºC, e comunque non troppo più bassa rispetto a quella esterna, in modo da evitare bruschi sbalzi di temperatura, spesso causa di malesseri.


Ridurre il più possibile l´utilizzo del pannolino per i bambini e gli anziani.


Se si è affetti da diabete o ipertensione o da altre patologie che implicano l´assunzione continua di farmaci, è importante consultare il proprio medico di famiglia per conoscere eventuali reazioni che possono essere provocate dalla combinazione caldo/farmaco o sole/farmaco. Tra le più frequenti, vi è l´eccessiva sensibilizzazione alla luce o i cali di pressione ed il rischio di svenimento.

 

Chi è affetto da diabete deve esporsi al sole con molta cautela perché, a causa della possibile minor sensibilità al dolore, potrebbe ustionarsi anche in maniera seria.


Stare il più possibile con altre persone.


Passare più tempo possibile in ambienti con aria condizionata (negozi, o altri luoghi pubblici climatizzati).


 
COME COMPORTARSI IN CASO DI EMERGENZA

Se si assiste una persona vittima di un colpo di calore, colpo di sole o collasso la prima cosa da fare è chiamare i soccorsi.


Nell´attesa, far sdraiare la persona colpita in posizione supina in luogo fresco e ventilato con le gambe sollevate ed eseguire delle spugnature con acqua fredda; se la persona è cosciente, somministrare dei liquidi non ghiacciati (non alcool o caffè).

 

Fra le conseguenze del colpo di calore ci possono essere anche contrazioni e spasmi
incontrollabili: in questo caso bisogna fare in modo che la vittima non si ferisca, e non deve ricevere nulla da bere o da mangiare.

 

In caso di vomito, controllare che la via respiratoria rimanga aperta magari girando la persona su un fianco.
 
Nel caso di crampi, non è necessario chiamare il medico. È comunque importante cessare ogni forma di attività fisica per alcune ore, riposare in un luogo fresco ed assumere liquidi.
 


LAVORO IN AMBIENTE ESTERNO


 Nella programmazione dei lavori occorre che i preposti o coloro che hanno responsabilità nella gestione della sicurezza utilizzino anche le previsioni meteorologiche prima di programmare lavori gravosi, particolarmente nel settore delle costruzioni o dei lavori all'aperto.
 
Se nel vostro luogo di lavoro il caldo si fa insostenibile rivolgetevi alla Rsu (Rappresentanza Sindacale Unitaria) e al Rls (Rappresentante lavoratori per la sicurezza ) perchè siano presi i provvedimenti utili a proteggere la salute dei lavoratori.

 

Tenete conto che in condizioni di disagio microclimatico vanno rivisti anche i ritmi e le performance lavorative.



 


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