SICUREZZA:DL; PROCESSI SOSPESI E SOLDATI ANTI-CRIMINE - SICUREZZA: ROMA,MILITARI IN ZONE ISOLATE POI TELECAMERE. STAZIONI E METRO CONTROLLATE. - SICUREZZA: MARONI, MILITARI PER PATTUGLIARE SPIAGGE - VENTURI; CC E POLIZIA FUORI DA UFFICI, IN STRADA

domenica 29 giugno 2008

SICUREZZA:DL; PROCESSI SOSPESI E SOLDATI ANTI-CRIMINE

NEL TESTO ANCHE AGGRAVANTE CLANDESTINITA' E STRETTA SU MAFIA

 

   (ANSA) - ROMA, 24 GIU - Sospensione dei processi per i reati meno gravi commessi fino al 30 giugno 2002; uso dell'esercito nelle citta' per garantire la sicurezza; articolo 416-bis anche per le mafie straniere; aggravante di clandestinita' per gli immigrati non in regola che commettono reati. Sono queste alcune delle novita' principali contenute nel decreto sicurezza licenziato dal Senato.

     SOSPENSIONE PROCESSI - Sono sospesi per un anno tutti i processi per reati puniti fino a dieci anni di reclusione, che siano stati commessi fino al 30 giugno 2002, quando lo stato del processo sia tra l'udienza preliminare e il dibattimento di primo grado. L'opposizione vi vede una norma ''salva-premier'' in quanto sarebbe sospeso anche il processo Mills, nel quale e' imputato Silvio Berlusconi.

  Sono esclusi dallo 'stop' i processi in cui gli imputati sono detenuti, quelli per terrorismo, contro i minori, di criminalita' organizzata e quelli commessi in violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro. L'imputato puo' rinunciare alla sospensione; in ogni caso la prescrizione resta sospesa. Per le parti lese, e' possibile trasferire l'azione in sede civile. Per i processi che andrebbero sospesi, le parti possono proporre patteggiamento, anche se la richiesta era gia' stata presentata o erano scaduti i termini.

  SOLDATI ANTI-CRIMINE  - Il ministro dell'Interno, di concerto con quello della Difesa e sentito il presidente del Consiglio potra' ricorrere in caso di emergenze particolari all'uso delle forze armate fino a 3.000 unita' e per non piu' di sei mesi.

 PENE PIU' SEVERE SE IDENTITA' E' FALSA - Inasprite le pene per chi dichiara una falsa identita' a un pubblico ufficiale: reclusione da uno a sei anni (prima il massimo era tre anni). Introdotta la stessa pena anche per chi, per impedire l'identificazione, ''altera parti del proprio o dell'altrui corpo''.

    CAMBIA 416-BIS, CONDANNE PIU' DURE, ANCHE PER  STRANIERI - Aumentano di due anni le pene per l' associazione mafiosa e si estende il reato anche alle 'organizzazioni' straniere.

   PRECEDENZA PER REATI CONTRO INFORTUNI SUL LAVORO – Nella formazione dei ruoli d'udienza i tribunali dovranno dare ''priorita' assoluta'' ai reati commessi in violazione delle norme di prevenzione degli infortuni sul lavoro.

   CARCERE PER CHI AFFITTA A CLANDESTINI - Reclusione da sei mesi a tre anni per chi da' alloggio, ''al fine di trarre ingiusto profitto'', a immigrati clandestini. Prevista anche la confisca della casa. Inasprite le pene per chi da' lavoro a stranieri senza permesso di soggiorno.

  STRETTA CONTRO UBRIACHI AL VOLANTE - Modifiche al codice penale con la previsione di una pena da 3 a 10 anni di reclusione per l'automobilista ubriaco o drogato che causa incidenti mortali, con revoca della patente. Prevista anche la confisca del veicolo.

   L'AGGRAVANTE CLANDESTINITA' - Pene aggravate di un terzo se a compiere reato e' un soggetto presente illegalmente in Italia.

   ERGASTOLO PER CHI UCCIDE PUBBLICO UFFICIALE - Introdotta l'aggravante che comporta l'ergastolo nel caso di omicidio di un ufficiale di pubblica sicurezza o di polizia giudiziaria.

   LOTTA A CONTRAFFAZIONE - Sono introdotte norma specifiche in materia di distruzione delle merci contraffate sequestrate.

   ESPULSIONI PIU' FACILI PER STRANIERI - Si ampliano i casi di espulsione su ordine del giudice per gli stranieri condannati. Sara' espulso chi e' condannato a piu' di due anni di reclusione (prima era 10 anni). Obbligatorio l'arresto dell'autore, anche se non c'e' flagranza, e si procede con rito direttissimo.

   NO A GRATUITO PATROCINIO PER CONDANNATI MAFIA - I mafiosi gia' condannati non potranno piu' avvalersi del gratuito patrocinio.   (ANSA).

 

SICUREZZA: ROMA,MILITARI IN ZONE ISOLATE POI TELECAMERE

STAZIONI E METRO CONTROLLATE. ALEMANNO,VIA PROSTITUTE DA STRADA

(di Monica Savatteri)

 

   (ANSA) - ROMA, 26 GIU - Militari nelle stazioni ferroviarie piu' pericolose della periferia romana, nei capolinea dei bus delle zone piu' isolate e nelle fermate della metropolitana giudicate ''luoghi sensibili''. Mentre sta per essere redatto il nuovo Patto per Roma, la ricetta del sindaco di Roma Gianni Alemanno per la sicurezza nella Capitale parte da qui. Poi, da settembre, sara' attivo un Progetto di sicurezza integrata per il trasporto pubblico che prevede l'istallazione di 800 telecamere e circa 100 colonnine Sos in 23 luoghi gia' individuati e altri 9 da stabilire.

   Nel ribadire il suo no all'uso dei militari all'interno dei centri abitati, Alemanno ha spiegato pero' che ''personale dell'esercito puo' essere impiegato per presidiare zone periferiche isolate ma anche le ambasciate risparmiando sull'utilizzo delle forze dell'ordine senza, tuttavia, danneggiare l'immagine della citta'''. Per sapere quanti militari saranno messi a disposizione per la Capitale bisognera' aspettare il decreto applicativo del Ministro dell'Interno del pacchetto sicurezza che prevede, in totale, la disponibilita' di tremila unita' delle forze armate.

   Da settembre, invece, scattera' il monitoraggio attraverso telecamere, collegate con la sala operativa dell'azienda del trasporto pubblico, dei luoghi pericolosi della periferia capitolina. Tra questi anche le due stazioni di Tor di Quinto e de La Storta nei pressi delle quali si sono consumati nei mesi scorsi due gravi fatti di cronaca ai danni di due donne: Giovanna Reggiani fu aggredita e uccisa nell'ottobre del 2007 da un romeno appena uscita dalla stazione di Tor di Quinto, mentre una studentessa del Lesotho fu violentata nei pressi della stazione della Storta nell'aprile scorso.

   Del progetto Alemanno ha informato anche il Prefetto di Roma Carlo Mosca e il ministro dell'Interno Roberto Maroni.

   Se, per il primo cittadino, le telecamere saranno efficaci per rendere piu' sicuri alcuni luoghi della citta' non lo sono altrettanto contro il problema della prostituzione. ''Non credo nelle telecamere - ha puntualizzato Alemanno - credo, piuttosto, che la via maestra sia di vietare la prostituzione in strada introducendone il reato''. (ANSA).

 

SICUREZZA: MARONI, MILITARI PER PATTUGLIARE SPIAGGE

 

   (ANSA) - ROMA, 24 GIU - I militari potranno essere utilizzati per pattugliare i litorali in estate. Lo ha detto il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, intervenendo in commissione Affari costituzionali del Senato.

Il decreto legge sulla sicurezza, ha ricordato Maroni, ''consente al ministro dell'Interno l'uso delle forze armate per l'ordine pubblico su richiesta dei prefetti: i militari sono adibiti innanzitutto al controllo dei siti sensibili e poi per il controllo del territorio''. Questo provvedimento, ha sottolineato, ''ci consentira' di rimediare a uno di problemi che stiamo sperimentando in seguito ai tagli al ministero operati dalla Finanziaria 2008. Per il potenziamento del programma di controllo estivo dei litorali, siamo costretti a dimezzare da 3.200 a 1.500 il contingente delle forze dell'ordine dedicate a questo compito, con conseguenti proteste dei sindaci e dei presidenti di Provincia  di tutto il litorale, specie quello emiliano-romagnolo''.

   L'impiego di questo personale, ha proseguito il ministro, ''potra' avvenire subito dopo l'entrata in vigore del decreto legge: stiamo individuando le aree dove intervenire''. (ANSA).

 

SICUREZZA: MARONI PRECISA, MILITARI NON IN SPIAGGE

 

   (ANSA) - ROMA, 24 GIU - I militari non saranno utilizzati per presidiare le spiagge durante il periodo estivo. Lo precisa il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, parlando con i giornalisti al termine del'audizione in commissione Affari costituzionali del Senato.

   ''Per il presidio dei litorali - spiega Maroni - a causa della Finanziaria 2008 il contingente delle forze dell'ordine e' diminuito da 3.200 a 1.500 uomini. Come sopperire a questo taglio? Con l'utilizzo dei 3.000 militari previsti dal decreto sicurezza, ma non per mandarli sui litorali. I militari avranno il compito di proteggere i siti sensibili delle citta' dove ora ci sono polizia e carabinieri, i quali potrebbero cosi' esser utilizzati per rimpinguare il contingente addetto al presidio dei litorali in estate''. (ANSA).

 

SICUREZZA: VENTURI; CC E POLIZIA FUORI DA UFFICI, IN STRADA

 

   (ANSA) - ROMA, 25 GIU - Forze di polizia fuori dagli uffici e caserme, per riempire le strade e affermare l'immagine di Paese sicuro. Lo chiede il presidente della Confesercenti Marco Venturi nella sua relazione all'assemblea annuale dell'associazione.

  ''Svuotare gli uffici e riempire le strade di poliziotti e carabinieri in occasione della nuova stagione turistica, per dare chiari messaggi di tranquillita' a chi sceglie il nostro Paese come luogo dove passare le vacanze'' afferma Venturi che chiede ''subito due segnali concreti: superare quel tabu' che impedisce un vero e forte coordinamento delle forze dell'ordine, a partire dalla unificazione delle centrali operative, per garantire sicurezza ai cittadini ed alle imprese''. Sui temi della sicurezza e della giustizia, dice, ''Stato, Governo, ma anche l'opposizione si giocano molta parte della loro credibilita'''.

   ''Se da una parte non si puo' far finta di non sapere che le famiglie e le imprese italiane hanno bisogno di manodopera che da noi non si trova piu', dall'altra - afferma Venturi - non si puo' ignorare che un terzo dei reati e' commesso dai clandestini e che tale livello sale al 70% nel Nord. Ma cio' che piu' ci indigna e' l'amnistia di fatto, visto che il 92%  dei reati rimane impunito e nel caso di quelli contro il patrimonio arriviamo al 96.

    ''Solo il rigore - avverte il presidente della Confesercenti - puo' impedire che si diffonda a macchia d'olio un clima xenofobo e di caccia al 'diverso' e puo' favorire una convinta accoglienza ed un' adeguata politica di integrazione dei lavoratori stranieri onesti, indispensabili alle famiglie ed alle imprese italiane. Accoglienza e rigore devono convivere per impedire che le disponibilita' vengano scambiate per cedimenti e che nelle citta' si affermino le discutibili ragioni della giustizia fai da te. Per chi compie un reato grave, anche uno solo, non ci deve essere posto in Italia''.

    ''L'urgenza di poter contare realmente sulla certezza delle pene e sulla rapidita' dei processi e' sotto gli occhi di tutti e ci spinge a chiedere anche il varo di un pacchetto

''giustizia'' accanto a quello ''sicurezza''.  (ANSA).


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