EMAIL A FICIESSE DEL MARESCIALLO MARCHESE: ACCOLTI DALLA COMMISSIONE PER L’ACCESSO I RICORSI DELL’ISPETTORE PER CONOSCERE TUTTO IL CONTENUTO DEI SUOI FASCICOLI PERSONALI

giovedì 03 luglio 2008

Pubblichiamo di seguito l’e-mail che ci ha inviato il maresciallo della GDF Vincenzo Marchese per la pubblicazione sul nostro sito con in allegato i documenti richiamati nel pezzo.

L’ispettore riferisce di due ricorsi presentati e accolti dalla “Commissione per l’accesso ai documenti amministrativi”.

 

E-MAIL INVIATA ALL’ASSOCIAZIONE FICIESSE

DAL MARESCIALLO DELLA GUARDIA DI FINANZA VINCENZO MARCHESE

 

Invio i pronunciamenti della Commissione per l'accesso agli atti, istituita, a norma della legge 241/90, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Sono pronunciamenti di vitale importanza perché riguardano lo specifico caso di un Maresciallo della Guardia di Finanza che chiede di accedere agli atti del suo fascicolo personale, altrimenti individuabile come "CARTELLA PERSONALE E/O NOMINATIVA".

Detta cartella, che viene conservata negli archivi dei Comandi anche in caso di trasferimento del militare ad altro reparto e/o sede, consente di ricostruire, su base documentale e cartacea, la storia lavorativa del militare in quanto contiene tutti quei documenti, posti in essere dall’Amministrazione, dallo stesso militare e/o da soggetti terzi,  che vanno ad incidere sulla carriera del militare e comunque sono inerenti la sua persona e il rapporto lavoro, documenti che causano (più o meno legittimamente - è da vedersi, essendo propriamente questo lo scopo dell'accesso richiesto) le variazioni di meri dati e risultanze poi riassunti e compendiati schematicamente  nella  “scheda personale” e nel “ mod. 117 bis”.

Solo ed esclusivamente, queste risultanze ( variazioni matricolari, diagnosi di malattie usufruite, motivazioni conclusive di eventuali procedimenti disciplinari, esiti di procedimenti penali, giudizio conclusivo delle valutazioni caratteristiche, nomi delle sedi di servizio, ecc., ecc.) contenute nella “scheda personale” e il “mod.117 bis”, verranno trasmesse ai nuovi reparti di destinazione, in pratica seguendo il militare in ogni dove.

Invece, tutto il faldone costituente la “Cartella personale e/o nominativa”, in pratica tutto il carteggio che ha determinato (certificati medici, pratiche medico-legali, comunicazioni con altri Reparti del Corpo e/o altri Enti in merito a procedimenti amministrativi riguardanti il militare, istruttoria completa dei procedimenti disciplinari, comunicazioni tra la Superiore Gerarchia inerenti le informative di polizia giudiziaria redatte sul conto del militare, comunicazioni tra la S.G. e l’A.G., comunicazioni inerenti l’avvio, l’istruttoria e gli esiti delle denunce sporte nei confronti del subordinato,  appunti decisionali e interscambi informativi in tema di valutazione caratteristica, istruttoria completa delle richieste di trasferimento, ricorsi gerarchici e giurisdizionali, ecc., ecc.) l’approdo alle  schematiche risultanze riportate nella “scheda personale” e nel “mod.117 bis”, viene conservato agli atti del Reparto di origine.

L'argomento è di vitale importanza, non solo per ciò che concerne l'esercizio del diritto all'accesso, ma anche e soprattutto per ciò che concerne l'esercizio del diritto alla difesa, che ha matrice, come noto, costituzionale (art.24 Cost.) e quindi le pronunce della Commissione per l'accesso totalmente favorevoli al ricorrente, maresciallo Marchese della G. di F., dimostrano che una parte significativa dell'Amministrazione G. di F. stenta, a distanza di quasi venti anni dall'entrata in vigore, a recepire i concetti ed i principi di trasparenza e democrazia cui si ispira la L.241/90, al contrario avvertendo come un pericolo, come nemica (testualmente, infatti, nei dinieghi, poi sconfessati dalla Commissione, è dato leggere: "il ricorrente vuole esercitare un controllo generalizzato ed indiscriminato sull'operato dell'Amministrazione") una norma che è volta a garantire la migliore efficienza della P.A., attraverso la tutela non solo dei soggetti terzi ma anche, ed in primo luogo, dei propri dipendenti, presupposto indispensabile per addivenire alla valorizzazione ed ottimizzazione delle risorse umane a disposizione.

Saluti

VINCENZO MARCHESE 


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