CONFERENZA STAMPA DELLE RAPPRESENTANZE DELLE FORZE ARMATE E DI POLIZIA, CORO UNANIME PER LA SPECIFICITA’ E PER LA MODIFICA DEL DECRETO LEGGE 112 – di Maurizio Dori
Sala Capranichetta gremita in ogni ordine di posti, nella mattinata di venerdì 11 luglio, per la conferenza stampa convocata dalle Organizzazioni sindacali e dalle Rappresentanze militari del Comparto sicurezza-difesa, per ribadire la propria contrarietà al decreto legge 112/2008, in procinto di essere convertito in legge ed illustrare agli organi di informazione le richieste prospettate con un documento unitario al ministro della Funzione pubblica on. Renato Brunetta durante l’incontro svoltosi nella giornata di ieri, giovedì 10.
Tra il pubblico oltre ai giornalisti ed esponenti sindacali e politici, moltissimi appartenenti alle Forze dell’ordine e alle Forze armate.
Appena aperti i lavori, ha preso la parola l’on. Jole Santelli del PDL; la quale ha garantito che la maggioranza di centrodestra in Parlamento farà di tutto per apportare le modifiche nel senso chiesto dalle Organizzazioni sindacali e dalle Rappresentanze militari. “Non vogliamo fuggire alle critiche mosse al decreto legge 112”, ha assicurato l’esponente politico, “la nostra priorità politica è la sicurezza e nonostante la volontà del Ministero dell’Economia, vogliamo che si tenga conto della vostra specificità. Spero che ciò avvenga sin dal Consiglio dei Ministri di quest’oggi”. Tra l’altro “Le Commissioni I e IV si sono già espresse in modo contrario al decreto”, ha concluso.
A seguire, è stata la volta del colonnello Bruno Bartoloni, vice presidente del Cocer della Guardia di Finanza, che, all’uopo delegato, ha presentato una sintesi delle posizioni unitarie del Comparto.
Ha riepilogato le varie fasi della vicenda relativa alle istanze del comparto, partendo dalla delusione di fronte al comportamento del precedente Governo che non ha mantenuto le promesse fatte, confermando la generale disapprovazione per quanto contenuto nel decreto 112. E’ stato illustrato il documento consegnato al Ministro Brunetta, spiegando le motivazioni che presiedono la richiesta di specificità de differenziazione dagli altri lavoratori del pubblico impiego, necessità sentita da tutto il Comparto, auspicando che venga sancita una volta per tutte la specificità dei lavoratori e lavoratrici delle FF.AA. e FF.PP..
“Aspettiamo risposte concrete dal Governo, ovvero che le norme del DL citate nel nostro documento non valgano per noi. Oggi stiamo facendo una battaglia per la specificità, se le nostre istanze non verranno recepite, allora ne faremo una per l’omogeneità. Se siamo uguali agli altri, dobbiamo esserlo per tutto. Dateci il part-time e andremo a fare un secondo lavoro anche noi”. Ha concluso il delegato della Guardia di Finanza tra gli applausi.
Dopo il Col Bartoloni, è toccato al Segretario Confederale della UIL, Focillo, portare la solidarietà dei Confederali e garantire totale appoggio a quanto richiesto dagli appartenenti alle FF.PP. e FF.AA. Ha fatto il punto sulla situazione economici devastante del Paese e sulla perdita del potere d’acquisto dei salari, in particolar modo quelli dei lavorati del Comparto Sicurezza-Difesa.
Per i quali ha chiesto certezze e fatti ed il mantenimento delle promesse fatte dal Governo.
L’esponente dell’UDC Roberto Rao si è posto la domanda retorica su “che cosa devono fare gli appartenenti alle FF.PP. oltre ad andare in piazza per farsi sentire dal Governo”. Ha ricordato la mancanza di risorse per la benzina dei mezzi e per le divise ed il senso di frustrazione di poliziotti, carabinieri e finanzieri di fronte alla generale impunità “serpeggiante nel Paese”, confermando che il suo partito presenterà emendamenti per modificare profondamente il DL 112/2008. Ha concluso sottolineando che “se i cittadini sono pronti a pagarsi le ronde allora sono disposti a pagare più tasse purché siano finalizzate alla propria sicurezza”.
Paolo Varesi, segretario confederale dell’UGL, ha portato i saluti del segretario nazionale Polverini, esprimendo il parere del suo sindacato, secondo il quale l’Italia va certamente risanata ma non a spese del Comparto Sicurezza. Che deve diventare un problema di infrastrutture. “Si è fatto un provvedimento senza tenere in alcun conto delle peculiarità degli operatori delle FF.PP. e FF.AA. che non hanno alcuni diritti costituzionali garantiti a tutti gli altri lavoratori del pubblico impiego. Ci vogliono stipendi adeguati e chiediamo subito un segnale al Governo, ovvero la detassazione della prossima Tredicesima”.
Ha poi preso la parola il sen. Chiarozzi del PD (nella sala era presente anche l’On Bassoni, parlamentare sempre del PD), che ha affermato di condividere le richieste e proposte dei rappresentanti delle FF.PP.e FF.AA. “Questi lavoratori devono poter operare in tranquillità a tutto vantaggio dell’intero Paese. Le norme sulle malattie contenute nel DL vi umiliano. Spero che il Governo accetti le vostre istanze ma da vecchio sindacalista temo che non lo farà. Non si può dire che c’è una emergenza sicurezza e poi fare un dispositivo come questo. Infine sono felice di vedere tutte le sigle unite in questa battaglia”
Ha concluso i lavori della conferenza stampa il Segretario Generale del SIULP Felice Romano, che con veemenza ha ricordato di non essere in quella sala per discutere sul rinnovo del Contratto, ma per “fare una battaglia di civiltà al servizio della nostra Nazione, perché il DL 112/2008 porterà al collasso il sistema sicurezza dell’Italia.” Il dirigente sindacale ha spiegato perché si contesta il metodo con il quale si è redatto il DL “vero e proprio allarme rosso sulla questione sicurezza e difesa. Qui ci saranno circa 40.000 unità in meno. Delle due, una: o c’è l’emergenza, oppure non si comprende perché tagliare uomini e mezzi. Noi non abbiamo Governi amici o nemici. Per noi il Governo è uno, indipendentemente dalla compagine politica di cui è espressione. Ma è il nostro interlocutore e noi vogliamo fatti. Ed i fatti sono che il DL annulla la nostra specificità. Come ha detto il colonnello Bartoloni, non temiamo di essere assimilati al pubblico impiego, ma dobbiamo esserlo in tutto e per tutto. E non soltanto quando fa comodo. Abbiano il dovere di informare i cittadini sui rischi che questo DL porterà ”. Nel concludere è tornato sulla questione della detassazione degli straordinari: “Se davvero c’era una volontà politica per detassarceli, ma si temeva che poi la Corte dei Conti l’avrebbe estesa a tutti i lavoratori del pubblico impiego, allora bastava detassare l’ordine pubblico che è una nostra peculiarità. Ma evidentemente questa volontà politica non c’era e non c’è”. Infine ha chiesto ai lavoratori del Comparto di tenersi pronti per azioni incisive, ribadendo ancora una volta che non esistono ruoli impiegatizi nello stesso.
MAURIZIO DORI
Delegato Cocer Guardia di finanza
Segretario nazionale Ficiesse