IL MESSAGGERO: “ADESSO PARTE LA RIVOLUZIONE DEI TRIBUNALI”
Il Messaggero, domenica 13 luglio 2008, pagina 5
Meno ferie, più lavoro. Il periodo feriale dei tribunali viene ridotto da 45 a 30 giorni
Aumento dei fondi. Le spese di giustizia saranno riscosse in tempi brevi come se fossero multe.
In arrivo la riforma del sistema delle notifiche, che secondo alcuni provoca una parte delle lungaggini del processo. Si comincia con l’introduzione della posta elettronica certificata per notificare gli avvisi di cancelleria.
Prevista la velocizzazione del processo del lavoro, anche nella parte finale del rito: il giudice dovrà emettere la sentenza e contestualmente indicare le motivazioni in aula, seppur in forma sintetica e abbreviata.
Per snellire le cancellerie dei tribunali, aumentano le competenze per dei giudici di pace: nelle cause su beni mobili pasasno da 2.500 a 7.500 euro; e sugli incidenti stradali da 15.000 a 25.000 euro.
Per snellire le cancellerie dei tribunali, aumentano le competenze per dei giudici di pace: nelle cause su beni mobili pasasno da 2.500 a 7.500 euro; e sugli incidenti stradali da 15.000 a 25.000 euro.
ROMA - C’è molto da fare, nel disastrato pianeta dei tribunali italiani. E Angelino Alfano è armato di santa pazienza. Così, liquidate le polemiche per l’immunità prevista per le alte cariche dello Stato e dopo aver sdoganato il blocca- processi anche nel partito delle toghe, il Guardasigilli si accinge a mettere mano per davvero, al sistema giustizia. Cioè a quello che deve, anzi dovrebbe, garantire la tutela dei diritti di tutti i cittadini.
Alcune riforme sono già state individuate, come quella del sistema delle notificazioni, per le quali si comincerà ad introdurre la piccola rivoluzione della posta elettronica certificata. Anche se bisognerà attendere il via libera degli ordini professionali forensi sparsi per lo Stivale, che dovranno comunicare quando gli avvocati si saranno attrezzati in maniera adeguata.
Il principale obiettivo resta comunque quello della velocizzazione dei processi, penali e civili. Dal ministero è già arrivata la disposizione (contenuta in un decreto legge di prossima attuazione) di ridurre le ferie estive per tutti i magistrati, da 45 a 30 giorni. E chissà che in futuro da via Arenula non arrivi anche ”l'invito” a tenere aperte cancellerie e aule di udienza tutti i sabati del mese, cosa che non accade in parecchi tribunali d'Italia.
Nel processo civile si cercherà di sfoltire il carico di giudici pendenti a cominciare da quelli che galleggiano nelle cancellerie per l’inerzia dei soggetti in causa: saranno cancellati in caso di mancata comparizione delle parti dopo due udienze successive. E anche la pubblica amministrazione sarà chiamata a fare la sua parte, con l’introduzione della responsabilità ”da ritardo” quando la causa di lungaggine sia addebitabile allo Stato. E poi sentenze veloci, senza dover aspettare i lunghi mesi che solitamente i giudici si prendono per motivare le loro decisioni. Il caso del giudice milanese che ha impiegato ben otto anni per scrivere una sentenza di mafia non c’entra, ma in ogni caso i tecnici di via Arenula non vogliono correre altri rischi del genere.
Così hanno pensato, per ora, a sentenze lampo almeno nel processo civile: sintetiche e immediate. E comunicate direttamente alla fine dell’ultima udienza. Se funziona, la metodologia potrà essere estesa ad altri settori della giurisdizione.
E siccome un’altra piaga del sistema giustizia è il capitolo ”fondi”, il Guardasigilli vuole una procedura più snella per riscuotere in fretta almeno quello che i tribunali devono avere. Cioè le ammende, le contravvenzioni, le spese di giustizia. A dare la misura di quanto questo settore sia alla deriva c’è un episodio di alcuni mesi fa, quando sul finire della scorsa legislatura, il Guardasigilli pro tempore Luigi Scotti si rese conto che il suo dicastero aveva un credito di milioni di euro che non erano stati riscossi.
E’ quello che si cercherà di evitare in futuro. con procedure di riscossione molto simili a quelle che già sono in vigore per le multe stradali.
La decongestione dei tribunali è affidata ai giudici di pace. Che vedranno affollarsi ancora di più le loro aule per effetto dell’allargamento delle competenze per valore nelle cause su beni mobili (da 2.500 a 7.500 euro) e sugli incidenti stradali (da 15.000 a 25.000 euro).