MANOVRA: SINDACATI E COCER MANIFESTANO DAVANTI AL SENATO - LE RAGIONI DELLA PROTESTA: DOCUMENTO CONGIUNTO DI TUTTI I RAPPRESENTANTI SINDACALI DELLE FORZE DI POLIZIA E DELLE FORZE ARMATE

mercoledì 30 luglio 2008

MANOVRA: SINDACATI E COCER MANIFESTANO DAVANTI AL SENATO

 

   (ANSA) - ROMA, 29 LUG - ''Se questa settimana il Senato approva la manovra senza emendamenti, organizzeremo la piu' grossa manifestazione di piazza che si ricordi''. E' il monito che i sindacati delle forze di polizia e i Cocer delle forze armate lanciano al governo nel corso della manifestazione che si e' tenuta questa mattina davanti a palazzo Madama.

   In strada sono scesi circa 200 poliziotti per protestare contro i tagli che, secondo gli stessi sindacati, ammontano a 3 miliardi di euro. ''La sicurezza non si fa con i tagli ma con gli investimenti - ha detto il segretario generale del Sap, Nicola Tanzi - e questo governo continua a deludere le forze dell'ordine e le forze armate, che in maniera determinante hanno contributo alla vittoria del centrodestra''. Si tagliano, ha aggiunto, ''le risorse per far camminare le volanti e per assumere personale che aveva gia' vinto un concorso bandito; si penalizza il poliziotto che si ammala tagliando lo stipendio in misura maggiore rispetto al pubblico impiego''. ''Per la prima volta nella storia della Repubblica - conclude Tanzi - l'esecutivo e' riuscito a unire tutti i sindacati delle forze dell'ordine e i Cocer: tra loro c'e' un fortissimo malcontento''.(ANSA).

 

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ALLARME SICUREZZA

Sindacati di polizia e Co.Ce.R. uniti contro l’azione del Governo


LE RAGIONI DELLA PROTESTA: DOCUMENTO CONGIUNTO

DI TUTTI I RAPPRESENTANTI SINDACALI

DELLE FORZE DI POLIZIA E DELLE FORZE ARMATE

 

Con la conversione in legge alla Camera dei Deputati del Decreto Legge nr. 112 (emanato dal Governo il 25 giugno scorso riguardante la manovra correttiva del bilancio dello Stato per il triennio 2009/2011), sono stati confermati i tagli alla sicurezza per 3,5 miliardi di euro nel prossimo triennio, ponendo a rischio la possibilità di continuare a mantenere livelli accettabili di sicurezza e di tutela per i cittadini.


Ancora una volta, tutti i sindacati delle Forze di Polizia e Co.Ce.R. dell’intero Comparto sicurezza e difesa, in  rappresentanza dei 500.000  operatori della sicurezza e della difesa italiani, lanciano l’ultimo allarme prima della conversione definitiva in legge del provvedimento che avverrà al Senato della Repubblica nei prossimi giorni.
Siamo costretti a protestare contro l’operato del Governo:

 

1. PERCHE’ sono stati previsti “tagli” nel triennio per oltre tre miliardi di euro sui  capitoli di spesa della “sicurezza” e della "difesa" delle Amministrazioni dello Stato. Questi “tagli” impediranno l’acquisto di autovetture, di mezzi,  di strumenti utili per svolgere il servizio nonché la possibilità di avere  risorse sufficienti e necessarie per le attività addestrative, per i corsi di formazione, per rinnovare le armi in dotazione, per l’acquisto di munizioni, delle divise e per la ordinaria manutenzione degli uffici e delle infrastrutture, in particolare quelle di accesso al pubblico, che diventeranno sempre più fatiscenti.

2. PERCHE’ è stata prevista la riduzione complessiva nel triennio dell’organico delle Forze di Polizia e delle Forze Amate  di circa 40.000 operatori dovuta sia al mancato turn over del personale che alla “nefasta” previsione di sospensione volontaria dal servizio e/o collocamento “coatto” in pensione per anzianità “contributiva. Di conseguenza saranno migliaia le pattuglie e gli operatori in meno sul territorio con conseguente riduzione dei servizi e dei controlli ed una oggettiva riduzione della capacità operativa e d’intervento sul territorio delle forze dell’ordine  e delle forze armate;

3. PERCHE’  vengono emanati nuovi provvedimenti legislativi che attribuiscono nuove incombenze alle forze dell’ordine e alle forze armate e contemporaneamente si adottano solo “tagli”di spesa;

4. PERCHE’  è prevista la riduzione del 50% all’anno di stanziamenti per remunerare le indennità direttamente connesse all’operatività, che come è noto incidono direttamente sui servizi in strada e sul controllo del territorio, per la sicurezza interna ed internazionale del Paese,  mentre si conferma la mancata previsione di interventi di detassazione del lavoro straordinario, già concesso al settore privato,  e/o delle indennità accessorie;

5. PERCHE’  è prevista la riduzione del 40% della retribuzione accessoria in caso di malattia, anche per infortuni sul lavoro con una penalizzazione economica addirittura superiore agli altri pubblici dipendenti;  

6. PERCHE’  non sono  previsti il riconoscimento  per legge  né il finanziamento della “specificità” degli appartenenti alle forze dell’ordine e alle forze armate, né risorse per  la formazione e per la riforma ordinamentale del personale; 

7. PERCHE’  il provvedimento contiene decisioni che vanno in netta controtendenza con l’obbiettivo dichiarato di collocare sicurezza e difesa in cima alle priorità dell’azione di governo, quale indispensabile premessa della possibilità di sviluppo di questo Paese.

Per questa ragione, per ripristinare condizioni di piena funzionalità operativa degli apparati e continuare a garantire la sicurezza dei cittadini: 

 

C H I E D I A M O

  

1. il riconoscimento  per legge ed il finanziamento della “specificità” del Comparto sicurezza e difesa;

2. adeguate risorse economiche per il rinnovo del contratto di lavoro del Comparto sicurezza e difesa;

3. l’eliminazione per il 2009 dei “tagli” per la sicurezza e la difesa con la conseguente apertura di un tavolo di confronto per razionalizzare in prospettiva futura la spesa e per introdurre riforme organizzative che possano eliminare gli attuali sprechi gestionali;

4. la copertura totale del “turn over”nelle forze di polizia ed una diversa modalità applicativa del collocamento a riposo d’Ufficio in prossimità del raggiungimento dei limiti d’età rispetto a quello che si intende prevedere per il pubblico impiego;

5. un trattamento diverso per gli operatori della sicurezza e della difesa per le assenze per malattia  che al momento si vedrebbero decurtare la retribuzione giornaliera fino alla metà, tra l’altro anche per assenze connesse a fatti accaduti in servizio;

6. l’eliminazione del taglio sulle risorse per la professionalizzazione;

7. il mantenimento della contrattazione e la detassazione della retribuzione accessoria;

8. il riordino delle funzioni e delle carriere necessario per conseguire un sistema più efficiente, in grado di garantire maggiori operatività e produttività;

9. l’attuazione della previdenza complementare per gli operatori dell’intero Comparto sicurezza e difesa, la sanatoria del pregresso ed il mantenimento dei trattamenti economici aggiuntivi per infermità dipendenti da causa di servizio;

10. la  riforma della Dirigenza del Comparto.

 

Premesso quanto sopra,  è doveroso  per noi tutti lanciare un grido d’allarme, nella speranza che il senso dello Stato induca il  Governo a cambiare subito e radicalmente  la propria politica sulla sicurezza e sulla difesa, modificando in sede di conversione in legge il contenuto del decreto.

Altrimenti i sindacati del comparto saranno costretti ad una imponente, motivata, giustificatissima manifestazione di protesta.

  

Roma, 29 luglio 2008

 

ORGANIZZAZIONI SINDACALI DEL COMPARTO SICUREZZA

POLIZIA DI STATO
SIULP – SAP - SILP PER LA CGIL -  SIAP/ANFP – CONSAP/ANIP/ ITALIA SICURA – FSP/ UGL – COISP  - UILPS

POLIZIA PENITENZIARIA
SAPPE - OSAPP - CGIL FP – CISL FP – UIL PA PEN. -  SINAPPE – USPP (UGL-CLPP-LISIAP)

CORPO FORESTALE DELLO STATO
SAPAF - CGIL FP - CISL FP - UIL PA CFS – UGL CFS – FESIFO (SAPECOFS-CISAL-DIRFOR)

LE RAPPRESENTANZE MILITARI DEL COMPARTO SICUREZZA
COCER GUARDIA DI FINANZA
LE RAPPRESENTANZE MILITARI DEL COMPARTO DIFESA
COCER FORZE ARMATE


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