LA RIVOLTA DEI POLIZIOTTI AL LIDO. VENEZIA, GLI STRAORDINARI NON VENGONO PAGATI E LORO SI RIFIUTANO DI FARLI (La Stampa)

venerdì 08 agosto 2008

LA STAMPA – Pag. 1 - 07/08/08

 

 

Venezia, tagli e proteste. La polizia «boicotta» il Festival del cinema

Gli agenti: «Aspettiamo ancora gli straordinari per la mostra 2007 Quest'anno noi non ci saremo»

 

VENEZIA, GLI STRAORDINARI NON VENGONO PAGATI E LORO SI RIFIUTANO DI FARLI

 

LA RIVOLTA DEI POLIZIOTTI AL LIDO

 

«Boicottaggio» alla Mostra del cinema: azioni clamorose

 

di Anna Sandri

 

VENEZIA - Mancano tre settimane all’ inizio della Mostra del cinema ma il Lido di Venezia sembra non essere più l'isola dei desideri. C'è stato un tempo in cui gli agenti di polizia si mettevano in fila sperando di guadagnare un posto nel contingente di duecento uomini che nei dodici giorni della manifestazione, ma anche in quelli immediatamente precedenti, garantisce ordine e sicurezza intorno alle stelle e a un firmamento di soliti noti. Non il peggiore dei servizi, tra i tanti che può fare un poliziotto. Niente rapinatori, niente tossici da rincorrere.

Orari massacranti, si, ma anche la possibilità di un incontro ravvicinato con Penelope Cruz, a un passo dalla dea. In più, la garanzia di fare straordinari, una manna di questi tempi, con buste paga che si aggirano sui 1300 euro.

Ma si da il caso che quest' anno al Lido non ci vuole andare nessuno, perché gli agenti che hanno prestato servizio nel 2007 non hanno praticamente visto un euro degli straordinari che hanno fatto, ne è stato coperto meno del 20 per cento, cioè quasi niente. E fare doppi e tripli turni per la gloria non è intenzione di nessuno.

Mancano i soldi, denuncia il Sap, sindacato autonomo di polizia. E non ci sono gli uomini, che per l'occasione arrivano da reparti di tutta Italia.

«Trenta ne mancano alla Digos - dice Marco Ceolin, segretario provinciale del Sap -che svolge un ruolo fondamentale nei giorni che precedono la Mostra, in tutte le attività di, controllo dell'isola. Gli agenti che andranno perché comandati risponderanno sicuramente al nostro invito: niente più straordinari, prima devono essere pagati quelli del 2007. Inutile dire che senza agenti che fanno almeno doppi turni, la Mostra non sarà coperta come deve. E poiché lo straordinario per noi è un obbligo, studieremo un sistema per difenderci da questa situazione».

Dice Ceolin che essendosi trovato al verde, il ministero ha inviato una nota con la quale sostiene che, per saldare il conto, sono auspicabili riposi compensativi: «Prima ti fanno lavorare e poi, invece di pagarti, ti mettono a riposo. Un sistema che magari può funzionare in fabbrica ma non so quanto saranno felici i cittadini quando scopriranno che, per garantire sicurezza alla Mostra del cinema, le strade delle loro città nei mesi successivi saranno meno sicure perché gli agenti devono riposare invece di essere pagati».

Gli agenti, al Lido, naturalmente ci andranno. Anche per dare vita, annuncia il Sap, a una protesta clamorosa. Quanto clamorosa, non vogliono dirlo per non guastare la sorpresa. Ma abbastanza da essere degna delle telecamere di tutto il mondo che in quei giorni sono concentrate nell'isola.

Il questore Morselli si dice fiducioso: «Spero che presto si possa risolvere la questione delle ore straordinarie non pagate o pagate solo parzialmente. Per esperienza posso dire che, alla fine, saranno pagate». Si diceva un tempo che lo Stato, presto o tardi, paga sempre, e se lo fa tardi, ci mette gli interesse. Ancora oggi?


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