ORA ANCHE I FINANZIERI RIDONO. ESTESI ALLE FIAMME GIALLE I PREMI PER LA LOTTA ALL’EVASIONE FISCALE (PANORAMA)

sabato 27 settembre 2008

N. 40 - 2008
 

GENEROSITÀ - Un po’ meno ma a tutti: è il criterio seguito quest’anno dai ministri dell’Economia, Giulio Tremonti, e della Funzione pubblica, Renato Brunetta, per elargire ai dipendenti degli uffici fiscali i premi legati ai risultati ottenuti con la lotta all’evasione.
Rispetto ai circa 400 milioni di euro stanziati dal ministro precedente, Tommaso Padoa-Schioppa, il governo attuale ha deciso di sborsare una quarantina di milioni in meno, ma nel frattempo ha ampliato la platea dei beneficiari. Questa volta la gratifica spetta anche ai 63 mila militari della Guardia di finanza, sebbene in misura ridotta rispetto agli altri, in media 300 euro lordi a testa rispetto agli oltre 4 mila concessi ai dipendenti delle Entrate.
Fu il Cocer (comitato di rappresentanza) dei finanzieri a presentare mesi fa un esposto alla Corte dei conti criticando la natura «discriminatoria» del provvedimento del ministro Padoa-Schioppa nei confronti degli appartenenti al corpo. I magistrati contabili hanno accolto le argomentazioni dei finanzieri, Tremonti ha ritirato il decreto del governo precedente e Brunetta ne ha preparato uno nuovo. Il nuovo metodo di elargizione, però, lascia l’amaro in bocca ai dipendenti delle agenzie fiscali, soprattutto a quelli delle Entrate, Dogane e Demanio, che perdono da 700 a 500 euro in media a testa. (D.M.)


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