RIORDINO DELLE CARRIERE PER MILITARI E POLIZIA (IL SOLE 24 ORE)

lunedì 06 ottobre 2008

IL SOLE 24 ORE – Pag. 13 - 05/10/08

RIORDINO DELLE CARRIERE PER MILITARI E POLIZIA

ROMA - Riordino delle carriere di militari e poliziotti. Il Parlamento ci prova per l'ennesima volta e stavolta in contemporanea sia la Camera dei deputati che il Senato. Ma a palazzo Madama il tentativo potrebbe andare davvero in porto. A Montecitorio, infatti, si discute di un disegno di legge ordinario, che rischia di impantanarsi. Al Senato, invece, la proposta contenuta in un emendamento di Filippo Saltamartini (Pdl) - primo firmatario, più altri venti senatori - si è infilata nella discussione sulla riforma Brunetta sulla produttività del lavoro pubblico. Ed è una norma di delega al Governo proprio per rivedere le carriere del personale delle Forze armate e delle Forze dell'ordine.

Si prevede l'unificazione del ruolo degli agenti e assistenti con quello dei sovrintendenti; la revisione di quello degli ispettori e del personale direttivo; la modifica dei ruoli dirigenziali; la «corrispondenza funzionale» tra il personale militare e di polizia e il restante pubblico impiego.

Sono in ballo per un provvedimento del genere 420mila dipendenti, tra Forze Armate e di polizia, e lo scoglio maggiore sarà l'onere derivante dalla revisione di gradi e avanzamenti di carriera. «Ma l'idea è di rendere coerente questa riforma con un provvedimento più generale di efficienza del pubblico impiego» spiega Saltamartini. Aggiunge Nicola Tanzi, responsabile del Sap (sindacato autonomo di polizia):”E’ una misura importantissima perché riqualifica la posizione e il lavoro delle forze dell'ordine, a cominciare dagli ispettori di polizia».

Un'altra novità per il settore arriva dalla Camera: sul disegno di legge 1441, collegato alla manovra di finanza pubblica, è passato un emendamento di maggioranza, approvato all'unanimità, che riconosce la «specificità» di militari e poliziotti «ai fini della definizione degli ordinamenti, delle carriere e dei contenuti del rapporto d'impiego e della tutela economica, pensionistica e previdenziale».

M.Lud.
 


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