ITALIA OGGI: SPECIFICITÀ, FORZE ARMATE E DI POLIZIA ACCORDO RAGGIUNTO, SI TRATTERA’ PER IL MOMENTO SOLTANTO DI UN PRINCIPIO

venerdì 24 ottobre 2008


Italia Oggi – 23 ottobre 2008 – Daniele Circoli

Accordo raggiunto sulle specificità delle forze dell’ordine. Si tratterà, per il momento, soltanto di un principio.

Due le novità: beneficeranno della nuova tutela (la “specificità” di carriera) anche i vigili del fuoco, mentre per l’attuazione e la copertura finanziaria (era il punto maggiormente controverso che non permetteva l’ok del Governo) si fa rinvio a futuri provvedimenti legislativi che stanzieranno le occorrenti risorse economiche.

L’intesa, in sede governativa, è stata raggiunta ieri e sarà ratificata oggi durante la prevista riunione del comitato dei nove, che licenzierà un nuovo testo dell’articolo 39-bis da porre a votazione in aula alla Camera la prossima settimana insieme all’emendamento Brunetta sui permessi per l’assistenza a disabili (si veda Italia Oggi di ieri).

La “specificità” consiste nel riconoscimento di trattamenti ad hoc ad alcune categorie di lavoratori. In origine la norma prevedeva che riguardasse le forze armate e quelle di polizia. Dopo l’intesa di ieri, invece, interesserà pure il corpo nazionale dei vigili del fuoco.

In pratica, si stabilisce che ai fini della definizione degli ordinamenti delle carriere e dei contenuti del rapporto di impiego e della tutela economica, pensionistica e previdenziale, a questo personale sarà riconosciuta (appunto) una specificità de ruolo, nonché della condizione di stato giuridico.

Ciò in virtù della peculiarità dei compiti, degli obblighi e delle limitazioni personali previsti da leggi e regolamenti; per le funzioni di tutela delle istituzioni democratiche e di difesa dell’ordine e della sicurezza interna ed esterna, nonché per i peculiari requisiti di efficienza operativa richiesti e i correlati impieghi in attività usuranti.

Sulla specificità, si ricorda, il Ministero dell’Economia aveva espresso parere contrario, preoccupato delle conseguenze economiche, perché la novità avrebbe indotto al vincolo di stanziamento nella legge finanziaria di risorse aggiuntive. Non solo. Ma anche perché vedeva la misura contraria alle finalità di contenimento della spesa per il pubblico impiego e probabile fonte di richieste emulative da parte di altre categorie di lavoratori.
 


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