INTERROGAZIONE PRESENTATA OGGI DAI SENATORI AMATI E SCANU (PD): “SUL CASO COMELLINI MINISTRO LA RUSSA INFORMI IL PARLAMENTO"

mercoledì 21 gennaio 2009

Pubblichiamo di seguito il testo del comunicato stampa diffuso oggi dall’Ufficio Stampa del Gruppo parlamentare del Partito Democratico del Senato per i senatori Silvana AMATI e Gian Piero SCANU.

 

 SENATO DELLA REPUBBLICA

UFFICIO STAMPA EL GRUPPO PARLAMENTARE DEL PARTITO DEMOCRATICO 

COMUNICATO STAMPA

Il ministro della Difesa Ignazio La Russa fornisca al più presto informazioni al Parlamento sul caso Comellini, il maresciallo dell'aeronautica militare attualmente in sciopero della fame. Lo chiedono con un'interrogazione i senatori del Pd Silvana Amati e Gian Piero Scanu, che riferiscono di "aver sollecitato ieri, nell'ufficio di presidenza, un interessamento da parte del presidente della Commissione Difesa del Senato Cantoni affinché il ministro risponda rapidamente".

"Il maresciallo di 1a classe Luca Marco Comellini - scrivono i due senatori nell'interogazione - è stato sottoposto ad 'inchiesta formale-disciplinare per gravi fatti disciplinarmente rilevanti' disposta dall’Alto comando dell’Aeronautica militare da cui dipende in data 28 agosto 2007. I fatti che gli vengono addebitati, per quanto risulta agli interroganti, riguardano tutti l’espressione di opinioni personali su siti Internet o attraverso articoli di stampa, nonché l’inoltro di una petizione popolare inviata, ai sensi dell’articolo 50 della Costituzione, ai Presidenti della Camera dei deputati e del Senato. Tutte queste iniziative - proseguono Amati e Scanu - sono state assunte dal signor Luca Marco Comellini nella sua veste di cittadino, senza mai qualificarsi come militare, e debbono quindi ritenersi espressione ed esercizio di diritti costituzionalmente protetti. Tali comportamenti rientrano nel diritto di libera manifestazione del pensiero e pertanto, ai sensi di quanto disposto dalla legge sui principi della disciplina militare, non possono essere oggetto di sanzioni disciplinari di alcun tipo. Tenuto conto inoltre che i termini temporali entro cui deve concludersi una 'inchiesta formale disciplinare' sono fissati in modo perentorio e, nel caso in questione, tali termini sono abbondantemente trascorsi,

si chiede di sapere - concludono i due senatori del Pd - se il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno fornire al Parlamento informazioni relative al caso sopra descritto".

Roma, 21 gennaio 2009

 


Tua email:   Invia a: