INTERPELLANZA PARLAMENTARE AL MINISTRO DELL’INTERNO: ESISTE UN PROGETTO PER UNIFICARE CARABINIERI E POLIZIA?

giovedì 05 febbraio 2009

ATTO CAMERA
INTERPELLANZA 2/00300
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 126 del 04/02/2009
Firmatari
Primo firmatario: MAZZONI RICCARDO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 04/02/2009
Destinatari
Ministero destinatario:
• MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 04/02/2009
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-00300
presentata da
RICCARDO MAZZONI
mercoledì 4 febbraio 2009, seduta n.126

Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro dell'interno, per sapere - premesso che:

in passato - tra gli anni '50 e gli anni '80 - fu più volte avanzata la proposta di mettere in atto una surrettizia fusione di compiti e di comando tra l'Arma dei Carabinieri e la Polizia di Stato e a parere dell'interpellante soprattutto la sinistra italiana, in primis il Pci di Togliatti e di Berlinguer, tentò in tutti i modi l'unificazione, nella convinzione che avere a disposizione un'unica forza di polizia potesse essere, specialmente durante gli anni della Guerra Fredda, un ottimo deterrente nei confronti dei partiti facenti parte del fronte occidentale;

anche successivamente, con la scusa di razionalizzare le forze dell'ordine, propose - negli anni settanta - di «ruralizzare» l'Arma lasciando a quest'ultima il controllo delle piccole e piccolissime città e alla Polizia la gestione dei grandi centri;

alla fine degli anni novanta l'allora Presidente del Consiglio Massimo D'Alema concesse ai carabinieri di separarsi dall'Esercito - del quale avevano sempre fatto parte come prima Arma - per diventare la quarta Forza armata, e anche in quell'occasione si ventilò l'ipotesi che la concessione governativa avrebbe avuto come contropartita l'annessione dei Carabinieri alla Polizia sotto un unico Ministro, quello appunto dell'interno;

secondo notizie giornalistiche, l'attuale Ministro dell'interno Roberto Maroni avrebbe spedito in Francia - dove nel frattempo l'unificazione tra le due forze (Gendarmeria e Polizia) si è consumata - due alti dirigenti del Viminale per valutare come quel nuovo modello di sicurezza possa essere esportato nel nostro Paese;

nonostante la riservatezza della «missione», la notizia ha giustamente provocato grande e unanime allarme fra i Carabinieri, anche con prese di posizioni pubbliche sui giornali;

l'Arma rappresenta l'Istituzione che raccoglie fra gli italiani il maggior consenso, grazie alla sua secolare fedeltà alle istituzioni, all'efficienza della struttura operativa, ai riconoscimenti internazionali che riceve ogni giorno per le sue missioni di pace all'estero, alla straordinaria professionalità dei suoi oltre 110 mila uomini dislocati sul territorio, con più di 5 mila tra stazioni e tenenze e ai risultati conseguiti nella lotta alla criminalità;

la doppia funzione dei Carabinieri - militari e agenti di polizia - fa di loro un'istituzione quasi unica nel mondo, tanto che molte Nazioni guardano all'Arma come a un modello di doppia forza di polizia da prendere ad esempio -:

se - nell'ambito della riforma del comparto sicurezza - esista un progetto del Ministro dell'interno che vada nel senso di unificare l'Arma dei Carabinieri con la Polizia di Stato, e se trovi conferma la notizia di una missione disposta dal Viminale per studiare il nuovo modello di sicurezza francese.

(2-00300) «Mazzoni».

 


Tua email:   Invia a: