CARABINIERI:LIBERATI, COCER NON AGISCE PER INTERESSE DI PARTE PRESIDENTE ORGANISMO RAPPRESENTANZA INTERVIENE SU POLEMICHE

martedì 10 agosto 2004

   (ANSA) - ROMA, 7 AGO - Il gen. Serafino Liberati, presidente
del Cocer dell' Arma, non era a conoscenza - perche' all' estero
e non contattabile telefonicamente - del comunicato con cui l'
organismo di rappresentanza dei carabinieri ha stigmatizzato nei
giorni scorsi le modalita' dell' avvicendamento del gen. Elio
Toscano al gen. Giorgio Piccirillo nell' incarico di capo di
Stato Maggiore del Comando generale: ''Ma il Cocer - afferma
oggi Liberati - ha agito nella sua piena competenza. Per questo
sono perfettamente d' accordo con le sue finalita', che non sono
certo quelle di difendere interessi di parte, ma di
salvaguardare tutto il personale''.
   Quello che invece Liberati respinge ''fermamente'' e' ''l'
insinuazione avanzata sulla stampa da non meglio precisato
'ambienti della Difesa', che la presa di posizione del Cocer
carabinieri - afferma - sarebbe stata motivata da un presunto
mio interesse personale a mantenere il comando delle Unita'
mobili e specializzate (cui e' stato destinato il gen.
Piccirillo - ndr) assunto in sostituzione del gen. Vittorio
Savino collocato in congedo''. A sua tutela, su questo punto, il
gen. Liberato non esclude di ricorre alle vie legali. (SEGUE).
 
CARABINIERI:LIBERATI,COCER NON AGISCE PER INTERESSE DI PARTE(2)
 
   (ANSA) - ROMA, 7 AGO - Liberati ribadisce di ''non essere
stato assolutamente a conoscenza'' della nota del Cocer, che
tuttavia ''ha agito nella sua piena competenza, avendo ottenuto
l' adesione al comunicato della prescritta maggioranza dei suoi
delegati''.
   ''Il Cocer - afferma il suo presidente - non mirava a
difendere alcun interesse di parte, ma si e' attivato, e per
questo  sono pienamente d' accordo, unicamente perche' teso alla
salvaguardia dei diritti di ogni appartenente all' Arma, sia
esso generale o carabinieri ausiliario. Il motivo della presa di
posizione del Cocer non  risiede nella scelta operata dal
comandante generale, che nessuno puo' sindacare, ma nel modo e
nei tempi in cui questa e' stata resa esecutiva, che hanno
suscitato perplessita' e malessere in tutta l' Arma''.
   Il presidente dell' organismo di rappresentanza dei
carabinieri ''riafferma e rivendica quindi l' assoluta onesta'
mentale e morale del Cocer, che nessuno puo' mettere in dubbio o
intaccare'', ribadendone ''l' indipendenza politica''. ''La
funzione del Cocer - afferma Liberati - e' quella di tutelare
gli interessi di tutti i suoi rappresentati, qualunque grado
essi rivestano, con totale imparzialita': se il provvedimento
avesse riguardato il comandante generale e l' ultimo
carabiniere, il Cocer sarebbe intervenuto con la stessa
fermezza, in virtu' di quei valori etici a protezione del
personale che sono alla base dell' esistenza stessa della
rappresentanza''.
   Il gen. Liberati torna quindi a replicare alla ''voce anonima
della 'Difesa', che non poteva ignorare - sottolinea - l'
impossibilita' da parte mia a detenere in via definitiva il
comando delle Unita' mobili e specializzate perche' non in
possesso del grado previsto e perche' avevo assunto l' incarico
temporaneamente, cosi' come indicato nel messaggio del comando
generale. Invito, pero', chiunque sia, a rappresentarmi
personalmente questa pesante accusa - conclude il presidente del
Cocer - in modo da poter agire a mia tutela nelle sedi
opportune''. (ANSA).

 


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