ILMESSAGGERO.IT: I PUNTI CHIAVE DELLA RIFORMA BRUNETTA. STATALI, STOP AI PREMI A PIOGGIA
www.IlMessagero.it del 9.5.2009
Contratti. Solo due grandi comparti nazionali, addio agli accordi di Scuola e Sanità
I 35 contratti attualmente esistenti saranno accorpati. Secondo la bozza di decreto presentata da Brunetta, resteranno soltanto due grandi comparti: quello dello Stato centrale (ministeri, scuola, enti previdenziali, agenzie); e quello delle amministrazioni decentrate (sanità, enti locali). Quanto ai contratti integrativi che si firmano nelle singole amministrazioni, saranno controllati strettamente da governo e Corte dei conti per evitare che siano troppo generosi con i dipendenti.
Sanzioni Procedimenti disciplinari più rapidi. Certificati falsi, puniti anche i medici
I procedimenti disciplinari vengono semplificati. La riforma recepisce fra l’altro alcune delle norme che erano state presentate dal precessore di Brunetta, l’ex ministro Luigi Nicolais. In particolare per i dipendenti che sono imputati in un processo penale: finora la legge non consentiva alle amministrazioni di licenziarli finché non si erano conclusi tutti i gradi del giudizio. Per gli assenteisti che presentano certificati falsi, sono previste sanzioni penali anche ai danni dei medici.
Negoziati. Ridotto il potere dei sindacati. Pareri vincolanti dalla Corte dei conti
Il potere dei sindacati viene fortemente limitato. A regolare il lavoro pubblico sarà prevalentemente la legge, e alla trattativa sindacale resta da discutere solo quel poco che il legislatore rimette al negoziato fra le parti. Gli accordi raggiunti nelle singole amministrazioni possono essere bocciati dal governo. Sui contratti nazionali diventa vincolante il parere della Corte dei conti. Gli ex sindacalisti non potranno più essere nominati dirigenti.
Carriere. Al 25% del personale premio intero e più possibilità di essere promosso
Ogni anno le amministrazioni stabiliranno la graduatoria del merito per tutti i dirigenti e gli impiegati. Il 25% del personale, quelli più alti in classifica, riceverà il premio intero, il 50% mediano avrà il premio dimezzato, il 25% più basso non avrà niente. Le graduatorie annuali incideranno anche sugli avanzamenti economici e di carriera. Avrà più possibilità di essere promosso chi per tre anni consecutivi entra nel 25% della fascia alta.
Pagelle. La classifica dei dipendenti: chi ha i voti più alti guadagna di più
La graduatoria che decide la distribuzione di premi e promozioni (come spiegato nella scheda sopra) sarà una vera classifica del merito e del demerito. Non è ancora chiaro a chi spetterà il compito di formulare la classifica: nelle bozze preparatorie del decreto la responsabilità veniva assegnata alternativamente agli Organismi di valutazione oppure al dirigente diretto superiore dell’impiegato. Questo aspetto sarà chiarito con il testo finale del provvedimento.
Nuovi organi. Nasce l'Autorità per la valutazione: costerà 4 milioni di euro l'anno
Con la riforma di Brunetta nasceranno molti nuovi organismi. In particolare l’Autorità per la valutazione, nominata dal Parlamento ad ampia maggioranza, dovrà incentivare l’adozione di meccanismi realmente meritocratici nelle amministrazioni. Sarà composta di cinque membri con una retribuzione media di 300 mila euro. Il costo complessivo sarà di 4 milioni l’anno. Altri nuovi soggetti saranno gli Organismi di valutazione e i Comitati dei garanti.