ILLECITI ELBA: CHIESTO RINVIO A GIUDIZIO PER 10 INDAGATI TRA GLI IMPUTATI DUE PREFETTI, UN GIUDICE E IMPRENDITORI

giovedì 19 agosto 2004

   (ANSA) - GENOVA, 18 AGO - Con la richiesta di 10 rinvii a
giudizio si e' chiusa l' inchiesta condotta dalla Procura di
Genova sui presunti illeciti all' isola d' Elba che ha coinvolto
tra gli altri Vincenzo Gallitto, prefetto di Livorno, il suo ex
vice Giuseppe Pesce, ora prefetto di Isernia, e l' ex capo dei
Gip di Livorno, Germano Lamberti.
   Le accuse sono a vario titolo quelle di corruzione,
corruzione in atti giudiziari, concorso in peculato e abuso d'
ufficio.
   La richiesta di giudizio, contenuta in 82 pagine, e' firmata
dai magistrati genovesi, il procuratore aggiunto Mario Morisani
e il pm Paola Calleri. Tra i dieci imputati figurano inoltre gli
imprenditori edili di Pistoia, Franco Giusti e Fiorello Filippi,
il sindaco di Marciana, Luigi Logi, e il dirigente dell' ufficio
tecnico del comune di Marciana, Gabriele Mazzarri.
   Al centro dell' inchiesta, condotta dalla guardia di finanza
di Livorno, avviata nella citta' toscana e poi passata a Genova
per competenza essendo coinvolto un magistrato toscano, due
futuri complessi edilizi di Procchio, nel comune di Marciana, e
di Cavo, nel comune di Rio Marina, in cui erano interessati gli
imprenditori pistoiesi e l' ingegnere Uberto Coppetelli, a sua
volta indagato, morto alcuni mesi fa.
   Ad accusare il magistrato ci sarebbero alcune intercettazioni
telefoniche. In una il gip, secondo l'accusa, avrebbe suggerito
all' ingegnere quali atti presentare per ovviare ad una
richiesta di sequestro dell' area in costruzione a Procchio
presentata allo stesso Lamberti dal pm di Livorno Antonio
Giaconi e poi rigettata dal giudice arrestato. Inoltre il gip si
sarebbe attivato personalmente per verificare se a Livorno ci
fosse un' inchiesta in corso su di loro.
   Le intercettazioni riportate nella misura cautelare si
riferiscono anche ad una conversazione tra i due prefetti: in
una telefonata Gallitto chiede a Pesce se ''era tutto a posto''.
La risposta del prefetto di Isernia e': ''No per niente, quello
(il Giusti), non capisce niente ed e' pure pericoloso''.
   Le indagini hanno coinvolto anche i due prefetti Vincenzo
Gallitto e Giuseppe Pesce, il primo accusato, insieme a Luca
Lamberti, figlio del giudice, di concorso in peculato. Secondo
l' accusa Gallitto mise a disposizione del giovane due auto di
servizio della prefettura (con autista) per accompagnarlo da
Livorno a Piombino e, una volta sbarcato all' Elba, in giro per
l' isola. Pesce invece e' accusato, tra l' altro, di avere
ottenuto a prezzi di favore dagli imprenditori indagati alcuni
appartamenti nel complesso residenziale ''Costa dei Barbari'' a
Cavo.(ANSA).

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