ALBANIA: COLPITO ELICOTTERO ITALIANO,PARLA UFFICIALE A BORDO

giovedì 19 agosto 2004

   (ANSA) - TIRANA, 18 AGO - ''Abbiamo udito prima una raffica
ma era distante e non credevamo fosse diretta contro di noi, poi
una serie di altre raffiche e a quel punto abbiamo sentito i
colpi che centravano l'elicottero'': il vice questore Sandro De
Angelis, vice comandante dell'ufficio di collegamento italiano
in Albania, racconta all'Ansa gli attimi drammatici vissuti oggi
pomeriggio nei cieli dell'Albania meridionale. Trafficanti di
droga hanno aperto il fuoco contro un elicottero della polizia
di Stato italiana che stava effettuando una ricognizione aerea
alla ricerca di coltivazioni di marjiuana sul villaggio di
Lazarat, vicino alla citta' di Argirocastro, a ridosso del
confine con la Grecia.
   A bordo oltre a De Angelis c'erano tre piloti, il vice
questore Antonio D'Amario capo pattuglia, un maresciallo della
guardia di finanza e un'ufficiale donna della sezione antidroga
della polizia albanese.
   ''L'elicottero e' stato centrato da tre proiettili - dice De
Angelis - uno ha colpito la plancia, uno il serbatoio principale
e un terzo il motore posteriore''. Dopo essere stato centrato
l'elicottero, che in quel momento volava ad  un'altezza di circa
400 metri, ha immediatamente abbandonato la zona effettuando un
atterraggio precauzionale alla periferia di Argirocastro: il
tempo di verificare che non ci fossero danni rilevanti, e poi il
rientro con l'intero equipaggio incolume fino all'aeroporto di
Tirana da dove la missione era partita.
   ''Siamo partiti da Tirana alle 16:30 (ora locale e italiana)
e dopo circa un'ora abbiamo raggiunto Lazarat - racconta ancora
il vice questore De Angelis - il nostro obiettivo era quello di
verificare la presenza di coltivazioni di marijuana che ci erano
stato state segnalate''.
   I mezzi aerei della polizia italiana, in base ad un accordo
di cooperazione con le autorita' albanesi, in questo periodo
effettuano periodiche ricognizioni aeree per localizzare e
distruggere le vaste estensioni di droga leggera che sono
visibili solo dall'alto. L'elicottero colpito era giunto in
Albania questa mattina, proveniente dal Reparto volo della
polizia di Stato di Napoli.
   ''Il primo sorvolo ha confermato i nostri sospetti - dice De
Angelis - sotto i nostri occhi abbiamo visto un'enorme distesa
di marijuana piantata fra le case del villaggio''. E' in questo
momento che e' stata sparata una prima raffica andata a vuoto:
''In quel momento volavamo ad una quota di 700 metri - racconta
il vice questore - abbiamo deciso di effettuare un secondo
sorvolo a 400 metri per completare le nostre riprese aeree,
quando siamo stati colpiti''. Secondo De Angelis l'elicottero
sarebbe stato centrato da una raffica di kalashnikov, ma ora i
periti del ministero dell'interno albanese stanno effettuando le
verifiche sui fori ben visibili sulla carlinga del velivolo.
  Testimoni avevano raccontato nei giorni scorsi che a Lazarat
(zona fuori dal controllo della polizia locale) quasi tutta la
popolazione e' armata, e molti dispongono sui tetti persino di
mitragliatrici pesanti.
   Dell'incidente e' stata immediatamente informata anche
l'ambasciata d'Italia a Tirana che si e' mantenuta in stretto
contatto con l'ufficio di collegamento della polizia.
Sconfitto ormai da due anni il fenomeno dell'emigrazione
clandestina, le autorita' albanesi e italiane sono impegnate da
mesi nella lotta al traffico di droga che costituisce la nuova
sfida nella cooperazione bilaterale. L'Albania, oltre che zona
di transito di eroina e cocaina dirette verso l'Italia, e' anche
una zona di produzione di droga leggera, poi esportata sul
mercato italiano e in Grecia. Nelle scorse settimane per la
prima volta sono state individuate nel sud dell'Albania persino
piccole piantagioni di papavero da oppio, pianta da cui si
estrae la materia prima per la produzione di eroina.(ANSA).

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