SICUREZZA: SAP; SEPARARLA DA DIFESA, NON MILITARIZZARLA - CARCERI: SIT-IN PROTESTA AGENTI PENITENZIARI DAVANTI AL DAP, ALFANO CI RICEVA

sabato 06 giugno 2009

SICUREZZA: SAP; SEPARARLA DA DIFESA, NON MILITARIZZARLA

(ANSA) - ROMA, 6 GIU - 'Le ultime scelte del Governo e una certa tendenza ad una 'militarizzazione' della sicurezza, pongono oggi come non mai la necessita' di una separazione del Comparto Sicurezza da quello Difesa'. E' quanto scrive Nicola Tanzi, segretario generale del Sap, il sindacato autonomo di polizia, sull'house organ settimanale 'Sapflash'.
Tanzi ricorda alcuni nodi irrisolti per le Forze dell'Ordine: 'in primis - afferma - la questione del riordino delle carriere. Il Sap ha le idee chiare su questo provvedimento e l'Esecutivo, ormai da molti mesi, ha promesso pubblicamente e solennemente la presentazione di un ddl delega. Di quella promessa, ad oggi, non s'e' vista traccia'. E' evidente per il Sap che 'si pone una questione legata all'armonizzazione dei nostri ruoli, delle nostre qualifiche, dei nostri gradi col mondo militare, con le Forze armate, che hanno compiti, professionalita' e, diciamolo francamente, impegni assolutamente diversi dai nostri'.
Tanzi parla anche del contratto di lavoro, scaduto da un anno e mezzo: 'Occorre capire quali siano le risorse a disposizione. E qui si inserisce la questione della divisione del Comparto Sicurezza da quello Difesa. Perche' l'attuale Esecutivo, oltre ad impiegare i militari per compiti di ordine pubblico, pare intenzionato a incrementare l'utilizzo dell'Esercito e delle Forze armate'. (ANSA).

CARCERI: SIT-IN PROTESTA AGENTI PENITENZIARI DAVANTI AL DAP
(ANSA) - ROMA, 4 GIU - Sit-in di protesta contro l'emergenza
sovraffollamento nelle carceri italiane da parte di un centinaio
di poliziotti penitenziari appartenenti alle cinque principali
sigle sindacali (Sappe, Osapp, Cgil, Uil e Ugl) che stamani
hanno manifestato davanti alla sede del Dipartimento
dell'amministrazione penitenziaria. Alla protesta si sono uniti,
in segno di solidarieta', anche i deputati radicali Rita
Bernardini e Maurizio Turco.
Il sit-in si e' interrotto quando gli agenti sono stati
ricevuti dal capo del Dap, Franco Ionta, e dai vertici
dell'amministrazione penitenziaria. L'incontro e' tuttora in
corso. Nel frattempo in tutta Italia gli agenti hanno fatto lo
'sciopero' del vitto, rifiutando il cibo delle mense.
E' da settimane che i principali sindacati denunciano
l'insostenibilita' di una situazione di sovraffollamento senza
precedenti (ad oggi i detenuti presenti sono 63.044, di cui
23.339 stranieri, contro un contro un limite regolamentare di
43.201 e una tollerabilita' di 63.702), con un crescente numero
di casi di agenti aggrediti o di proteste difficili da gestire
dal momento che gli agenti sono sotto organico. I sindacati,
inoltre, non hanno mancato di esprimere perplessita' in merito
al piano straordinario di edilizia penitenziaria messo al punto
da Ionta che prevede la costruzione di 22 nuove carceri (di cui
9 gia' finanziate) e di 46 padiglioni nei vecchi istituti ,
cosi' da arrivare a creare, entro dicembre 2012, 17.129 posti
letto in piu' (di cui 4.605 nel giro di un paio di anni).
(ANSA).

CARCERI:SINDACATI; PROTESTA AGENTI CONTINUA,ALFANO CI RICEVA
(V. 'CARCERI: SIT-IN PROTESTA AGENTI...' DELLE 14.30 CIRCA)
(ANSA) - ROMA, 4 GIU - Continua lo stato di agitazione della
polizia penitenziaria, i cui cinque maggiori sindacati (Sappe,
Osapp, Uil Pa, Gcil-Fpe Ugl) sono stati ricevuto stamani dal
capo del Dap, Franco Ionta, nel tentativo di far rientrare la
protesta cominciata con un sit-in davanti alla sede centrale
dell'Amministrazione penitenziaria e con lo 'sciopero' dei pasti
nelle mense che oggi ha avuto ''punte di astensione del 100%''.
I sindacati, pur giudicando l'incontro con Ionta
''apprezzabile nelle modalita' e nei propositi manifestati'',
ribadiscono - in una nota - di attendere ''entro breve termine''
di incontrare il ministro della Giustizia Angelino Alfano ''per
le risposte che tuttora difettano e per le crescenti
preoccupazioni che un sistema penitenziario in implosione desta
in tutto il personale''. Resta confermata, dunque, la
manifestazione di protesta che le cinque sigle sindacali (''in
rappresentanza dell'80% del personale'') hanno indetto per il 17
giugno, in concomitanza con la Festa della polizia penitenziaria
che si terra' all' Arco di Costantino.
Gli agenti lamentano una ''gravissima condizione'' del Corpo
e del sistema carcerario a causa del ''crescente ed
inarrestabile incremento della popolazione detenuta e per una
complessiva disorganizzazione'': ''Vizi e patologie annose e
sottovalutate, unitamente all'endemica incapacita' penitenziaria
di analizzare le situazioni e commisurare le esigenze alle
risorse disponibili, stanno agendo sinergicamente con l'assenza
in sede politica di progetti e di alternative al mero
contenimento dei soggetti in luoghi diventati assolutamente
inumani ed non igienici. Ne' d'altra parte - conclude la nota -
si assiste alla volonta' concreta di reperire, oltre agli spazi
fisici, risorse, mezzi e personale aggiuntivi''. (ANSA).


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