PA: OK DECRETO RESTITUZIONE RISORSE TRATTAMENTO ACCESSORIO - PA: FPS-CISL, RISPETTATI IMPEGNI SU FONDI PRODUTTIVITA' - CRISI: DL;PA,SALTA 'LICENZIAMENTO' DOPO 40 ANNI CONTRIBUTI
PA: OK DECRETO RESTITUZIONE RISORSE TRATTAMENTO ACCESSORIO
(ANSA) - ROMA, 2 LUG - I ministri Giulio Tremonti e Renato
Brunetta hanno firmato il decreto che stabilisce le modalita'
per la restituzione delle risorse del trattamento accessorio,
tagliate dal decreto legge 112, ai dipendenti dei ministeri e
degli enti pubblici non economici.
E' quanto si legge in una nota. Secondo il ministro Brunetta
''il governo ha rispettato l'impegno preso nel protocollo del 30
ottobre 2008. I contratti sono stati rinnovati e le risorse
tagliate stanno per essere restituite. Forse alcuni sindacalisti
avrebbero preferito invece che questi soldi non venissero
restituiti ai dipendenti solo perche' non firmarono
quell'accordo. Mi dispiace per loro''. (ANSA).
PA: FPS-CISL, RISPETTATI IMPEGNI SU FONDI PRODUTTIVITA'
(ANSA) - ROMA, 3 LUG - Il sindacato del pubblico impiego
della Cisl (Fps) esprime una valutazione positiva sul decreto
firmato ieri dai ministri della Pubblica amministrazione, Renato
Brunetta, e dell'Economia, Giulio Tremonti, in cui vengono
stabilite le modalita' per la restituzione delle risorse del
trattamento accessorio ai dipendenti di ministeri ed enti
pubblici non economici. Risorse tagliate lo scorso anno con la
manovra economica.
''Il recupero dei fondi destinati alla produttivita' delle
amministrazioni centrali e delle leggi speciali, reso oggi
definitivo, - commenta il segretario generale
dell'organizzazione, Giovanni Faverin - e' una grande conquista
della Cisl e chiude il cerchio di un percorso iniziato con
l'accordo del 30 ottobre 2008. Era il nostro obiettivo e lo
abbiamo raggiunto''.
Il sindacalista riconosce, quindi, ai due ministri di aver
rispettato gli impegni assunti. ''E' la risposta che oltre 300
mila famiglie italiane si attendevano - prosegue - la giusta
conclusione di una vicenda, iniziata con il famigerato decreto
112 del ministro dell'Economia, che ha legittimamente agitato i
lavoratori dei ministeri, delle agenzie fiscali, degli enti
pubblici non economici e di tutto il pubblico impiego. Ma oltre
a questo e' la dimostrazione lampante della validita' di una
strategia sindacale autenticamente riformista: chi fa accordi
seri ottiene risultati concreti. Come ha fatto la Cisl''.
(ANSA).
CRISI: DL;PA,SALTA 'LICENZIAMENTO' DOPO 40 ANNI CONTRIBUTI
(ANSA) - ROMA, 2 LUG - Salta per le amministrazioni pubbliche
la possibilita' di pensionare i dipendenti pubblici al
raggiungimento dei 40 anni contributivi.
E' scomparso, infatti, dal testo del decreto legge
anti-crisi, pubblicato oggi sulla Gazzetta Ufficiale, la norma
che consentiva alle amministrazioni nel triennio 2009-2011 di
procedere unilateralmente alla risoluzione del rapporto di
lavoro e del contratto individuale, anche del personale
dirigenziale, di chi avesse raggiunto i 40 anni di anzianita'
massima contributiva. Una disposizione che aveva l'obiettivo di
''svecchiare'' la pubblica amministrazione.
Resta, dunque, la norma prevista dalla riforma Brunetta che
consente la risoluzione del rapporto al compimento dei 40 anni
di anzianita' massima di contribuzione effettiva.
La norma scomparsa era contenuta nei comma 25 e 26
dell'articolo 17 e avrebbe interessato una vasta platea di
dipendenti pubblici, compresi i dirigenti, esclusi pero'
magistrati, professori universitari e i primari.(ANSA).