MILITARE GDF SI UCCIDE IN CASERMA A GALLIPOLI - GDF: TRIBUNALE MILITARE ASSOLVE GEN.SPECIALE PER SPIGOLE - TANGENTI: CONDANNATI IMPRENDITORE E MARESCIALLO GDF - SCUDO FISCALE: GDF; 2009 CONFERMA EVASIONE RILEVANTE ESTERO

giovedì 08 ottobre 2009

MILITARE GDF SI UCCIDE IN CASERMA A GALLIPOLI
(ANSA) - LECCE, 7 OTT - Un luogotenente della Guardia di
Finanza in servizio presso la caserma della di Gallipoli si e'
ucciso sparandosi un colpo alla tempia con la pistola
d'ordinanza. Il corpo dell'uomo, di 50 anni, originario di La
Spezia e residente da tempo nella citta' jonica dove si era
sposato, e' stato trovato nella tarda mattinata all'interno
della caserma, nel vano delle caldaie.
La scoperta e' avvenuta solo dopo 24 ore dalla scomparsa. Nel
suo ufficio un biglietto con poche righe che lasciava presagire
l'intenzione di togliersi la vita. Nessuno aveva pensato di
guardare nel locale adibito alle caldaie, inaccessibile ai non
addetti ai lavori. Il vano risultava chiuso dall'interno e per
entrare si e' reso necessario abbattere la porta. Da tempo
l'uomo aveva manifestato un forte stress psicologico per motivi
di carattere personale.(ANSA).

GDF: TRIBUNALE MILITARE ASSOLVE GEN.SPECIALE PER SPIGOLE
(ANSA) - ROMA, 7 OTT - La seconda sezione del Tribunale
militare di Roma ha assolto l'ex comandante della Guardia di
Finanza, generale Roberto Speciale, dalle accuse di peculato,
concorso in forzata consegna, abuso nell'imbarco di passeggeri,
per il famoso carico di spigole ed altro pesce fatte portare il
26 agosto 2005 a Predazzo (Trento), dove il generale era in
vacanza.
''Speciale - hanno riferito Antonio Maio ed Andrea Longo,
legali dell'ex comandante, ora parlamentare del Pdl - e' stato
assolto perche' il fatto non sussiste''. (ANSA).

GDF: TRIBUNALE MILITARE ASSOLVE GEN. SPECIALE PER SPIGOLE (2)
(ANSA) - ROMA, 7 OTT - Oltre al generale Speciale, e' stato
assolto anche il generale Ugo Paielli. Il pubblico ministero
Giovanni Barone aveva chiesto tre anni di reclusione per l'ex
comandante ed un anno e tre mesi per Paielli.
''E' stata accolta - hanno spiegato i due legali - la nostra
posizione secondo cui non c'e' mai stata utilizzo improprio dei
mezzi militari. E la donazione del pesce fu un atto di
liberalita'. La Corte dei Conti peraltro - hanno aggiunto -
chiamata a pronunciarsi, lo scorso agosto ha depositato una
sentenza secondo cui non c'e' stato danno per l'erario. Quindi
ovviamente non c'e' stato peculato''.
Nel corso delle udienze e' stata ricostruita la settimana di
vacanza presso la Scuola alpina della Guardia di finanza a
Predazzo del generale Speciale, con moglie, consuoceri ed
un'altra coppia, il generale Salvatore D'Amato e consorte.
Conclusa con la cena delle spigole, fatte arrivare appositamente
da Roma con un aereo Atr 42 delle Fiamme Gialle partito da
Pratica di Mare. Proprio quel carico ittico e' costato al
generale l'accusa di peculato, per aver impiegato per fini
diversi da quelli istituzionali uomini e mezzi del Corpo. Il
pilota del mezzo, ascoltato come teste lo scorso 25 giugno, ha
riferito che quella mattina del 26 agosto lui sapeva di dover
trasportare a Bolzano due autorita'. Accanto all'aereo trovo'
invece un furgone con circa 10 casse di pesce. A quel punto il
militare si rifiuto' di decollare e chiese spiegazioni ai
superiori. La situazione fu sbloccata dall'arrivo del generale
Baielli, allora capo del Comando operativo aeronavale della Gdf,
che ordino' al pilota di partire.
Oggi l'assoluzione per entrambi i generali perche' ''i fatti
non sussistono''. (ANSA).

GDF: ASSOLTO GEN.SPECIALE; EX COMANDANTE, 'FINALMENTE'
(V. ''GDF: TRIBUNALE MILITARE ASSOLVE...'' DELLE 16:50 CIRCA)
(ANSA) - ROMA, 7 OTT - ''Finalmente! Ora spero che la vicenda
sia chiusa una volta per tutte''. Cosi' il generale Roberto
Speciale, ex comandante della Guardia di finanza, ora deputato
del Pdl, commenta la sua assoluzione da parte del Tribunale
militare di Roma dalle accuse di peculato per un carico di pesce
fatto arrivare da Roma in Trentino con un mezzo del corpo.
(ANSA).

TANGENTI: CONDANNATI IMPRENDITORE E MARESCIALLO GDF
(ANSA) - SANREMO (IMPERIA), 7 OTT - Il tribunale di Sanremo
ha condannato a tre anni di reclusione (pena condonata)
l'imprenditore ed ex presidente della Camera di Commercio di
Imperia Giuseppe Bianchi e il maresciallo della Guardia di
Finanza Gaetano Moccia, accusati di concorso in corruzione.
Bianchi avrebbe versato al sottufficiale una tangente di 50
milioni di vecchie lire, perche' adottasse un comportamento
benevolo nei suoi confronti, nel caso di accertamenti
tributarie.
Il tribunale ha anche disposto l'interdizione dai pubblici
uffici, per cinque anni, per entrambi e per Bianchi
l'incapacita' a contrattare con la pubblica amministrazione per
il periodo della pena inflitta. Sempre per entrambi e' stato
disposto il sequestro di beni nella misura di 25mila euro
ciascuno ed il pagamento delle spese processuali. Su un capo di
imputazione riguardante un singolo episodio, Bianchi e' stato
prosciolto perche' il fatto non sussiste.
L'indagine culmino', nel 2004, con l'arresto di Moccia,
uscito dagli uffici dell'impresa di Bianchi, a Taggia, con una
busta contenente 4.000 euro, a lui consegnata da Paolo
Gavinelli, ex braccio destro di Bianchi, e grande accusatore di
questo processo, il quale ha gia' patteggiato.
All'inizio dell'udienza, Moccia ha reso spontanee
dichiarazioni davanti al Collegio, leggendo una memoria,
contenente la propria verita'. L'avvocato della difesa,
Alessandro Mager ha sottolineato come, proprio nel periodo in
esame, Moccia avesse chiesto di essere trasferito in provincia
di Savona, a testimonianza che in provincia di Impoeria non
aveva alcun tipo di interesse.
Il Collegio si e', successivamente, riunito di nuovo in
camera di Consiglio per decidere sul 'Capo A' dello stesso
processo. (ANSA).

SCUDO FISCALE: GDF; 2009 CONFERMA EVASIONE RILEVANTE ESTERO

(ANSA) - ROMA, 7 OTT - L'evasione fiscale legata all'estero,
dai casi di esterovestizione all'esportazione di capitali non
dichiarati, si conferma ''un fenomeno rilevante'' nel 2009, con
riscontri operativi dei controlli della Guardia di Finanza che
''confermano e sopravanzano quelli dello scorso anno'', quando
erano stati accertati 5,3 miliardi di euro nascosti al fisco
all'estero su un accertamento complessivo di redditi non
dichiarati per 30 miliardi. Lo ha indicato il generale Giuseppe
Vicanolo, capo del terzo reparto operazioni presso il comando
generale della guardia di Finanza, che a margine di una
audizione presso la Commissione straordinaria controllo prezzi
in Senato ha confermato l'impegno sul fronte dei controlli
all'estero in coincidenza con il varo dello scudo fiscale.
''Stiamo lavorando - ha detto -La macchina operativa e' in
pieno funzionamento, su tutto il territorio nazionale e per i
diversi fenomeni'' legati all'evasione all'estero: ''Abbiamo
iniziato gia' da inizio anno, ed ora i controlli vengono
rafforzati''.
Quanto all'attesa per la circolare dell'Agenzia delle Entrate
per l'applicazione delle regole sullo scudo fiscale, il generale
ha detto: ''aspettiamo, non dipende da noi, potrebbe arrivare
oggi stesso, o comunque entro la settimana'', ha indicato il
generale Vicanolo.
Nessuna indicazione sul possibile gettito del rientro di
capitali: ''Le stime diffuse non sono nostre. Come Guardia di
Finanza non abbiamo dati'', dice Vicanolo, spiegando che il
corpo ha solo il polso ''operativo'' della dimensione del
fenomeno dell'evasione all'estero cosi' come emerge dai
risultati di indagini e accertamenti. (ANSA)
 


Tua email:   Invia a: