GLI STANZIAMENTI DELLA L. 350 VADANO A FINANZIARE IL RIORDINO A COMINCIARE DALLE CATEGORIE MAGGIORMENTE SOFFERENTI E SI COLLEGHINO I GRADI ALLE FUNZIONI – di Stefano Castelli
Giovedì 8 ottobre 2009 ha avuto luogo un incontro tra il comandante generale della Guardia di finanza, generale Cosimo D’Arrigo, e i delegati del Cobar dell’Emilia Romagna, svoltosi in un clima cordiale e costruttivo.
Riportiamo di seguito il testo dell’intervento del v.brig. Stefano CASTELLI, delegato del Consiglio di base felsineo, nonché componente del direttivo nazionale, e socio fondatore, di Ficiesse
INTERVENTO DI STEFANO CASTELLI IN OCCASIONE DELL’INCONTRO DELL’8 OTTOBRE 2009 TRA IL DELEGATO COBAR EMILIA ROMAGNA E IL COMANDANTE GENERALE DELLA GUARDIA DI FINANZA, GEN. COSIMO D’ARRIGO
Signor Comandante Generale, è con particolare piacere che ci accingiamo a questo incontro. Quando abbiamo appreso della Sua visita presso il Comando Regionale Emilia Romagna della Guardia di Finanza e che Ella avrebbe dedicato uno spazio anche alla Rappresentanza di Base, con piacevole stupore ci siamo detti che l’occasione di esprimere le sensazioni e le aspettative della base non poteva essere sprecata. Pertanto mi pregio oggi di consegnarLe queste riflessioni sui temi che riguardano alcune tematiche di ampio respiro, peraltro già in trattazione e che Lei sicuramente conosce, ma considerate irrinunciabili.
Quota parte fondo incentivante
Anche per l’anno 2008 è stata riconosciuta, al Corpo, la titolarità di una quota parte delle somme riconosciute ai dipendenti dell’Agenzia delle Entrate quale “Fondo Incentivante”.
Trattandosi di somme che per ovvi motivi non possono alimentare il “Fondo per l’Efficienza dei Servizi Istituzionali” perché detto fondo, per natura deve promuovere comportamenti finalizzati ad innescare un circuito virtuoso a differenza del “fondo incentivante” previsto per i dipendenti del pubblico impiego il cui fine è premiare il contributo fornito “ab origine” sulla riscossione dei tributi, dette somme sono ora confluite nel F.A.F., che per statuto non può erogare prestazioni creditizie nei confronti del personale.
Tenuto conto di quanto sopra e che la mancanza della contrattazione di secondo livello, patrimonio solo del personale civile del M.E.F., impedisce di fatto che tali somme siano distribuite a personale non tutelato da detto istituto;
che la soluzione di recente individuata di fornire il personale di un “personal computer”, pare non trovare unanime consenso tra il personale rappresentato, visti anche i tempi necessari ad avviarne l’iter per la distribuzione.
Pertanto, nel ribadire il contenuto del documento formulato per acclamazione a L’Aquila nel gennaio del 2008 (allegato 1), si ritiene che le attuali somme confluite nel F.A.F., circa 15 milioni di euro per l’anno 2008, debbano trovare necessariamente la loro collocazione nella suddivisione al personale tramite il giusto istituto normativo della “contrattazione” anche di “secondo livello”, quindi dotare la rappresentanza di detta prerogativa modificando la 195/95, atteso che è in itinere il provvedimento delegificato di cui alla Legge 4 marzo 2009, n.15, senza la necessità di attendere la riforma della 382/78.
Rappresentatività ruolo Sovrintendenti
Occorre dare dignità a questo ruolo. Il problema è datato in quanto già rappresentato dal Co.Ce.R. 8° mandato, e da allora non ha mai trovato soluzione perché strettamente correlato alla riforma della rappresentanza militare.
A quattordici anni dalla sua costituzione con il Dlgs.199/95, il ruolo, di cui all’interno del Corpo non se ne avvertiva il bisogno, è stato relegato in un limbo funzionale marginale, anche se si tratta di Ufficiali di Polizia Tributaria e Giudiziaria. Detto ruolo vive un certo abbandono anche da parte dell’Istituzione che tende preferibilmente a valorizzare altre categorie di personale. Ne è un esempio concreto la recente istituzione della figura dell’”investigatore economico finanziario” rivolta esclusivamente al personale del ruolo ispettori, quasi che i sovrintendenti fossero titolari di funzioni di P.g. e P.t. diverse dai precedenti, nonostante i lunghi corsi di formazione frequentati. Non per ultimo, anche il tentativo peraltro sostenuto dalla nostra Amministrazione, di rivedere i distintivi di grado in armonia con quelli della Polizia di Stato è naufragato in previsione di un eventuale ed irrinunciabile riordino dei ruoli.
Riordino dei ruoli e delle funzioni
Il problema di cui al punto precedente, può trovare adeguata soluzione solo ed esclusivamente ridisegnando un ordinamentale la cui architettura si basi sulle funzioni di Polizia Economico Finanziaria, in via esclusiva, di cui e titolare il Corpo, come previsto dal D.Lgs n.68/2001.
Già in passato l’allora Comandante Generale Gen. C.A. Rolando Mosca Moschini ebbe occasione di rappresentare, in audizione presso gli organi parlamentari relativamente i lavori del D.Lgs summenzionato, che il Corpo necessitava di un numero maggiore di Ufficiali di Polizia Giudiziaria e Tributaria anziché di figure di più modesto profilo.
Attualmente le Forze di Polizia sono le uniche che non hanno beneficiato di riqualificazioni come invece avvenuto per il pubblico impiego grazie alla Legge 165/2001.
Occorre pertanto ridisegnare una moderna polizia economico finanziaria, dove il personale che è l’unica vera risorsa di ogni organizzazione trovi la giusta collocazione con funzioni certe legate anche se vogliamo al grado ma che siano definite ed attuali ai nuovi compiti e alle sfide che il contesto europeo ci impone. Attualmente all’interno dei ruoli contrattuallizzati riscontriamo circa 27 posizioni parametrali che non corrispondono certo ad un organismo snello ed efficiente e che contribuiscono alla confusione che Ella può ben comprendere. Per questo ritengo che il c.d. “riordino dei ruoli” del personale sia irrinunciabile e che le somme stanziate già dall’articolo 3, comma 55, secondo periodo della Legge 24 dicembre 2003, n.350 relativa agli anni 2004, 2005, 2006, 2007 e 2008, debbano essere al più presto impiegate solo ed esclusivamente a tale scopo, con precedenza a quelle categorie di maggior sofferenza perché non direttamente interessate dagli ultimi provvedimenti di riordino.
Bologna, 08 ottobre 2009
V.Brig. STEFANO CASTELLI
delegato Co.Ba.R. Emilia Romagna X mandato
già delegato Co.Ce.R. VIII mandato