IL COCER CARABINIERI ALLA CAMERA SUL RIORDINO DELLE CARRIERE: INUTILE DISCUTERNE FINCHE’ NON CI SONO LE RISORSE, LE SOMME ACCANTONATE SIANO DESTINATE AL CONTRATTO

venerdì 16 ottobre 2009

CONSIGLIO CENTRALE DI RAPPRESENTANZA

- SEZIONE CARABINIERI -

 

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Il riordino dei ruoli e delle carriere del personale delle forze di polizia e delle forze armate (Atto Camera 137) rappresenta un importante punto di svolta in quanto permetterà di ottenere dei riconoscimenti sia professionali sia economici che da tempo sono richiesti da tutto il personale e di armonizzare le carriere all’interno del comparto, eliminando così definitivamente le notevoli ed ingiustificate sperequazioni che sono oggi spesso la principale fonte di disagio, discussione e malcontento. Si osserva tuttavia che il costo della riforma non può essere sostenuto con le esigue risorse attualmente disponibili, che ammontano a 119 milioni di euro, bensì né servirebbero oltre 900 milioni di euro.

Ne consegue che per poter procedere ad un riordino dei ruoli e delle carriere completo e definitivo, che interessi quindi tutte le categorie, ufficiali, marescialli, brigadieri, appuntati e carabinieri, partendo naturalmente da queste ultime le quali, di fatto, hanno subito, con la precedente riforma del 1995 ( D L.vo 198/95 modificato dal D.L.vo 83/01), gli effetti più negativi del citato provvedimento di legge e che pertanto sollecitano un intervento legislativo riparatore, sarebbero necessarie ulteriori risorse (circa 800 milioni) che il Governo dovrebbe stanziare a partire dalla Legge finanziaria 2010.

Siamo consapevoli che il momento finanziario non sia favorevole e che non sarà possibile reperire risorse aggiuntive da destinare al riordino se non incidendo su altri settori, che sono però attualmente considerati prioritari dal Governo (manovra quindi che riteniamo assolutamente improponibile), ovvero, in un prossimo futuro, dalle entrate derivanti dal c.d. “scudo fiscale”.

Riteniamo, pertanto che non sia opportuno discutere, in questa fase, di un disegno di legge che non abbia una adeguata copertura finanziaria e di conseguenza auspichiamo/ richiediamo che il dibattito parlamentare sia rimandato al momento in cui , onde il Governo avrà reperito le necessarie risorse finanziare per il riordino.

In merito alle risorse residue destinate per il riordino dei ruoli, pari a 533 milioni di euro, si segnala l’opportunità di destinarle per le esigenze del personale sotto forma di una tantum atteso che le risorse contrattuali per il biennio economico 2008/2009 ammontanti a 585 milioni e quelle stanziate per il contratto triennale 2010/2012 pari a 1 miliardo e 800 milioni di euro per tutto il personale del pubblico impiego sono assolutamente irrisorie ed insufficienti.

Si allega specchio riepilogativo delle risorse finanziarie disponibili.

 


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