DOPO LE CONTESTAZIONI IN PIAZZA IL MINISTRO BRUNETTA RISPONDE:” "A CHI GIOVA NEGARE L'IMPEGNO A FAVORE DEL COMPARTO SICUREZZA-DIFESA?" AUMENTI PER 86 EURO MENSILI E RISORSE PER IL RIORDINO.

giovedì 05 novembre 2009

28/10/2009 - SICUREZZA: PORTAVOCE BRUNETTA "A CHI GIOVA NEGARE L'IMPEGNO DEL GOVERNO E DEL MINISTRO A FAVORE DEL COMPARTO SICUREZZA-DIFESA?"
 

Resta davvero difficile comprendere per quale motivo i rappresentanti del comparto sicurezza-difesa abbiano individuato nel Ministro Brunetta il capro espiatorio delle loro proteste. Se si raffrontano le misure di razionalizzazione della spesa adottate per tutto il pubblico impiego con quelle specifiche del settore, si può infatti facilmente constatare come il comparto sicurezza-difesa abbia rappresentato per il Governo una peculiarità specifica. E' stato infatti proprio il Ministro Brunetta a decidere che nell'ambito della lotta all'assenteismo venissero introdotte specifiche deroghe per il comparto sicurezza-difesa al nuovo e generale regime di malattia dei dipendenti pubblici. E' stato proprio il Ministro Brunetta a decidere che si escludesse questo comparto dal taglio del 10% sui fondi di amministrazione delle risorse destinate alla contrattazione integrativa. E' stato infine proprio il Ministro Brunetta a decidere che la componente sindacale di questo comparto venisse esclusa dalla riduzione del 15% dei distacchi, delle aspettative e dei permessi sindacali che è stata invece già attuata nel restante settore statale. Va poi sottolineato come, sia pure a fronte della grave situazione finanziaria del Paese, siano state appostate specifiche risorse per procedere, in deroga alla normativa vigente, a nuove assunzioni nel comparto.
Sul fronte della contrattazione, occorre ricordare che il Ministro Brunetta ha firmato lo scorso marzo i contratti relativi al quadriennio normativo 2006-2009 e al primo biennio economico 2006-2007.
Per quanto riguarda gli aspetti economici, considerando anche il beneficio pro capite di circa 124 euro mensili già riconosciuto dai precedenti provvedimenti, l'incremento complessivo del biennio 2006-2007 è stato pari a circa 160 euro mensili, per un aumento pari al 6,3%. Inoltre, con il medesimo accordo è stata rinnovata anche la parte giuridica del quadriennio 2006-2009, che non veniva compiutamente riformata dal 2002. Nello specifico, le innovazioni normo-economiche più rilevanti hanno riguardato l'importo del buono pasto (incrementato da 4,65 a 7 euro), l'incremento della misura oraria del lavoro straordinario di circa 1,50 euro (valore medio), il trattamento di missione, l'assegno di funzione (incrementato per gli assistenti capo di circa 65 euro mensili e, in linea generale, corrisposto al compimento di 27 anni di servizio, in luogo degli attuali 29, nonché al compimento dei 32 anni di servizio), l'incremento delle risorse destinate agli asili nido nonché quello del fondo di efficienza dei servizi istituzionali
Quanto al rinnovo contrattuale del biennio 2008-2009, è bene ricordare che se per tutto il pubblico impiego i contratti si sono chiusi con un aumento medio di circa 70 euro mensili, per il comparto sono state invece stanziate risorse che consentiranno a regime aumenti pari a 86 euro mensili. Proprio ieri il Ministro Brunetta - riunitosi a Palazzo Chigi insieme al sottosegretario Letta e ai sottosegretari Crosetto e Mantovano - ha individuato ulteriori risorse (almeno 100 milioni di euro) per la contrattazione del biennio 2008-2009. Nella stessa riunione è stata poi assicurata un'ampia disponibilità per accertare la possibilità di destinare risorse incrementali per il riordino delle carriere. Va infine ricordato come per la prima volta un disegno di legge del Governo contenga (anche per volontà del Ministro Brunetta) una norma volta a riconoscere nei suoi vari risvolti la specificità del ruolo degli appartenenti alle Forze di polizia e alle Forze armate.
Questi, in sintesi, i provvedimenti che il Ministro Brunetta e l'intero Governo hanno adottato a favore del comparto sicurezza-difesa in un anno di difficile crisi economica. Nondimeno, crediamo sia davvero difficile riscontrare negli anni precedenti un bilancio più favorevole per i suoi appartenenti. A chi giova negare l’evidenza? A chi giova buttare all'aria l'impegno del Governo nel valorizzare un settore così strategico e importante per la sicurezza del Paese? A chi giova far saltare il tavolo della contrattazione senza nemmeno sedersi a discuterne? Le forze di sicurezza e di difesa non hanno certo bisogno di questi comportamenti per veder riconosciuto il loro lavoro e i loro sacrifici. Ha ragione il Capo della polizia Manganelli quando esalta il ruolo straordinario che la polizia ha avuto per la sicurezza del Paese ed è per questo che il Governo è sempre pronto a riconoscere i giusti diritti per il lavoratori del settore. Questi ultimi sappiano però che il Governo non ha alcuna intenzione di cedere a ricatti, a manifestazioni di piazza e a strumentalizzazioni politiche.

 


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