DOCUMENTI DEL CONGRESSO FICIESSE: LA PROGRESSIONE DI CARRIERA NELLE FORZE DI POLIZIA, LA RIFORMA INCOMPIUTA E LE ANOMALIE DEL NOVELLO RUOLO SOVRINTENDENTI – dalla Sezione Ficiesse di Genova
Pubblichiamo il documento consegnato dai delegati della sezione Ficiesse di Genova al Congresso nazionale dell'Associazione del 14 novembre 2009.
LA PROGRESSIONE DI CARRIERA NELLE FORZE DI POLIZIA, LA RIFORMA INCOMPIUTA. LE ANOMALIE DEL NOVELLO RUOLO SOVRINTENDENTI
La storia delle anomalie nella progressione di carriera ha origini lontane e radici profonde nel tempo. La consapevolezza del diritto, riconosciuto dalla Costituzione, al miglioramento delle condizioni di lavoro ed economiche, si sviluppa e si diffonde tra gli addetti alla sicurezza negli anni 70, quando finanzieri e poliziotti democratici iniziano a reclamare a gran voce il riconoscimento dei diritti fondamentali di cittadini e lavoratori:
Smilitarizzazione, sindacalizzazione, carriera aperta dai gradi più bassi, effettivo impiego nel rispetto delle funzioni.( molti di voi ricordano: basta con i finanzieri camerieri, i finanzieri cuochi, i finanzieri tuttofare ecc…ecc…).
Sul versante dei diritti fondamentali sappiamo com’è andata.
Ha prevalso la scelta della divisione, utile a garantire una migliore gestione.
Ci troviamo così, ancora oggi, a vivere la grave anomalia per un Paese democratico, quella di vedere due corpi di polizia, CC e G.di F., militarizzati e privati dello strumento sindacale.
Per quanto riguarda, invece, la progressione di carriera e l’impiego nel rispetto delle funzioni, nessuna di queste Amministrazioni sembra abbia fatto dei grandi passi avanti.
Infatti siamo fermi agli anni settanta, nel tempo è aumentata solo la confusione tra ruoli, gradi e funzioni.
Dopo la legge 121/81, con la quale si è tentato di dare una risposta alle esigenze organizzative della Polizia di Stato, nel 1991 è intervenuta la Corte Costituzionale con la sentenza nr. 277, la quale metteva in chiaro che le funzioni dei sottufficiali dei carabinieri sono identiche alle funzioni degli ispettori della polizia di stato.
Da qui l’esigenza di un riordino delle carriere per il ripristino di un equo trattamento.
Il provvedimento legislativo arriva solo nel 95, senza però raggiungere quasi nessuno degli obiettivi prefissati, infatti, ancora oggi subiamo la disparità di trattamento tra i vari ruoli ed osserviamo impotenti la grande confusione tra qualifiche, funzioni ed effettivo impiego.
Particolarmente grave risulta la condizione in cui versa il ruolo sovrintendenti, incaricato a svolgere le funzioni del ruolo superiore si ritrova privato di un adeguato sbocco di carriera e fortemente penalizzato nel livello economico, ad aggravare le precarie condizioni, si aggiunge il trattamento penalizzante nel campo della formazione permanente.
Nonostante la legge delega nr.216 del 92 detti due principi fondamentali:
• il primo impone la scrupolosa corrispondenza tra funzioni assegnate e trattamento economico e di carriera - principio vigente nel pubblico impiego già dal 1983 con l’approvazione della legge nr.93 –
• il secondo stabilisce le modalità di accesso al ruolo superiore.
Ambedue sono stati disattesi a discapito dei sovrintendenti. Ruolo che oltre al danno, oggi, deve sopportare anche la beffa di vedersi privato della rappresentanza in seno al Co.ce.r..
Se proviamo ad osservare nel panorama Europeo delle forze armate e forze di polizia, non troviamo un ruolo corrispondente al nostrano sovrintendente, ed ovviamente, non esistono due ruoli con le medesime qualifiche impegnati nelle medesime funzioni.
Si nota spesso, invece, un’armonica e democratica progressione di carriera concretamente aperta a tutti gli appartenenti ai vari Corpi.
Il personale del ruolo sovrintendente vive con grande disagio la peculiare condizione lavorativa, il disagio maggiore deriva dal fato che pur essendo titolare delle impegnative qualifiche di ufficiale di polizia giudiziaria e tributaria, si vede costretto ad operare all’interno di un ruolo privo di un’adeguata progressione di carriera, schiacciato sotto il peso del ruolo ispettori (23 mila unità)che di fatto svolge le medesime funzioni.
I sovrintendenti vogliono attenzione e rispetto per il proprio lavoro e chiedono semplicemente che gli venga riconosciuto il criterio adottato per l’assetto retributivo dei dipendenti pubblici, criterio richiamato nella legge nr. 121/81 e consolidato in varie decisioni della Corte Costituzionale, il quale stabilisce che sulla base della omogeneità delle funzioni non può che spettare un identico trattamento economico.
La mancata applicazione di detto principio viola il combinato disposto agli artt. 3, 36, 97 della nostra Carta Fondamentale.
Inoltre, è appena il caso di ricordare che le buone regole, finalizzate ad una corretta progressione di carriera, costituiscono un importante presidio democratico interno.
La nostra proposta per un nuovo riordino prevede:
- l’attuazione di una vera “apertura di carriera” che parta dal basso;
- il sano equilibrio tra merito, titoli e anzianità di servizio;
- la concreta corrispondenza tra qualifiche, ruoli, funzioni, effettivo impiego.
Per il futuro, per avere una G.di F. più moderna e meglio integrata nella società, sarebbe opportuno prevedere due sole scuole: finanzieri ed ufficiali. Riservando l’accesso alla scuola finanzieri ai giovani con titolo di studio diploma di secondo grado, mentre per l’accesso alla scuola ufficiali va prevista una laurea di secondo livello.
In questo panorama politico, però, una semplice proposta ci appare scarsamente efficace, chiediamo quindi a ficiesse, uno sforzo ulteriore:
l’organizzazione di un ricorso collettivo teso a ripristinare i diritti costituzionali oggi negati al ruolo sovrintendenti.
A nostro modesto parere, solo dopo aver ripristinato e riconosciuto i diritti di lavoratori dei sovrintendenti, si creeranno le condizioni favorevoli per il miglioramento della progressione di carriera di appuntati, finanzieri ed ispettori. Nel supremo interesse del buon andamento dell’Amministrazione.
La nostra associazione fino ad oggi ha fatto molto per il riordino delle carriere ed in particolare per il ruolo sovrintendenti, con la pubblicazione di tante preziose lettere sulla prima pagina del sito, e con il topic sul forum dedicato al ruolo sovrintendenti, dal quale sarà tratto il “Libro Bianco dei Sovrintendenti”.
SEZIONE FICIESSE DI GENOVA