LETTERA DELL'ON. MAURIZIO TURCO: IL MIO SCIOPERO DELLA FAME CONTRO LA PROROGA DELLA RAPPRESENTANZA E PER I MILITARI TRADITI

martedì 24 novembre 2009

Cari amici,

tra gli obiettivi del mio sciopero della fame che è oggi giunto al 17° giorno c'è quello di contrastare la proroga della rappresentanza militare.

Già la vita del militare è difficile. Si parte per servire lo Stato e finisce che lo "Stato" si serve di te. Lo "Stato" sono i servitori infedeli, quelli che hanno tradito nei fatti il giuramento di fedeltà alla Repubblica, alla Costituzione, alla Democrazia, al Rispetto dei diritti umani fondamentali. Perché questo è lo Stato che abbiamo deciso di servire dalle diverse postazioni: militari, carabinieri, poliziotti, finanzieri, agenti penitenziari, vigili del fuoco, . Consentitemi di aggiungere anche parlamentari e magistrati. Anche se spesso "noi" prima d'altri non solo diamo un esempio negativo ma infrangiamo quel giuramento che non facciamo ma che dovremmo fare e il cui tradimento dovrebbe essere molto costoso per chiunque lo tradisca.

Il silenzio su questa mia iniziativa è totale: li capisco. Capisco gli stati maggiori delle forze armate, della magistratura, del giornalismo, dei partiti.
Li capisco perché loro sanno che insieme a questa battaglia c'è quella per la "Verità per i militi noti traditi dallo Stato che servivano" con tutto quello che comporta di critica radicale al sistema della sanità militare, dell'uranio militare, dei vaccini militari, delle polveri sottili militari, delle morti oscure militari. E delle l.oro chiarissime responsabilità militari.

E poi ci sarà la battaglia per la "Verità sul bilancio della difesa".
Anziché 131 cacciabombardieri (poi ci spiegheranno anche che ci devono fare...) ne potrebbero acquistare la metà: con 6 miliardi di euro si potrebbero riordinare le carriere di tutto il pubblico impiego, rendere le caserme abitabili, avere gli alloggi per i militari, risorse e strutture per l'addestramento, l'aggiornamento e la formazione continua....
Ci devono spiegare quale altro esercito al mondo ha più comandanti che comandati e questo spiega anche il perché dell'accanimento sul singolo comandato.

Io sono un cittadino che attualmente è deputato e credo che gli uomini e le donne che sulla base di un mandato che gli deriva dalla Costituzione che devono garantire la difesa, l'ordine e la sicurezza siano sostanzialmente maltratti dallo Stato attraverso gli Stati maggiori. Questa mia convinzione mi porta oggi a fare lo sciopero della fame perché credo che la proroga della rappresentanza militare è un ulteriore schiaffo alla dignità dei militari. In questo caso non è il portafoglio (già fortemente colpito) ad essere colpito ma la dignità, l'intelligenza, la libertà di donne e uomini che dovrebbero far rispettare le leggi e devono assistere alla violazione della legge.

Io questo sciopero della fame lo continuerò fino a quando il Parlamento non avrà detto l'ultima parola, intanto al Senato abbiamo depositato una eccezione di Costituzionalità sulla proroga della rappresentanza. Subito dopo bisogna partire con le denunce.

Per evitare questo scempio ti invito
- a inviare subito una mail a tutti i senatori
- a raccogliere le disponibilità dei tuoi colleghi ad associarsi alla denuncia che presenteremo se il Parlamento ratificherà questo scempio della legalità
- Infine... potresti far circolare questa email tra colleghe, colleghi, amiche e amici?

Noi andiamo avanti!

Grazie,
Maurizio Turco

 

 


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