RUBA PLAYSTATION IN CENTRO COMMERCIALE, FINANZIERE ARRESTATO - LA GDF DENUNCIA UNA SOCIETA' PER VIOLAZIONE DELLA PRIVACY
RUBA PLAYSTATION IN CENTRO COMMERCIALE, FINANZIERE ARRESTATO
(ANSA) - LANCIANO (CHIETI), 2 NOV - Ha rubato una playstation in un centro commerciale, ma e' stato sorpreso e arrestato dai Carabinieri: protagonista dell'episodio un finanziere di Castelfrentano (Chieti), che presta pero' servizio a Roma, Marcello Di Giacomo, di 31 anni, accusato di furto aggravato.
Il giovane e' stato sorpreso all'interno del centro commerciale Pianeta-Conad di Lanciano dopo essersi impossessato di una playstation. L'arresto del finanziere e' stato convalidato: il giovane e' stato scarcerato. Il processo per direttissima si terra' il prossimo 9 novembre.(ANSA).
BUONGIORNO.IT:CROLLO BORSA SU ACCUSE VIOLAZIONE PRIVACY/ANSA
TITOLO CEDE 6,6%. PM, PER 450MILA CASI ILLECITO TRATTAMENTO DATI
(ANSA) - MILANO, 3 NOV - Bufera in Borsa su Buongiorno Vitaminic dopo che oggi la societa', denunciata dalla guardia di finanza e per la quale il pm Gianluca Bragho' ha chiuso le indagini, ha ammesso l' avviso giunto a carico dell'amministratore delegato, del responsabile trattamento dati e della societa' stessa in seguito agli accertamenti fatti dalla magistratura sul sito Buongiorno.it riferibile alla societa'. Il titolo, quotato al Nuovo Mercato e al Nasdaq di Wall Street, ha ceduto in Piazza Affari il 6,62% sul prezzo di riferimento chiudendo a 1,693 euro (1,813 alla vigilia). Sono passate di mano 2,857 milioni di azioni rispetto ad una media giornaliera di 447.000: il 3,74% del capitale sociale.
Le accuse della magistratura riguardano la frode informatica e la violazione della privacy. Questo, mentre la societa' come persona giuridica e' stata indagata in base alla legge 231 del 2001 che impone la costituzione di determinati modelli organizzativi al fine di prevenire gli illeciti.
In pratica, secondo le ipotesi mosse al termine dell'operazione di accertamenti di polizia denominata ''Newsletter'', la Guardia di finanza avrebbe accertato un illecito trattamento dei dati personali di oltre 450 mila persone. Questo nell'ambito di un' inchiesta che sta proseguendo, visto che la societa' oggetto dell' indagine gestisce infatti in via diretta o indiretta altri database contenenti i dati personali di quasi 50 milioni di utenti italiani e stranieri iscritti a varie newsletter. Si tratta della prima operazione di questo genere dall' entrata in vigore del nuovo testo unico sulla privacy.
In particolare secondo gli accertamenti, e' stato ricostruito che la societa' era stata incaricata di gestire, per conto di un' altra impresa on line, il database degli iscritti a una newsletter abbinata a un noto sito internet. Dopo la risoluzione del contratto con il titolare del sito, la societa' secondo gliinvestigatori avrebbe continuato ad utilizzare il sistema informatico di gestione del servizio di newsletter inviando migliaia di e-mail pubblicitarie agli abbonati senza averne chiesto il preventivo consenso (il cosiddetto spamming). Secondo l' accusa da qui e' derivato un immediato e rilevante vantaggio per il mancato pagamento degli introiti al titolare del sito e per l' abusiva diffusione dei messaggi pubblicitari. Inoltre, vi sono stati in base agli accertamenti problemi per gli utenti che in molti casi si sono trovati nell' impossibilita' di eliminare i messaggi non autorizzati dalla propria casella di posta elettronica.
Gli elementi acquisiti nell' inchiesta sono stati comunicati dalle Fiamme Gialle anche al Garante per la protezione dei dati personali che dovra' ora pronunciarsi su un' eventuale sanzione amministrativa a titolo di risarcimento danni che puo' arrivare fino a 250 euro per ogni comunicazione indesiderata.
Da parte sua, Buongiorno ha diramato una nota in serata dove si dichiara ''tranquilla di poter chiarire completamente presso le autorita' competenti la posizione propria e dei propri manager'', che viene definita ''assolutamente corretta dal punto di vista dei rapporti contrattuali con terzi e del rispetto delle norme sulla privacy''.
Buongiorno, inoltre, ''nega nel modo piu' assoluto di aver continuato a gestire una lista di terzi dopo la risoluzione del contratto, voluto da Buongiorno stessa, nell'ambito di un programma di miglioramento degli standard di gestione e tutela della privacy, imposto da Buongiorno alle terze parti ospitate sulla propria piattaforma''.
La societa' sostiene che ''le indagini nascono dalla denuncia di un terzo proprietario di una lista ospitata che si era rifiutato di uniformarsi alle best-practice indicate da Buongiorno''. Una denuncia di cui ''Buongiorno sta valutando il contenuto'' per ''assumere le piu' opportune iniziative giudiziali nei confronti del terzo denunciante''. (ANSA).