INDAGINE CONOSCITIVA SULLA CONDIZIONE MILITARE: IL RESOCONTO SOMMARIO DELL'AUDIZIONE AL SENATO ED I DOCUMENTI DEI COCER DELLE FORZE ARMATE
Legislatura 16º - 4ª Commissione permanente - Resoconto sommario n. 113 del 10/02/2010
Seguito dell'indagine conoscitiva sulla condizione del personale delle Forze armate e delle Forze di polizia ad ordinamento militare: audizione di rappresentanti del COCER Interforze
Riprende l’indagine conoscitiva, sospesa nella seduta pomeridiana del 3 febbraio scorso.
Il generale ROSSI illustra le principali problematiche evidenziate dal COCER dell’Esercito in ordine alla condizione militare, sottolinenando l’esigenza di pervenire in tempi congrui ad una compiuta definizione della normativa sulla specificità della suddetta condizione, ad un’efficace riforma del sistema pensionistico (attraverso la piena coincidenza della realizzazione del sistema contributivo e dell’istituzione di opportuni fondi di previdenza complementare), alla definizione di una normativa di riferimento in ordine alle problematiche connesse ai benefits ed agli organismi di protezione sociale, alla revisione del trattamento economico e ad un efficace riordino delle carriere.
Rimarca inoltre la necessità sia di una rivisitazione della disciplina dei concorsi interni per i ruoli di volontario in ferma permanente e di sergente, sia di un’efficace riforma degli istituti di rappresentanza (a seguito delle inadeguatezze dell’attuale normativa), sia, infine, l’opportunità di definire, in ambito sanitario, un quadro giuridico specifico relativo alle patologie gravi. Evidenzia, quindi, le delicate problematiche, di ordine giuridico, economico e previdenziale, connesse con l’impiego in ambito internazionale.
L’oratore pone quindi l’accento sulla progressiva erosione delle risorse disponibili, che incide in maniera rilevante su importanti e delicati aspetti quali l’addestramento, le infrastrutture ed il benessere del personale. Sulla base di queste premesse, gli organismi di rappresentanza ritengono necessario considerare prioritarie le esigenze singole e familiari dell’uomo rispetto agli investimenti su altri sistemi d’arma, decentrando il più possibile le infrastrutture nelle zone centro-meridionali del Paese (al fine sia di contrastare al meglio le minacce provenienti dall’attuale scenario geo-politico, sia di favorire una migliore qualità della vita del personale, in gran parte proveniente da quelle regioni e favorito da un minor costo della vita), definendo un nuovo ed efficace modello di Difesa (in grado di risolvere le numerose problematiche legate alla chiusura di enti, agli esuberi, alle riduzioni dei profili di carriera ed al reinserimento nel mondo del lavoro dei congedati senza demerito), e stilando un puntuale piano programmatico per il raggiungimento degli obiettivi prefissati, scaglionato nel tempo e calibrato in relazione alle possibilità del Paese.
Prende quindi la parola il capitano di fregata ANSELMI, evidenziando le principali problematiche che coinvolgono il personale della Marina militare. Nel dettaglio, spiccano la mancanza di strutture socio ricreative per il personale di truppa, le scarse risorse dedicate alla mobilità di impiego, l’assenza di un’equa ripartizione dei periodi di imbarco, la mancanza di un efficace sistema di previdenza complementare a fronte dell’introduzione del modello pensionistico contributivo, le problematiche inerenti alla formazione tecnica e professionale ed i mancati risarcimenti a favore del personale deceduto o rimasto invalido a seguito dell’esposizione senza precauzioni alle polveri di amianto.
Rileva, inoltre, la necessità di procedere ad una riforma dell’istituto della rappresentanza militare, e di individuare opportune soluzioni in ordine alle questioni inerenti agli alloggi di servizio, particolarmente sentite dal personale.
Conclude sottolineando sia l’opportunità di procedere all’abrogazione degli articoli 64 e 65 del decreto del Presidente della Repubblica n. 545 del 1986 (che prevedono sanzioni, come la consegna di rigore, che, quando applicate, possono privare arbitrariamente il militare della libertà individuale), sia la necessità di un intervento legislativo volto a migliorare le remunerazioni economiche, commisurandole con gli incarichi, le responsabilità e l’anzianità raggiunta.
Il maresciallo CIAVARELLI illustra quindi la condizione del personale delle Capitanerie di porto, rimarcando le condizioni di incertezza in cui esso si trova ad operare in assenza di un quadro legislativo tale da definire puntualmente le dipendenze (ripartite tra diversi dicasteri) e le funzioni, e sottolineando l’opportunità, anche in considerazione dei particolari incarichi assegnati, di una revisione degli attuali trattamenti economici.
Con riferimento alle problematiche del personale dell’Aeronautica militare, il capitano VITALE sottolinea le carenze dell’attuale quadro normativo, che non assicura adeguata pubblicità al meccanismo degli avanzamenti di grado ed alla gestione dei trasferimenti.
Lamenta inoltre il diffuso demansionamento del personale (vittima della mancata attuazione di quanto previsto dalla legge n. 168 del 2005 in ordine alla gestione degli esuberi) e la mancata istituzione di adeguate forme di previdenza complementare, sottolineando al contempo la necessità di introdurre un’adeguata valorizzazione del percorso dirigenziale degli ufficiali.
Il maresciallo TOSIANI pone quindi l’accento sull’opportunità di procedere ai necessari riallineamenti dei ruoli dei marescialli e dei sergenti dell’Aeronautica, duramente colpiti da una stratificazione normativa che ha dato luogo ad un’ingiustificata riduzione qualitativa delle mansioni assegnate.
Sulle problematiche inerenti al demansionamento pone l’accento anche l’aviere scelto LEONE, sottolineando la forte demotivazione, conseguente all’espandersi di tale fenomeno, riscontrabile nel personale volontario.
Interviene brevemente il presidente CANTONI, invitando gli oratori a tenere conto, in ordine agli auspicati processi di riforma, della particolare complessità dei procedimenti legislativi di cui alla normativa vigente. Inoltre, a suo avviso, alcune delle problematiche menzionate sembrano esulare dalla specifica competenza della Commissione.
Con riferimento al personale dell’Arma dei carabinieri, il maresciallo luogotenente MOLA osserva quindi che esso è soggetto ad una pluralità di norme disciplinari che andrebbero, a suo avviso, ampiamente rivisitate, tenendo conto della specificità della condizione militare rispetto a quella riscontrabile -in via generale- nel pubblico impiego.
L’oratore pone inoltre l’accento sulla necessità di aumentare le risorse economiche da destinare al comparto difesa e sicurezza, sull’opportunità di introdurre dei sistemi di previdenza complementare, sull’urgenza di un efficace riordino dei ruoli e delle carriere ed infine sulla necessità di revisione dei tempi procedimentali in ordine al riconoscimento delle cause di servizio.
Conclude rimarcando le delicate problematiche inerenti la disponibilità di alloggi di servizio ed auspicando il reperimento di ulteriori risorse economiche per far fonte alle attuali carenze organiche dell’Arma.
L’appuntato scelto TAIANI pone l’accento sulle obiettive difficoltà in cui versa il personale dell’Arma, soprattutto in ordine alla mobilità ed all’inadeguatezza del trattamento economico.
Il brigadiere TARALLO sottolinea quindi gli sforzi compiuti dall’Arma e dai suoi organismi di rappresentanza per favorire il benessere del personale, di cui è limpida testimonianza la normativa interna in ordine al ricongiungimento familiare.
In rappresentanza del personale della Guardia di finanza interviene, da ultimo, il colonnello BARTOLONI, lamentando il progressivo ridursi delle risorse finanziarie, strumentali ed umane a disposizione del Corpo. Non va inoltre sottovalutata l’insufficienza degli attuali trattamenti economici, soprattutto alla luce dello stallo in cui versa la trattativa per il rinnovo contrattuale.
L’oratore pone quindi l’accento sul mancato rispetto degli impegni maturati in sede di concertazione e sull’assoluta necessità di introdurre, per il personale del Corpo, adeguati strumenti di previdenza complementare, sottolineando, altresì, gli effetti negativi prodotti dai tagli operati sull’esercizio in ordine alla vita nei luoghi di lavoro.
Auspica, infine, una riforma dell’istituto della rappresentanza militare in grado di superare i limiti dell’attuale disciplina.
I commissari presenti formulano alcuni quesiti ed osservazioni.
Il senatore SCANU (PD) chiede delucidaizoni in ordine al trasferimento di gran parte delle sedi operative nelle aree centro-meridionali del Paese. Domanda quindi se in seno alle rappresentanze sia maturata un’accezione condivisa in ordine al riconoscimento giuridico della specificità del comparto.
Con riferimento, quindi, alle problematiche inerenti al personale della Marina, domanda quali siano le determinazioni assunte dalle rappresentanze a seguito dei mancati risarcimenti per i danni causati dall’esposizione all’amianto, nonché ulteriori ragguagli in ordine alla situazione alloggiativa del personale delle Capitanerie di porto.
Conclude chiedendo se, in seno alle rappresentanze, sia ritenuto opportuno assumere una posizione unitaria in ordine alla riforma dell’istituto.
Replica il generale ROSSI, osservando innanzitutto che il trasferimento nel centro-sud del Paese di gran parte delle strutture appare giustificato sia da evidenti ragioni di carattere operativo, sia dalla necessità di favorire il riavvicinamento del personale (reclutato per oltre l’80 per cento in quelle regioni), al luogo di origine, con conseguenti e positivi riflessi sul benessere dello stesso.
Rileva quindi che, al momento, non è ancora maturata in seno alle rappresentanze una posizione unitaria in ordine alle problematiche inerenti la specificità della condizione militare e la riforma degli stessi istituti della rappresentanza militare, anche se vi è un continuo sforzo in tale direzione.
Il senatore TORRI (LNP) formula dei rilievi critici sia in ordine al trasferimento di gran parte delle strutture nelle regioni centro-meridionali del Paese, sia in ordine al demansionamento di alcune categorie di personale, osservando che le oggettive difficoltà in cui versa il personale militare non sono comunque indice di una mancanza di attenzione da parte delle Istituzioni.
Il senatore DEL VECCHIO (PD), dopo aver rimarcato l’importanza del processo di professionalizzazione delle Forze armate, sottolinea la divergenza tra le problematiche emerse nell’odierno dibattito rispetto a quanto rappresentato dagli organismi di vertice nel corso delle precedenti audizioni.
Ad avviso del senatore PEGORER (PD), le criticità evidenziate dalle rappresentanze nell’odierna seduta non devono comunque portare ad un’indebita svalutazione dell’attuale modello professionale di difesa.
L’oratore domanda quindi se un’eventuale normativa quadro sulla condizione militare possa essere in grado di ricomprendere e soddisfare tutte le peculiari problematiche delle singole Forze armate.
Il PRESIDENTE sottolinea l’importante ruolo svolto dalla Commissione, sempre disponibile ad ascoltare le istanze delle rappresentanze, invitando tuttavia a distinguere le problematiche inerenti alla legislazione da quelle di altra natura.
Con riferimento, quindi, alla delicata questione dell’esposizione all’amianto, osserva che la tematica è all’attenzione del Parlamento, che ha all’esame specifici provvedimenti sul punto.
La senatrice NEGRI (PD), dopo aver osservato che i rilievi formulati dalle rappresentanze sul sistema pensionistico attengono a problematiche che investono tutto il pubblico impiego, sottolinea la necessità di soddisfare le esigenze di tutti coloro che, prossimi al congedo, desiderano proseguire la loro carriera nella Forza armata di appartenenza.
Con riferimento alla situazione alloggiativa del personale delle Capitanerie di porto, il maresciallo CIAVARELLI osserva che le maggiori difficoltà incombono sul personale a basso reddito, che non beneficia delle unità abitative a disposizione.
Il maresciallo luogotenente TRINX sottolinea la necessità, per il Corpo della Guardia di finanza, di poter disporre di un organismo di rappresentanza autonomo rispetto al COCER Interforze.
Il maresciallo luogotenente MOLA rimarca le particolari problematiche inerenti la disciplina previdenziale, particolarmente sentite dal personale dell’Arma.
Il PRESIDENTE ribadisce la costante attenzione prestata dalla Commissione, per quanto attiene alla sua sfera di competenza, in ordine alle problematiche emerse nel dibattito.
Il generale ROSSI sottolinea la piena lealtà alla nazione da parte delle Forze armate, ponendo l’accento sugli elementi costruttivi emersi nel dibattito.
Poiché nessun altro chiede di intervenire, il PRESIDENTE dichiara conclusa l’odierna procedura informativa.
Il seguito dell’indagine conoscitiva è quindi rinviato.
La seduta termina alle ore 17.