GDF, LA RIVINCITA DI POLLARI E SPECIALE. RIVOLUZIONE ALLE FIAMME GIALLE. SALGONO I FEDELISSIMI DEI 2 GENERALI (ItaliaOggi )

venerdì 19 febbraio 2010

ItaliaOggi - Numero 041 pag. 4 del 18/2/2010

PRIMO PIANO

Rivoluzione alle Fiamme Gialle. Salgono i fedelissimi dei 2 generali


Nomine fra qualche giorno. Carbone all'intelligence, Buratti alle operazioni e deminutio per De Gennaro


 

di Stefano Sansonetti

È questione di giorni. Di certo quello che sta per partire è un vorticoso valzer di poltrone alla Guardia di Finanza. A essere interessato è un drappello di generali, tutti pezzi da novanta delle Fiamme Gialle. Le caselle, in questi momenti, sono in via di definizione. Ma lo scenario che sta emergendo, e che ItaliaOggi è in grado di anticipare, di fatto porta alla ribalta Nicolò Pollari, ex capo del Sismi e generale della Gdf (coinvolto nelle inchieste sull'archivio Sismi e sul rapimento di dell'imam Abu Omar), e Roberto Speciale, oggi deputato del Pdl e comandante generale del corpo fino al giugno del 2007, quando venne sostituito da Cosimo D'Arrigo (dopo un braccio di ferro con l'allora viceministro dell'economia, Vincenzo Visco, che approdò anche sul tavolo della procura). I cambiamenti su cui si lavora, in effetti, sembrano destinati a far salire alcuni fedelissimi dei due generali.
Tra gli spostamenti in cantiere spicca quello di Michele Carbone, già capo della segreteria di Speciale e teste d'accusa nei confronti di Visco, al quale all'epoca vennero imputate pressioni sullo stesso Speciale per azzerare i vertici della Gdf in Lombardia. Ebbene Carbone, che oggi è capo ufficio del comandante generale, andrà a guidare lo strategico II reparto, quello da cui dipende tutta l'intelligence. Qui, se l'operazione andrà in porto, prenderà il posto di Renato Russo.
Altro movimento importante dovrebbe riguardare Bruno Buratti, attualmente capo ufficio di Nino Di Paolo, comandante in seconda della Gdf, particolarmente stimato da Pollari. Buratti prenderebbe il posto di Giuseppe Vicanolo al comando del III reparto operazioni.
Una poltrona di rilievo è in serbo anche per Vito Augelli, che oggi dirige il nucleo di polizia tributaria di Roma e che in passato ha ricevuto la bellezza di 16 encomi da Speciale. Augelli si dovrebbe sistemare a capo del V reparto relazioni esterne e comunicazione, ora guidato da Rosario Lorusso. Quest'ultimo, che Visco rimosse dal nucleo regionale Lombardia della polizia tributaria, è in predicato di andare a dirigere l'Accademia di Bergamo. Novità in arrivo anche alla Scuola di polizia tributaria. In pole position per la sua direzione è Giorgio Toschi, che ora guida il comando regionale della Toscana. Alla Scuola Toschi subentrerebbe a Saverio Capolupo, mentre il comando regionale della Toscana è destinato a Vicanolo, come detto in uscita dal III reparto operazioni. Spostamento in vista anche per Fabrizio Carrarini, che ha lavorato proprio con Vicanolo al III reparto e che è destinato alla guida degli affari giuridici e legislativi della Fiamme Gialle.
Tra i vari spostamenti sembra prepararsi qualche «deminutio». Andrea De Gennaro, fratello di Gianni De Gennaro (ex capo della polizia e ora nei servizi segreti alla guida del Dis), sta per perdere il comando provinciale di Roma. Sembra che per lui si stia pensando a un corso annuale di qualificazione. Si tratta di una procedura che sulla carta dovrebbe preludere all'assegnazione di un incarico di prestigio, ma di fatto la lettura che se ne dà è del tutto diversa. Al suo posto, a Roma, è in procinto di arrivare Ignazio Gibilaro, ora a capo del comando provinciale di Catania. Gibilaro, molto stimato da Pollari, anni fa condusse anche un'indagine sul leader dell'Idv, Antonio Di Pietro. Destinato a perde terreno anche Giovanni Mainolfi, già vicecapo di gabinetto del ministro dell'economia, Giulio Tremonti (prima che l'incarico venisse ricoperto dal generale Vincenzo Delle Femmine). Anche per Mainolfi, che oggi guida il comando provinciale di Napoli, si prepara un corso di qualificazione.
Dettaglio non secondario: le nomine stanno passando per le mani di Giuseppe Zafarana, oggi alla guida del reparto della Gdf che si occupa di personale e in passato capo dell'ufficio di Speciale.


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