CALUNNIA NEI CONFRONTI MARESCIALLI GDF, ASSOLTO VALDOSTANO - FISCO:PARADISI;2MILA FURBETTI IN MIRINO,ESPORTATI 2 MLD - SICUREZZA:LA RUSSA,CONFERMO INVIO MILITARI CITTA' LOMBARDE
CALUNNIA NEI CONFRONTI MARESCIALLI GDF, ASSOLTO VALDOSTANO
(ANSA) - AOSTA, 26 FEB - E' stato assolto - ''perche' il fatto
non sussiste'' - dall'accusa di aver calunniato e diffamato tre
marescialli della guardia di finanza di Verres. La sentenza e'
stata emessa questa mattina dal giudice monocratico di Aosta,
Marco Tornatore, nei confronti di Andrea Bertoni, di 38 anni, di
Verres, difeso dall'avvocato Stefano Bonaudo.
Il pm Luca Ceccanti aveva chiesto un anno e otto mesi di
carcere. I fatti risalgono al novembre del 2005, quando
l'imputato aveva subito una verifica fiscale. Bertoni aveva poi
presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Aosta in
cui segnalava presunti abusi da parte dei tre marescialli e un
tentativo di concussione. L'inchiesta si era conclusa nel 2007
con l'archiviazione per i tre sottufficiali e gli atti furono
inviati in procura dove venne aperto un procedimento per
calunnia e diffamazione.
''Nell'esposto il mio assistito - ha detto in aula
l'avvocato Bonaudo durante l'arringa - si limita a raccontare
quanto ha vissuto, ovvero a esercitare un suo esercizio di
diritto''. Tesi accolta dal giudice aostano. (ANSA).
FISCO:PARADISI;2MILA FURBETTI IN MIRINO,ESPORTATI 2 MLD/ANSA
GDF-ENTRATE,DA OGNI CONTRIBUENTE ALL'ESTERO ALMENO MEZZO MILIONE
(ANSA) - ROMA, 26 FEB - I furbetti del paradiso fiscale
finiscono di nuovo nel mirino di Guardia di Finanza e Agenzia
delle Entrate. L'inchiesta riguarda questa volta oltre 2.000
contribuenti che, tra il 2007 e il 2008, hanno trasferito
all'estero oltre 2 miliardi di euro: ciascuno di essi ha
'passato la frontiera' con almeno mezzo milione in tasca.
Le persone sotto inchiesta sono ''fortemente sospettate'',
dicono Fiamme Gialle ed Entrate, di aver evaso e trasferito il
bottino e ''pesanti'' saranno le conseguenze per coloro che non
saranno in grado di dimostrare la regolarita' delle operazioni
scoperte. La maggior parte dei soggetti sottoposti ad
accertamenti sono residenti in Lombardia, Lazio, Veneto, Emilia
Romagna e Piemonte. Unica Regione virtuosa la Val d'Aosta.
L'inchiesta coinvolge imprenditori, liberi professionisti e
altri soggetti: ''Si tratta di persone - spiega all'ANSA il
comandante Stefano Screpanti, capo ufficio Tutela Entrate del
Comando Generale della Guardia di Finanza - che hanno portato
all'estero capitali superiori a 500.000 euro ciascuno attraverso
intermediati finanziari'', senza indicarlo nella dichiarazione
dei redditi.
I controlli in corso dovranno appunto verificare se si tratta
solo di un'omessa indicazione o se dietro c'e' qualcosa di piu'
consistente. Con il decreto legge varato la scorsa estate spetta
infatti al contribuente che ha capitali in un paradiso fiscale
provare che non sono frutto di evasione. Tra i Paesi dove sono
stati portati i soldi ci sono anche paradisi fiscali come
Svizzera, Singapore, le Isole del Canale e Panama. E ancora: per
un centinaio dei duemila contribuenti sotto indagine i controlli
si estenderanno oltre i profili strettamente fiscali. Si tratta
di contribuenti che hanno gia' precedenti per reati a sfondo
patrimoniale o per legami alla criminalita'.
Stabilito il terreno sul quale indagare, tocchera' adesso ai
50 super-esperti fiscali dell'Ufficio centrale illeciti fiscali,
procedere con verifiche, questionari e colloqui in ufficio le
posizioni dei 2.000 italiani, ma l'indagine potrebbe comunque
richiedere tempi lunghi: ''I tempi di conclusione dell'indagine
- sostiene il capo della Task Force dell'Agenzia delle Entrate
Emiliana Bandettini - variano a seconda della complessita' delle
attivita' istruttorie da svolgere e delle tipologie di riscontro
da effettuare, ad esempio attraverso la cooperazione
internazionale''.(ANSA).
SICUREZZA:LA RUSSA,CONFERMO INVIO MILITARI CITTA' LOMBARDE
(ANSA) - MILANO, 26 FEB - ''Sono lieto di confermare che c'e'
stato un ulteriore invio di militari, non soltanto a Milano ma
anche a Brescia e a Bergamo, nel quadro dell'operazione 'Citta'
sicure'''. Lo ha detto il ministro della Difesa, Ignazio La
Russa, a margine dell'incontro che si sta svolgendo in
prefettura, coordinato dal sottosegretario alla Protezione
civile, Guido Bertolaso, sull'emergenza ambientale per i fiumi
Lambro e Po.
''Abbiamo ritenuto di accogliere la richiesta formulata
anzitutto da Formigoni e poi anche dal sindaco Moratti - ha
aggiunto - di un controllo soprattutto nelle stazioni
ferroviarie, e soprattutto la notte per impedire che i treni di
pendolari siano oggetto di atti di vandalismo''.
(ANSA).