MOBBING, VA RINNOVATA LA LEGGE (ItaliaOggi)
ItaliaOggi - 18/03/2010
Mobbing, va rinnovata la legge. La Cisal: avvieremo un'azione di pressione sul governo
Le conclusioni dell'incontro organizzato dal sindacato autonomo con esperti del settore
Il «focus» sul mobbing, organizzato dalla Cisal col concorso di esperti del settore (la professoressa Isabella Corradini, docente di psicologia sociale all'Università dell'Aquila; Maria Grazia De Angelis, presidente dell'Associazione italiana di studio del lavoro e dirigente d'azienda; il noto penalista Nino Marazzita; l'imprenditore ed esperto di brokeraggio Antonio Rizzo) ha evidenziato una sostanziale necessità: serve favorire con ogni mezzo l'urgente rinnovamento delle misure legislative a favore del cittadino e del lavoratore «vessato», e avviare comunque un'azione in grado almeno di arginare il fenomeno, la sofferenza e le stesse condizioni mobbizzanti (che in Italia, secondo fonti Ispesl, Istat e Agenzia europea per la salute, riguarderebbero direttamente 4 milioni di persone e indirettamente quasi 10).
Il segretario generale del sindacato, Francesco Cavallaro, ha sostanzialmente fatto proprie le istanze emerse durante il dibattito, a cominciare dal volersi rapportare personalmente e come responsabile della sigla sindacale, senza tentennamenti, con questa complessa tematica, assolutamente di non facile soluzione: ma che proprio per questo andrebbe affrontata con decisione e con un esplicito rinnovamento delle misure di legge e di tutela dei cittadini.
«La Cisal», ha insistito Cavallaro, «vuole incidere effettivamente sul fenomeno, avviando un'azione di pressione sul governo, e al contempo, con inedite e specifiche azioni informative e formative in favore degli iscritti al sindacato e, attraverso i propri sportelli e patronati diffusi su territorio, a beneficio della cittadinanza».
Moderato dal giornalista Roberto Messina, dell'ufficio stampa Cisal, ideatore e coordinatore del progetto dei «Focus» e direttore della rivista di economia e cultura «Orizzonti Cisal» di prossima pubblicazione (i cui «inserti» saranno dedicati ogni volta, appunto, ai temi dei focus), l'incontro ha esaminato la problematica mobbing in tutti i suoi aspetti: psicologici, economici, antropologici, sociali, giuridici. Ha poi contestualmente fatto luce sulle tante tipologie e declinazioni del mobbing (che vanno dal bullismo, al bossing, al downup) e sul forte impatto che il fenomeno ha nel settore privato e in quello pubblico, con un costo complessivo che è stato quantificato dagli studiosi nella consistente cifra di circa 20 miliardi di euro l'anno, a livello europeo.
La riflessione si è poi spostata su temi «paralleli» e complementari che riguardano il fenomeno e ne fanno da corollario: come i cosiddetti «codici etici», «bilanci etici», responsabilità d'impresa, capitalismo etico e sociale, benessere nel lavoro, qualità del lavoro, contrattualizzazione di queste istanze tra aziende e lavoratori. Particolarmente applaudito l'intervento dell'avvocato Nino Marazzita, che nel denunciare il sostanziale ritardo del nostro paese su questo tema (per i nostri tribunali di fatto il mobbing non è ancora un vero e proprio reato, mentre per esempio in Francia viene punito con 1 anno di reclusione e 15 mila euro di ammenda), ha invitato con ironia a «mobbizzare» la classe politica, a «stolkerare i governanti»: cioè a non perdere la battuta, a non mollare la presa affinché i governanti mettano seriamente e decisamente in primo piano la questione, e finalmente dotino l'Italia di un'efficace legislazione a riguardo.