RIORDINO DELLE CARRIERE DEI DIRIGENTI: L’AVANZAMENTO AD ANZIANITA’ AL GRADO DI COLONNELLO NEL RUOLO A DISPOSIZIONE DELLE FF.AA. E’ L’UNICA ATTUALE STRADA REALMENTE PERCORRIBILE – di Antonio Olivieri

lunedì 12 aprile 2010

Del riordino generale dei ruoli e delle carriere, riguardante il personale militare e delle forze di polizia, si parla ormai da non pochi anni, al riguardo sono giacenti in Parlamento molteplici disegni di legge, sia della maggioranza che dell’opposizione. La caratteristica comune a tutti i citati disegni è che l’esborso richiesto per l’intera riforma , comune a tutte le categorie del comparto sicurezza-difesa ( civili e militari ), risulta superiore al Miliardo di euro. Ovviamente, con la crisi finanziaria in corso un simile costo è pressochè improponibile ! Perciò, realisticamente, la riforma anzidetta , si ritiene che ancora per altri anni , non potrà , purtroppo, venire alla luce.

Fatta questa doverosa premessa, ora sarebbe il caso di soffermarsi, segnatamente, sul riordino della Dirigenza per gli Ufficiali. A seguito della legge finanziaria 2003 , è stato istituito il cosiddetto assegno di valorizzazione da corrispondere a tutti gli Ufficiali Superiori (Tenenti Colonnelli-Maggiori), nonché gradi equiparati delle Forze di Polizia civili, in attesa del programmato riordino della Dirigenza . Assegno materialmente erogato che, in base alla legge, doveva essere rivisto a decorrere dal 1° Gennaio 2006 ( evento tuttora non verificatosi).

Da quanto sopra si evince che :1) solo la riforma della Dirigenza è in effetti normativamente prevista ; 2) in attesa di ciò lo Stato versa degli emolumenti sia agli Ufficiali Superiori che ai Funzionari equiparati delle Polizie civili ( l’unica, particolare categoria che dovrebbe essere destinataria di detta riforma in virtù della citata riserva legislativa ); 3) a seguito del mancato incremento del prefato assegno dovrebbe, quindi, essere corrisposta , agli aventi causa, per il pagamento degli arretrati eventualmente spettanti, una somma di considerevole importo.

La soluzione ottimale , semplice come il proverbiale uovo di Colombo, è rappresentata dalla proposta di legge n° 2337, del 25/03/2009, presentata dall’On. Marinello ed altri , riguardante l’oggetto, la cui approvazione è stata, espressamente auspicata, in assenza di una complessiva revisione delle carriere, in sede di audizione del Cocer della Guardia di Finanza, il 13 Ottobre 2009, davanti alle Commissioni I^ e IV^ della Camera, dai rappresentanti della categoria A, Ufficiali . La proposta di legge , ove approvata, consentendo finalmente uno sbocco di carriera ai Tenenti Colonnelli anziani, già più volte valutati e dichiarati idonei all’avanzamento ma, non inscritti in quadro per carenza di posti, all’ approssimarsi dei limiti di età, motiverebbe grandemente la massa degli Ufficiali e, tutto ciò, con l’esborso di appena 11 milioni di euro, il 1° anno di adozione, che si ridurrebbero, a regime, cioè dall’anno successivo, solamente a 3,7 milioni. Il riordino della Dirigenza per i direttivi con le stellette, in tutte le FF.A.A., nessuna esclusa ( compresa l’Arma dei Carabinieri e la Guardia di Finanza ) , sarebbe così portato brillantemente a termine e ad un costo veramente irrisorio . La rivendicazione portata avanti da più parti di estendere, senza alcuna distinzione, a tutti i direttivi, civili e militari, lo status di dirigente, pur formalmente impeccabile ed apprezzabile, risulterebbe, in pratica , oltre che alquanto dispendiosa per le esangui finanze pubbliche, anche foriera di probabili, rilevanti attriti con le altre categorie, numericamente ben più folte, interessate al riordino delle carriere e dei ruoli che, verosimilmente , si sentirebbero depauperate delle magre risorse complessivamente disponibili.

In buona sostanza , la riforma Marinello, non solo risolverebbe , all’approssimarsi del termine del servizio, la cocente problematica dei Direttivi con le stellette che vedrebbero, finalmente , schiudersi le porte della tanto agognata Dirigenza ma, detto principio ispiratore potrebbe fungere da esempio anche alle restanti categorie. In poche parole, riconoscere a ciascun militare o appartenente alle Forze di Polizia ,che sia meritevole, a qualche anno dal raggiungimento dei limiti di età, una corrispondente qualifica superiore nella carriera, con annesso incremento negli emolumenti. Una simile prospettiva , evitando stanziamenti a pioggia , esigui ed insoddisfacenti per tutti, oltre a non gravare eccessivamente sull’erario, contribuirebbe grandemente, senza alcun dubbio, ad incrementare il morale e , di conseguenza , la motivazione al lavoro della stragrande maggioranza dei servitori dello Stato in uniforme, in quanto ne accoglierebbe le aspettative fondamentali.

Infine, per chi ha l’onore ed il privilegio di indossare le stellette, il comune senso della Militarità non può che risultarne ulteriormente rafforzato!

ANTONIO OLIVIERI

 

 


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