FIGLI DI UN DIO MINORE NEGLI UFFICI INTERFORZE: STRAORDINARI PAGATI REGOLARMENTE A POLIZIOTTI E CARABINIERI, MENTRE AI FINANZIERI NIENTE DA TRE MESI - di Domenico Vallefuoco
Pubblichiamo di seguito un articolo di Mimmo Vallefuoco, segretario nazionale Ficiesse e segretario della sezione Ficiesse di Roma-Anagnina. Il titolo è della redazione del sito.
Al ritorno a casa da lavoro, assorto da inutili pensieri, sul cellulare mi raggiunge la voce di un collega/amico, che, saltando tutti i convenevoli, con tono risoluto mi dice: <<Senti, io anche quest’anno ti ho dato dieci euro, adesso sono tre mesi, questo è il quarto, che non mi pagano gli straordinari, ho preso impegni, quei soldi li avevo messi in conto, vedi come ti devi mettere, fammeli avere>>.
Riattacca. Penso che volesse prendere in giro, ma l’argomento è un nervo scoperto che poco si presta all’ironia, molti sono avvelenati, faccio finta di niente e continuo per la mia strada.
I dieci euro sono la quota annuale dell’iscrizione all’Associazione Finanzieri Cittadini e Solidarietà ed io sono Segretario della sezione territoriale Ficiesse Roma-Anagnina, l’associazione è di tipo culturale, è composta da appartenenti alla Guardia di Finanza e da cittadini comuni e certamente non può rappresentare nessuno per intimare ad un’amministrazione di pagare gli straordinari.
Culturale, si discute della riforma della rappresentanza, smarrita dal 1978, della necessità di un sindacato, della riforma delle pensioni, della corruzione materiale e morale che imperversa e tant’altro. Argomenti che interessano, che possono interessare, ma una telefonata così risoluta neanche per il problema dei suicidi tra gli operatori di polizia penso di averla mai ricevuta.
La bolletta da pagare, il libro e le scarpe nuove al figlio adolescente, il dentista a rate, sono tappe reali di una corsa ad ostacoli quotidiana che non ha alternative di discussioni o tavole rotonde: occorre il soldo. Stop.
In qualche modo mi sento responsabilizzato. A che serve Ficiesse se all’occorrenza non è utile all’associato? Tutti e dieci euro in un colpo solo no, ma un euro sì ed allora eccomi qua a rappresentare uno spaccato di un disagio che riguarda di fatto solo appartenenti alla Guardia di Finanza impegnati presso il Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno e che compongono importantissimi uffici di polizia interforze quali la Direzione Centrale della Polizia Criminale, la Direzione Centrale dei Servizi Antidroga, la Direzione Investigativa Antimafia.
Già ai primi di marzo, l’Associazione Funzionari di Polizia tuonava così: <<Anche il 2010 per i poliziotti e i funzionari inizia senza il pagamento del lavoro straordinario fatto. Il segretario dell' ANFP, Enzo Marco Letizia, ha denunciato la mancanza di rispetto nei confronti delle forze dell'ordine. Ancora una volta, come nell'aprile 2009…. trattano le forze di polizia come la cenerentola delle cose da fare. Generosi con gli elogi per gli arresti eccellenti ma avari nei riconoscimenti reali>>.
Il giorno prima (01/03/10) un altro sindacato di polizia, il COISP, aveva introdotto l’argomento. <<Senza contratto e adesso senza soldi per il lavoro straordinario che siamo costretti a fare! Il COISP ha scritto al Presidente del Consiglio per sottolineare come ancora una volta ci siano dei gravi ritardi sul pagamento degli straordinari. Nel mese di maggio dello scorso anno il personale della Polizia di Stato doveva ancora ricevere il corrispettivo economico del lavoro straordinario effettuato nel precedente mese di gennaio. Anche quest’anno si sta per ripetere la stessa vergogna. I poliziotti per poter avere i soldi del lavoro effettuato dovranno ancora una volta aspettare i comodi dei suoi ministri, in primis quello del tesoro, che già l’anno scorso per ben quattro mesi non è stato in grado di mettere una firmetta - ha spiegato il COISP annunciando che scenderà in piazza il 28 e 29 marzo in occasione delle elezioni regionali>>.
Sarà stato un caso o questi sindacati sono davvero utili, ma da metà marzo la situazione si è sbloccata e tutti, tutti, hanno iniziato a percepire i compensi del lavoro straordinario effettuato.
Anche gli operatori di polizia impiegati presso il Ministero dell’Interno, aspettavano il loro compenso, ma c’è un inghippo, un incaglio burocratico, pare, tra gli uffici amministrativi del Dipartimento di Polizia e il Ministero del Tesoro. Inghippo risolvibile? Impossibile da superare? Non è dato sapere.
Sta di fatto che nella stessa stanza di lavoro il poliziotto percepisce lo straordinario perché la sua amministrazione segue un canale (sembra la Prefettura), il carabiniere percepisce lo straordinario perché la sua amministrazione anticipa (nel senso che si fa carico dei ritardi di qualsiasi natura) ed il finanziere, incagliato in questo inghippo, aspetta da quattro mesi il suo compenso, nel silenzio, nell’inconsapevolezza di cosa stia succedendo.
E’ il secondo anno consecutivo di questo mal tollerato rito. Per essere un inghippo burocratico ventiquattro mesi appaiono sufficienti a tutti per qualsiasi soluzione.
DOMENICO VALLEFUOCO
Segretario nazionale Ficiesse
Segretario Ficiesse Roma-Anagnina
d.vallefuoco@ficiesse.it