IL DIVIETO AL COCER AERONAUTICA DI PARTECIPARE AL CONGRESSO CGIL: LO SCAMBIO DI OPINIONI VA INCORAGGIATO, NON OSTACOLATO - di Daniele Tisci ed Eliseo Taverna
Solo oggi apprendiamo dagli organi di stampa che la CGIL ha rivolto ai Cocer, per il tramite dello Stato Maggiore della Difesa, l’invito a partecipare al XVI congresso nazionale della confederazione sindacale sul delicato tema del lavoro.
Contestualmente, apprendiamo del diniego alla partecipazione dei delegati Cocer al congresso della confederazione, espresso dallo Stato Maggiore della Difesa, che, supportato da una lettura di chiusura delle norme esistenti, mira ad evitare che vi possa essere uno scambio culturale e professionale tra i rappresentanti dei lavoratori in divisa ed i rappresentanti dei lavoratori civili.
Ricordiamo allo Stato Maggiore della Difesa che in occasione dell’ultima concertazione sul contratto di lavoro, pur in costanza del quadro normativo di riferimento, il Governo ha convocato le organizzazioni sindacali nazionali e le rappresentanze del comparto difesa e sicurezza nel medesimo consesso. In tale occasione ogni organizzazione ha espresso il proprio punto di vista con reciproco accrescimento professionale e senza che si siano prodotte disfunzioni nel funzionamento dello strumento militare.
Inoltre, lo stato delle retribuzioni del comparto, determinato in negativo dagli effetti deleteri di due contratti scaduti, il primo da ben ventinove mesi ed il secondo da 5 mesi, mostrano, oltre al disinteresse dell’attuale classe politica, anche un ineludibile “parallelismo” tra le problematiche del mondo civile e quello militare. Pur tuttavia, all’emergere delle medesime criticità viene irragionevolmente limitato il diritto-dovere dei rappresentanti del personale in divisa di partecipare a consessi ove si pone in essere un responsabile approccio alle complesse dinamiche socio-economiche del Paese per comprendere, affrontare e risolvere le articolate criticità del mondo del lavoro.
Le attuali vicissitudini della vicina Grecia dovrebbero insegnare che un metodo inadeguato, che mira a non confrontarsi con i problemi reali in modo maturo e consapevole, determina spesso effetti indesiderati, talvolta persino devastanti.
Ringraziamo sentitamente il segretario generale della CGIL, Guglielmo Epifani, per l’opportuna e squisita attenzione riservata al lavoro in divisa, e stigmatizziamo l’operato di quanti hanno, di fatto, limitato “la libertà di scelta” dei rappresentanti nazionali dei Cocer, in piena antitesi con i valori intrinseci l’oggetto del convegno.
Nel contempo ci dichiariamo interessati e pronti a partecipare, anche “a titolo personale”, ai futuri congressi delle confederazioni sindacali, al fine di condividere le esperienze e creare una responsabile sinergia nell’interesse del lavoro e della democrazia, valori fondanti della Repubblica su cui abbiamo giurato assoluta fedeltà.
DANIELE TISCI
ELISEO TAVERNA
Delegati Cocer Guardia di Finanza
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