GDF, CHE SUCCEDE AL COCER? COMUNICATI ENTUSIASTICI PER IL COMANDANTE INTERNO, NEANCHE UNA RIGA SUL TENTATIVO DI FAR PASSARE UNA RIFORMA SENZA DIRITTI DELLA RAPPRESENTANZA MILITARE – di Ercoli
GDF, ESAURITA LA SPINTA DEL COCER? COMUNICATI ENTUSIASTICI PER IL COMANDANTE INTERNO, NEANCHE UNA RIGA SUL TENTATIVO DI FAR PASSARE UNA RIFORMA SENZA DIRITTI DELLA RAPPRESENTANZA MILITARE – di Ercoli
Di seguito un intervento pubblicato domenica scorsa nel forum internet di Ficiesse dal socio iscritto con nickname "Ercoli". Il titolo è della redazione del sito.
Da www.ficiesse.it
FORUM: Discussioni generali
TOPIC: Ma quali sono le priorità del Cocer?
Messaggio dell’utente Ercoli, domenica 30 maggio 2010 22:32:37
TESTO
Io non ho creduto che l’assise di L’Aquila fosse un fatto storico determinante per le sorti della Guardia di Finanza, infatti, come ho già scritto, me lo sentivo che con quel documento non avremmo cambiato la storia.
Né mi illudevo che la politica avrebbe recepito le nostre richieste ad occhi chiusi, figuriamoci…: parliamo di temi che sono sconosciuti al 90% del personale, a buona parte degli stessi rappresentanti, immaginate ai politici che ormai in Italia, a dx e sx, vivono completamente scollegati dalla realtà del popolino; sapevo quindi che non avremmo certo ottenuto facilmente ed in toto quanto chiesto, anche perché come ebbi modo di dire e come tanti sanno in cuor loro, la soluzione sia per il bene dei finanzieri che per i cittadini è altra e si chiama smilitarizzazione. Ma questo è altro discorso, anche se a breve si dovrà per forza affrontare quando invece che diritti si concretizzeranno le gravi limitazioni alle libertà dei militari italiani.
Comunque, tornando a L’Aquila, se non mi illudevo di aver cambiato il mondo, nemmeno mi immaginavo una resa “senza combattere” (passatemi l’esagerazione) e mi riferisco alla rappresentanza della gdf in genere, che dire addormentata mi sembra un eufemismo, ma in particolare al COCER. Infatti mi chiedo: MA QUALI SONO LE PRIORITA’ DEL COCER?
Perché ho letto ben due comunicati stampa sperticanti ed encomiastici circa la nomina del Comandante Generale, uno addirittura prima e uno dopo il gradito regalo fatto da tutto il Parlamento in soli due mesi (perché quando vogliono le leggi le sanno fare in fretta, altro che riordino delle carriere), mentre non leggo una sola riga sulla riforma della rappresentanza militare ora che i pessimi nodi sembrano arrivare al pettine.
Allora il COCER non ha nulla da dire sull’aborto di legge che sta per partorire il Senato? Non vi è nessun delegato centrale che abbia una minima proposta di modifica? (martedì prossimo scade il termine di presentazione degli emendamenti). Eppure mi sembra che a L’Aquila non si fosse dato mandato al COCER di perorare la causa del Comandante Generale, ma quella di una riforma della rappresentanza!!
Mi si dirà: non importa a nessuno della rappresentanza militare. Può darsi, ma della nomina del Comandante Generale a quanti Finanzieri importa (esclusi i Generali di C.A.)? Eppure il COCER ha trovato il tempo e la voglia di fare 2 (dicesi DUE) comunicati stampa, votati all’unanimità, sulle sorti di carriera di nemmeno dieci persone.
Non voglio essere malevole e quindi penso che vi sia una gran stanchezza da parte dei rappresentanti centrali (prorogati a loro insaputa); penso soprattutto che oggi non vi sia nessuna strategia unitaria. Attenzione, non parlo di unità nelle posizioni dei singoli delegati (favoletta alla quale non ho mai creduto visto che in ogni organizzazione ogni testa è tribunale) ma di una visione complessiva dell’organismo su cosa fare a riguardo dei tanti problemi sul tavolo. Ad esempio: l’encomiabile lavoro informativo fatto da Taverna sull’odissea del premio antievasione mi sembrava più adatto per una comunicazione dell’organismo COCER, non del singolo delegato, che avrà avuto certamente le sue buone ragioni per non condividerlo.
Ed i comunicati sul rinnovo contrattuale? Ottimi documenti dal punto di vista lessicale e moralistico ma che sinceramente mi sembrano provenire da un’articolazione dell’amministrazione e non da un organismo di rappresentanza di interessi collettivi. Li ho trovati senza anima e senza prospettiva.
Insomma mi sembra che a tutti i livelli, me compreso naturalmente, si stia vivacchiando in attesa del luglio 2011, navigando a vista e per giunta nella nebbia.