INTERCETTAZIONI:SILP-CGIL CONTRO NORMA, MANIFESTA L'8 GIUGNO - INTERCETTAZIONI:SIULP, RISCHIO MANNAIA PER ATTIVITA' POLIZIA
INTERCETTAZIONI:SILP-CGIL CONTRO NORMA, MANIFESTA L'8 GIUGNO
(ANSA) - ROMA, 4 GIU - Il Silp-Cgil, Sindacato italiano dei
lavoratori di polizia, manifestera' davanti al Senato l'8 giugno
contro il ddl intercettazioni in concomitanza con la ripresa
della discussione in aula del provvedimento. Lo comunica il
segretario generale dell'organizzazione Claudio Giardullo.
''La proroga di 48 ore in 48 ore delle intercettazioni dopo i
primi 75 giorni - afferma Giardullo in una nota, spiegando i
motivi della protesta - rende estremamente difficoltosa
l'attivita' investigativa, perche' l'autorizzazione resta
attribuita al Tribunale del capoluogo di distretto, cioe' a un
Giudice collegiale che spesso ha sede in una citta' diversa da
quella della Procura della Repubblica che sta operando''.
Quanto all'individuazione dei 'reati spia' rispetto ai reati
di mafia ''sarebbe particolarmente facile, se si volesse -
prosegue Giardullo -. Basterebbe infatti chiedere agli uffici ai
quali e' attribuita la competenza per questi reati, come la
Direzione Investigativa Antimafia e la Direzione Nazionale
Antimafia. Siamo certi che essi indicherebbero, soprattutto, la
corruzione le truffe, il racket e l'usura''.
INTERCETTAZIONI:SIULP, RISCHIO MANNAIA PER ATTIVITA' POLIZIA
(ANSA) - ROMA, 4 GIU - ''E' singolare che l'esigenza di
tutelare la riservatezza delle indagini e la privacy di chi, pur
rientrando nelle operazioni di intercettazioni non e' coimputato
nel reato per cui si procede, si stia trasformando in una vera e
propria mannaia all'operativita' delle Forze di Polizia nella
lotta alla criminalita' organizzata, pedofilia, corruzione e
all'infiltrazione mafiosa nelle istituzioni con il voto di
scambio''. Lo afferma Felice Romano, segretario generale del
Siulp (Sindacato italiano unitario lavoratori polizia).
Secondo il Siulp, il Ddl in discussione alla Camera, cosi'
come presentato, ''significherebbe la morte di uno dei maggiori
strumenti investigativi'' per le Forze di Polizia. ''L'aspetto
piu' devastante, pur condividendo la necessita' di tutelare la
segretezza delle indagini e la privacy di chi rientra nelle
operazioni di intercettazioni, e' nel limite massimo dei 75
giorni. L'annuncio di voler superare questo limite e' una
conditio sine qua non''. ''L'aver previsto pero' la possibilita'
di proroghe ogni 48 dalla scadenza - continua Romano - sembra
dimostrare una volonta' che tende a burocratizzare
quest'attivita' costringendola, peraltro, ad una corsa contro il
tempo che occupera' la totale attenzione degli investigatori.
Occorre allora che il Parlamento si faccia interprete delle
reali esigenze'' degli investigatori. Diversamente - conclude
Romano - ci troveremo a dover competere in una gara in cui la
criminalita' correra' con una Ferrari e le Forze di polizia
inseguiranno con un monopattino''.
(ANSA).