MANOVRA: 1° LUGLIO SCIOPERO DI TUTTI I MAGISTRATI. STOP UDIENZA SENZA CANCELLIERE, COSì SCIOPERO BIANCO. ANM DIFFONDE VADEMECUM SU PROTESTA GIUGNO - SIAP, STATO AGITAZIONE A FIANCO MAGISTRATI

lunedì 07 giugno 2010

MANOVRA: PRIMO LUGLIO SCIOPERO DI TUTTI I MAGISTRATI/ANSA
ALFANO E PDL, E' ATTO POLITICO. BERSANI, ACCUSA FUORI LUOGO
(ANSA) - ROMA, 5 GIU - Il primo luglio si fermera' tutta la
giustizia: per la prima volta incroceranno le braccia nello
stesso giorno i giudici di tutte le magistrature. A unire in
un'unica protesta le toghe ordinarie, amministrative e contabili
sono i tagli ''iniqui'' e ''punitivi'' previsti sulle loro
retribuzioni dalla manovra economica del governo.
All'unanimita' il parlamentino dell'Associazione nazionale
magistrati ha deciso di far coincidere la propria mobilitazione
con quella delle organizzazioni rappresentative delle altre
magistrature, proclamando lo sciopero nel primo giorno del mese
prossimo. Ma i magistrati ordinari non si limiteranno a
incrociare le braccia: gia' dai prossimi giorni, tra l'8 e il 18
giugno, organizzeranno assemblee con il personale amministrativo
e l'avvocatura per spiegare all'opinione pubblica la
''situazione di grave disagio'' che vivono. Tra il 21 e il 25
giugno, poi, attueranno una o piu' giornate di sciopero bianco,
non svolgendo piu' alcuna attivita' di supplenza: niente piu'
udienze, per esempio, senza la presenza del cancelliere. ''I
magistrati non sono una casta lontana dalle esigenze del Paese;
sono consapevoli della crisi economica e non intendono sottrarsi
al loro dovere di cittadini e di contribuenti, ma le misure
approvate dal Governo sono ingiustamente punitive nei confronti
loro e di tutto il settore pubblico'' hanno ribadito i vertici
dell'Anm, definendo intollerabile che un giovane magistrato
''subisca una decurtazione dello stipendio fino al 30%'', mentre
per i grossi manager pubblici, che hanno retribuzioni sui
500-600 mila euro, non ci sia alcun taglio. E hanno anche
avvertito che un primo effetto le misure sui magistrati l'hanno
gia' prodotto: un ''esodo massiccio'' dei giudici piu' anziani,
che aggravera' la scopertura degli uffici giudiziari.
La decisione dei magistrati di incrociare le braccia scuote
il mondo politico. Da Palermo il ministro della Giustizia
Angelino Alfano conferma la sua opinione che si tratti di uno
''sciopero politico'', mettendolo in relazione alle prossime
elezioni per il rinnovo del Csm. ''I magistrati sono un pezzo
del Paese. All'Italia in questo momento viene chiesto un
sacrificio per il bene di tutti. I giudici non dovrebbero
sottrarsi a questo sacrificio" dice il ministro, che conferma
che si battera' per i giovani magistrati, a cui e' stato chiesto
''un sacrificio di gran lunga piu' elevato rispetto ai colleghi
anziani''. La sua valutazione sulla natura dello sciopero delle
toghe e' condivisa dal Pdl, mentre la Lega con il ministro
Robero Calderoli esclude che ci sia alcun attacco all'autonomia
dei magistrati: i sacrifici chiesti a loro ''sono gli stessi che
vengono applicati a tutto il settore pubblico". E se il
segretario dell'Udc Lorenzo Cesa si ''stupisce'' per la
decisione dei magistrati di scioperare, il segretario del Pd
Pier Luigi Bersani ritiene ''proprio fuori luogo'' l'accusa di
sciopero politico e definisce "giusta" la protesta, visto che
"ai magistrati tagliano il 20% dello stipendio". (ANSA).

MANOVRA: STOP UDIENZA SENZA CANCELLIERE,COSI'SCIOPERO BIANCO
ANM DIFFONDE VADEMECUM SU PROTESTA GIUGNO
(ANSA) - ROMA, 5 GIU - Disporre ''l'interruzione dell'udienza
non appena il cancelliere abbia completato l'orario giornaliero
di lavoro, in assenza di autorizzazione allo straordinario,
evitando di chiedere loro prestazioni gratuite''; ma anche
sospendere ''i colloqui diretti tra pm e difensori''. Andra'
attuato anche in questo modo lo sciopero bianco proclamato
dall'Associazione nazionale magistrati per la fine del mese.
Il parlamentino delle toghe ha approvato un vademecum che
spiega ai giudici quel che dovranno fare in quelle giornate di
protesta.
Oltre alle due prime prescrizioni ecco le altre regole che
varranno per il penale: ''all'udienza i processi e i testimoni
devono essere chiamati dall'ufficiale giudiziario; deve essere
assicurato che i testimoni rimangano appartati durante l'udienza
(art. 149 disp. att. c.p.p.) e che si evitino i contatti tra
vittime e imputati negli edifici giudiziari (art. 8 della
Decisione quadro dell'Unione Europea del 15 marzo 2001 relativa
alla posizione della vittima nel procedimento penale);i contatti
tra i difensori e il giudice al di fuori dell'udienza devono
essere effettuati solo attraverso la presentazione di
istanze''.Per quanto riguarda il civile, ''l'udienza deve essere
svolta con l'assistenza del cancelliere che, secondo la
previsione dell'art. 130 c.p.c., redige il processo verbale
dell'udienza sotto la direzione del giudice, e delle sole parti
e dei difensori di ciascuna procedura trattata ex art. 84 disp.
att. c.p.p.;i contatti tra i difensori e il giudice al di fuori
dell'udienza devono essere effettuati solo attraverso la
presentazione di istanze''. Indicazioni che ''possono essere
applicate anche alle controversie trattate davanti al giudice
del lavoro''.
(ANSA).

MANOVRA: SIAP, STATO DI AGITAZIONE A FIANCO DEI MAGISTRATI
(ANSA) - MILANO, 5 GIU - Il Siap, terzo sindacato della
Polizia di Stato in ordine di iscritti, scende in campo a fianco
dei magistrati contro la manovra del governo e i ''tagli
indiscriminati'' al comparto sicurezza.
La Segreteria nazionale, riunitasi oggi ''per definire le
forme di protesta verso le misure previste in materia di
stabilizzazione finanziaria assunte con il Dl 78/2010'' ha
infatti indetto lo stato di agitazione permanente decidendo ''di
aderire allo sciopero indetto dai magistrati'', come ha
confermato il Segretario generale del Siap, Giuseppe Tiani. ''Lo
faremo idealmente - ha detto Tiani - ma solo perche' a noi viene
impedito per legge e noi rispettiamo la legge''.
''Il riflesso delle ulteriori riduzioni finanziarie mina le
fondamenta dell'operativita' delle forze di polizia - ha detto
ancora Tiani - Condividiamo e solidarizziamo con l'Anm guidata
da Luca Palamara che ha evidenziato l'incostituzionalita' di una
disposizione con la quale si opera una decurtazione del
trattamento economico solo per i dipendenti pubblici''. ''E'
ormai evidente - ha proseguito Tiani - che il Governo considera
sicurezza e giustizia un costo e non una risorsa, ma addirittura
uno spreco visto gli investimenti e la fiducia che ripone nelle
cosiddette polizie locali, pattuglie di militari e ronde, e
questo e' inaccettabile''.(ANSA).
 


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