TRASFERIMENTI A DOMANDA GDF, LE OSSERVAZIONI DI UN "POVERO FESSO" CHE CHIEDE DA ANNI DI ANDARE IN PUGLIA: NESSUNA RICHIESTA ACCOLTA, MA MANDANO 7 NEOFINANZIERI (MENTRE CONTINUANO I DISTACCHI DI GIOVANI MILITARI "PER ESIGENZE DI SERVIZIO")

mercoledì 16 giugno 2010

Pubblichiamo di seguito la lettera firmata che abbiamo ricevuto in merito ai contenuti delle proposte dell’Ufficio trasferimenti di Ficiesse pubblicate nei giorni scorsi alla pagina http://www.ficiesse.it/news.php?id=4044. Il titolo è della redazione del sito.


LETTERA DI UN SOCIO FICIESSE


Stimata Associazione, sono un iscritto nonchà© fedele lettore dei vostri articoli.

Proprio uno di questi mi ha colpito tanto da indurmi a scrivere, e cioè quello riguardo la procedura centralizzata dei trasferimenti a domanda con l’accoglimento del meno del 5% delle domande presentate.

Io appartengo a quel 95% delle non accolte, avendo richiesto la Provincia di Bari e quindi la Puglia.

Ovviamente sono d’accordissimo con ciò che scrivete e proponete a riguardo e volevo esprimere il mio modesto parere evidenziando una situazione che è a dir poco assurda e paradossale, e cioè il fatto che quest’anno, per la categoria appuntati e finanzieri, per la Regione Puglia NON àˆ STATA ACCOLTA NESSUNA DOMANDA DI TRASFERIMENTO, mentre nel mese di gennaio 2010, al termine del corso di formazione, SONO STATI ASSEGNATI 7 NEO FINANZIERI, 5 a Foggia e 2 a Bari (vgs circolare nr. 18907/10 del 21.01.2010).

Non sarebbe stato più logico assegnare quei finanzieri a quelle Regioni del nord che presentano vacanze organiche croniche e lasciare liberi quei 7 posti per dedicarli alle domande di trasferimento all’epoca in corso?

Penso che non ci siano parole per commentare una situazione del genere, pur sforzandomi non riesco a trovare una giustificazione logica, per non parlare poi di coloro che vengono trasferiti al seguito dei vari Comandanti, i famosi distaccati, sempre giovani finanzieri che vanno comunque ad occupare quei pochissimi posti che nel tempo vanno ad esaurirsi creando situazioni di esubero che non consentono l’accoglimento delle istanze di quei “poveri fessi” come me che dopo 23 anni di servizio, ancora sperano di poter un giorno raggiungere la propria terra d’origine.

Mi scuso se posso sembrare polemico ma l’unica cosa che Vi chiedo è quella di trattare spesso questa questione, magari anche con l’interessamento dell’organo di rappresentanza, e anche se il problema interessa solo una piccola parte del personale, incide fortemente sul morale dei militari coinvolti e, cosa importante da non dimenticare, delle loro famiglie, moglie e figli che anno dopo anno, delusione dopo delusione, passano il tempo nella speranza che avvenga ciò che non avviene mai.

Nel ringraziarvi per la vostra opera porgo cordiali saluti.

LETTERA FIRMATA
 

 


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