SICUREZZA: AVVIATA SPERIMENTAZIONE NUMERO UNICO 112. MARONI, CON NUOVO 112 SODDISFIAMO UNIONE EUROPEA - INQUILINI CLANDESTINI, PROPRIETARI CASA ASSOLTI
SICUREZZA: AVVIATA SPERIMENTAZIONE NUMERO UNICO 112
(ANSA) - VARESE, 21 GIU - E' iniziata da Varese oggi
pomeriggio la sperimentazione del Numero Unico di Emergenza
europeo, il 112, in Italia. Il progetto - tenuto a battesimo dal
ministro dell'Interno Roberto Maroni assieme al governatore
Roberto Formigoni - e' finanziato per 1,4 milioni di euro dalla
Regione Lombardia.
In pratica, secondo quanto previsto dalle direttive europee,
componendo il 112 sia da telefono fisso sia da cellulare si puo'
chiedere l'intervento di polizia, carabinieri, vigili del fuoco
e 118, con possibilita' di allertare anche protezione civile e
polizie locali.
Sara' la centrale operativa a smistare la richiesta al
terminale adeguato. Un passaggio che, secondo quanto spiegato
oggi a Varese, non sara' evidente al cittadino. Tra le
particolarita' della sperimentazione - avviata nei distretti
telefonici 0331 e 0332, comprendenti anche pochi centri delle
province di Milano 3 di Como - la capacita' del sistema di
localizzare automaticamente il chiamante e di offrire assistenza
in piu' lingue e ai disabili, come peraltro richiesto dall'
Europa. Si tratta di un ''centralino laico'' per il fatto che
perche' dall'altra parte del telefono ci sono dei volontari e
non personale di un particolare corpo. Nel frattempo restano in
funzione i tradizionali numeri di emergenza, che saranno
sostituiti solo gradualmente se la sperimentazione di sei mesi
avra' esito positivo e potra' dunque essere estesa ad altre
province. Alla presentazione di oggi, avvenuta nella sede della
provincia di Varese, erano presenti con Maroni anche il capo
della polizia Antonio Manganelli e il comandante generale dell'
Arma dei carabinieri Leonardo Gallitelli. (ANSA).
SICUREZZA: MARONI, CON NUOVO 112 SODDISFIAMO UNIONE EUROPEA
(ANSA) - VARESE, 21 GIU - Sperimentando in provincia di
Varese il nuovo numero unico di emergenza 112, ''mettiamo
insieme i vari modelli esistenti, un sistema complesso e
diversificato che abbiamo riportato all'unita' per dare un
interlocutore unico al cittadino in modo da poter salvare vite
umane in piu'''. Cosi' il ministro dell'Interno Roberto Maroni
ha presentato a Varese la sperimentazione del nuovo 112.
Si tratta di un sistema che, secondo lo stesso ministro,
risponde finalmente a quanto richiesto dalle direttive Ue in
materia. ''Oggi colmiamo un ritardo di anni rispetto alle
richieste europee - ha osservato Maroni - ma contemporaneamente
realizziamo un momento di sperimentazione che anticipa i
requisiti della normativa Ue per il maggio 2011: dunque una
volta tanto, e non capita spesso, abbiamo anticipato le
indicazioni della Commissione Europea. E non e' un caso che lo
si faccia in Lombardia''. Il ministro si e' detto infine
ottimista sull'esito del test varesotto, ''che se funzionera' -
ha concluso - voglio che sia esteso a tutto il territorio
nazionale. Per fare cio' bisognera' confrontarci con le varie
regioni e la loro dotazione tecnologica, perche' non tutte hanno
fatto in questo settore gli investimenti della Lombardia''.
(ANSA).
SICUREZZA: 112; FORMIGONI, OBIETTIVO ESTENDERLO A LOMBARDIA
(ANSA) - VARESE, 21 GIU - Il nuovo numero unico di emergenza
112, sperimentato in provincia di Varese da oggi, e' ''una
misura che aumenta la sicurezza e il controllo sia per gli
italiani sia per gli stranieri che si trovano di passaggio, e'
una misura avanzatissima che attualmente riguarda circa un
milione di utenti lombardi, e sono fiero che siamo la prima
regione in Italia ad adottarla''. Lo ha detto il governatore
lombardo, Roberto Formigoni, alla presentazione del progetto
finanziato dalla Regione nella sede della Provincia di Varese,
accanto al ministro dell'Interno, Roberto Maroni.
''La nostra intenzione - ha concluso Formigoni - e' di
allargare il servizio del nuovo 112 a tutta la Lombardia, una
volta finita la sperimentazione''. (ANSA).
SICUREZZA: INQUILINI CLANDESTINI, PROPRIETARI CASA ASSOLTI
ACCUSATI AFFITTO A IRREGOLARI; LEGALE,NON C'E' INGIUSTO PROFITTO
(ANSA) - MILANO, 21 GIU - Due milanesi, marito e moglie
proprietari di un appartamento, erano accusati, in base alle
nuove norme del 'pacchetto sicurezza', di aver affittato a
clandestini. Oggi, pero', i due, dopo il sequestro della casa
durato circa 2 anni, sono stati assolti dal giudice monocratico
del capoluogo lombardo, ''perche' il fatto non costituisce
reato''.
La formula di assoluzione, secondo i legali degli imputati,
gli avvocati Lamberto Rongo e Laura Sama', ''sta a significare
che non e' stato provato l'ingiusto profitto a carico dei due'',
come prevedono le norme della legge 125 del 2008 in materia di
sicurezza. Il pm aveva chiesto per loro la condanna a 6 mesi di
carcere, senza sospensione della pena.
Nel 2008 le forze dell'ordine erano entrate nell'appartamento
di viale Certosa e avevano trovato due transessuali irregolari.
In base alle nuove disposizioni del 'pacchetto sicurezza', era
scattato il sequestro dell'appartamento, anche se i due
proprietari avevano affittato a un immigrato regolare, il quale
pero', a sua volta, aveva raccontato agli inquirenti di aver
sub-affittato ai trans, col consenso dei due.
''I nostri assistiti - ha spiegato l'avvocato Rongo - non ne
sapevano nulla e non sono stati mai sentiti in fase d'indagine.
La sentenza dimostra che non hanno voluto trarre profitto
dall'affitto, che era di mille euro al mese''. Oggi per loro e'
arrivata l'assoluzione decisa dalla seconda sezione penale del
Tribunale, con il conseguente dissequestro dell'appartamento
che, invece, in caso di condanna, sarebbe stato confiscato.
(ANSA).