MANOVRA, L’ULTIMA BEFFA: SFORBICIATA ALLE TREDICESIME DI TUTTI PER POTER ACCONTENTARE I VERTICI SU CERIMONIE, CONSULENZE E PROMOZIONI (MENTRE CONTINUA IL MASSACRO DEI DIRITTI) - di Gianluca Taccalozzi
MANOVRA, L’ULTIMA BEFFA: SFORBICIATA ALLE TREDICESIME DI TUTTI PER POTER ACCONTENTARE I VERTICI SU CERIMONIE, CONSULENZE E PROMOZIONI (MENTRE CONTINUA IL MASSACRO DEI DIRITTI)
Di seguito, un intervento di Gianluca Taccalozzi sugli emendamenti presentati dal governo alla manovra in discussione in Parlamento. Il titolo è della redazione del sito.
I tagli previsti dalla manovra per militari e poliziotti sono inaccettabili, iniqui ed incostituzionali? Ebbene, le proposte di modifica che giungono dal Governo, riescono ad essere addirittura peggiorative!
Come noto, il DL 78 ha previsto pesanti, con l’articolo 6 a tagli a feste, cerimonie e consulenze e, con l’articolo 9, a retribuzioni.
In particolare, l’art. 9 prevede il congelamento sino al 31 dicembre 2013 del trattamento economico complessivo (principale ed accessorio) in godimento nel 2010, a prescindere da promozioni, raggiungimenti di requisiti di anzianità per l’assegno funzionale o per l’attribuzione di classi e scatti, trasferimenti, straordinari, ecc.
E’ stato chiaro sin da subito, che l’articolo 9 colpiva in maniera iniqua il personale, con particolare accanimento su alcune categorie di dirigenti (tenenti colonnelli e colonnelli in promozione nel triennio 2011-2013) e presentava giganteschi profili di anticostituzionalità.
Oggi, dopo le proteste esplicite di sindacati di polizia e rappresentanze e quelle “sotto traccia” degli stati maggiori, il governo ha presentato le sue proposte di modifica: via i tagli a cerimonie e consulenze, via i tagli per le promozioni e gli straordinari, con gli annessi profili di incostituzionalità (che mettevano a rischio la tenuta giuridica degli interventi), e spalmatura “più equa” dei sacrifici con il taglio percentuale (si parla del 20%) delle tredicesime.
Altro che specificità! Un paio di piccoli emendamenti e la manovra è bella che “aggiustata” ed i tagli salvi da eventuali futuri ricorsi, con la piena soddisfazione degli stati maggiori che salvano le amate cerimonie, le “necessarie ed utilissime” consulenze e ridurrebbero in maniera esponenziale i tagli alle retribuzioni dei dirigenti e l’ennesima beffa per il resto del personale che si vedrebbe tagliata una cospicua parte della propria tredicesima per “finanziare” promozioni e cerimonie e consulenze.
Nel frattempo, continuano gli attentati ai diritti dei militari, l’ultima riguarda il diritto di iscrizione a partiti politici che, secondo una recente e discutibile interpretazione del gabinetto del Ministro della Difesa, sarebbe negata dall’art. 9 della Legge 382/1978. Da questo punto di vista la specificità risulta sempre più produttiva.
Le feste sono salve. Ma non c’è davvero nulla da festeggiare!
GIANLUCA TACCALOZZI
Presidente Direttivo Nazionale Ficiesse
g.taccalozzi@ficiesse.it